
Esiste il vin brulé, esiste il glögg scandinavo e…esiste il vino cotto. Ma che cos’è il vino cotto, di che si tratta esattamente? I marchigiani come me lo conoscono bene: sto parlando di un vino liquoroso, dolce e ad alta gradazione alcolica. E’ una bevanda tipica delle province di Macerata e Ascoli Piceno, realizzata con il mosto di uve eterogenee che viene bollito e poi lasciato invecchiare. Il colore che lo caratterizza è assai suggestivo, tra il rosso granata, il bordeaux e l’amaranto. Il vino cotto è un vino versatile, da accompagnare sia al dolce che al salato: possiamo abbinarlo alla pasticceria secca, gustarlo insieme a dolci “caserecci” come il ciambellone e le frittelle di mele, oppure consumarlo con i formaggi stagionati e le caldarroste delle tradizione autunnale.

Le sue radici
Le origini del vino cotto sono da attribuire ai Piceni, un antico popolo stanziatosi nelle Marche dal IX secolo a.C. in poi. Nel 191 a.C., il commediografo romano Plauto lo citò in una sua opera decantandone le qualità: il vino cotto veniva degustato soprattutto durante i banchetti che accompagnavano le celebrazioni, e pare che fosse molto gradito da tutti i commensali. Nel 77 d.C. anche Plinio Il Vecchio parlò del vino cotto nell’ enciclopedia che porta la sua firma, la conosciutissima “Historia Naturalis”. Lo scrittore, filosofo e naturalista romano si concentrò prevalentemente sul metodo di preparazione della bevanda, sottolineando come ogni sua fase seguisse rigorosamente il calendario lunare. Durante il Medioevo si sperimentò una variante di questo vino: se bevuto caldo, oltre a favorire una piacevole ebbrezza aveva un’azione lenitiva sui malanni tipicamente invernali. Tra il XV e il XVI secolo, all’epoca del Rinascimento, persino i religiosi si convertirono al vino cotto, e pare che lo usassero nel corso della Santa Messa. Nelle Marche, principalmente nelle zone del maceratese e dell’ascolano, il vino cotto divenne una vera e propria tradizione, e così anche in Abruzzo. La sua ricetta veniva tramandata di padre in figlio, a riprova del fatto che fosse una delle bevande più note e apprezzate. La sagra di Loro Piceno, un paesino arroccato su una collina a pochi chilometri da Macerata, è tuttora dedicata, non a caso, proprio al vino cotto. Il regista e scrittore Mario Soldati, grande estimatore di vini, esaltò le virtù del vino cotto nel suo libro “Vino al vino”, descrivendone i riflessi color oro e l’anima genuinamente rustica.

Vino cotto o vincotto?
Attenzione: vino cotto e vincotto (detto anche mosto cotto) non sono la stessa cosa. Il vincotto, dolce più del miele, è un liquido denso come uno sciroppo ottenuto dal mosto d’uva lasciato cuocere per diverse ore, almeno dodici. Può essere aromatizzato con cannella, chiodi di garofano e bucce d’arancia e usato come condimento, o accompagnamento, delle pietanze dolci o salate: dai dolci alle carni e ai formaggi. Il vincotto, tipico di regioni quali la Calabria, la Puglia e la Basilicata, non è fermentato nè invecchiato ed è del tutto privo di alcol. Il vino cotto, al contrario, è mosto cotto che passa attraverso le procedure di fermentazione e invecchiamento; un processo spesso pluriennale che viene effettuato in botti di legno. In sostanza, il vino cotto è un autentico vino, il vincotto una sorta di sciroppo. Entrambi, comunque, sono altamente utilizzati durante il periodo natalizio.

Il vincotto e le sue proprietà terapeutiche
Nella rubrica dei proverbi del mese, parliamo sempre di cultura agreste. Bene: il vincotto, estremamente ricco di potenti antiossidanti come i polifenoli, era un rimedio contro la tosse molto usato, un tempo, nelle case di campagna. Al crepuscolo, il profumo delle spezie che galleggiavano in una pentola piena di bucce d’uva era caratteristico, una sorta di “marchio di fabbrica” dell’inverno. Il vincotto, considerato non tanto una medicina, quanto una carezza serale, si spalmava sul pane, si versava nel latte, si consumava insieme alle pietanze. E quel sapore dolcissimo, se non faceva bene alla tosse, faceva senz’altro bene all’anima.

Foto via Unsplash


































































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