L’ Italia è stata invasa dall’ ennesima ondata di calore. Di giorno e di notte le temperature sono bollenti, afose, impregnate di umidità. In una parola, tropicali. Perchè non provare, quindi, ad applicare questo aggettivo anche alla prima colazione? E’ un’ ottima chance per stuzzicare il palato e sperimentare nuovi sapori. La frutta tropicale, ad esempio, rappresenta un must irresistibile. Ci inebria con i suoi colori, ci travolge con il suo gusto insolito, ma non solo: è un’ autentica miniera di benessere ed energia. Anni fa ho viaggiato in America Latina e sono tornata con la mente a quegli aromi dolcissimi, inebrianti al punto tale da sedurti all’ istante. La frutta tropicale, tutta, abbonda di proprietà salutari. E non è difficile reperirla, possiamo trovarla in qualsiasi supermercato. Pensiamo solo all’ ananas, al cocco, all’ avocado, al kiwi, al mango, al platano, alla papaya, al maracujà, al passion fruit e così via. Come gustarli a colazione, oltre che nel ruolo abituale? In innumerevoli modi: sotto forma di macedonie, succhi e frullati, mousse, deliziose marmellate…Oppure tagliati a fettine con cui farcire i toast. C’è solo l’ imbarazzo della scelta. Per darvi un’idea dei benefici dei frutti esotici, mi soffermerò su tre di loro in particolare.
Cominciamo con l’ avocado. Originario del Messico e del Guatemala, ha la polpa verde o gialla e una forma allungata simile a quella della pera. Al centro risalta un grande seme che può raggiungere anche i 5 cm di diametro. Una curiosità. Gli Aztechi battezzarono l’avocado “ahuacatl”, ossia “testicolo”, proprio per la sua conformazione. L’ avocado è ipercalorico, a 100 grammi di frutto corrispondono 160 calorie, ma contiene una quantità esigua di zuccheri. In compenso è un ottimo antidoto per combattere il colesterolo: abbonda di acidi grassi monoinsaturi, i cosiddetti “grassi buoni”, nello specifico di acido linoleico e di omega 3; riducendo i livelli di colesterolo, contrasta le patologie cardiache e si rivela un toccasana per l’intero organismo. L’ avocado, grazie a potenti antiossidanti come la vitamina A e la vitamina E, neutralizza l’azione dei radicali liberi e ritarda l’ invecchiamento cellulare; la pelle si mantiene liscia, levigata e ben nutrita. Questo frutto tropicale, inoltre, tiene sotto controllo il metabolismo: è sufficiente gustarne uno per sentirsi sazi e allontanare la fame. Last but not least, all’ avocado vengono attribuite delle speciali doti afrodisiache. Provare per credere!
La papaya, che in Venezuela chiamano “lechosa”, è un frutto dalla forma oblunga e dalla polpa di un inconfondibile color arancio; in una cavità centrale racchiude semi grandi quanto chicchi di caffè. La polpa, ultra soffice, vanta un sapore delizioso e ricco di dolcezza. Originaria del Messico e del Brasile, la papaya è diffusissima negli habitat tropicali: in America Latina, nell’ America Centrale e nell’Asia del Pacifico viene massicciamente coltivata, ma è ormai reperibile in moltissimi paesi del mondo. In Europa, piantagioni di papaya sono presenti in Spagna – soprattutto nelle Isole Canarie – in Sicilia e sulle coste calabre, dove generalmente si coltiva in serra. Per sondarne i benefici basta citare i suoi componenti: acqua in dosi massicce, vitamina C, A, E e K, flavonoidi, fibre, carotenoidi, sali minerali…I vantaggi che apporta questo frutto sono incalcolabili, perciò non mi resta che sintetizzarli. E’ un potente antinfiammatorio e antibiotico naturale, in particolare un ottimo mucolitico. La papaina, un enzima che si estrae dalla papaya, possiede una spiccata azione digestiva, antimicrobica e antiossidante: favorisce (tra l’altro) il processo di cicatrizzazione, rallenta la ricrescita dei peli e regolarizza il ciclo mestruale. La vitamina C e le fibre sono degli efficaci antidoti contro il colesterolo “cattivo”; contenendo poi arginina, un aminoacido essenziale, la papaya contribuisce a mantenere in salute l’apparato cardiovascolare, stimola l’ ormone della crescita e svolge una funzione immunomodulante. Le maschere a base di papaya combattono l’acne e levigano il viso. Gli impacchi alla papaya sui capelli, invece, li rendono splendenti eliminando ogni traccia di forfora. In questa stagione dell’ anno, da questo miracoloso frutto esotico si ricavano anche dei validi doposole.
Il mango è un frutto succosissimo, dal gusto dolce e ammaliante. Lo caratterizza un sapore simile a quelli dell’arancia, dell’ ananas e della pesca mixati insieme. Originario dell’ Asia meridionale, è diventato il frutto dei Tropici per eccellenza; la forma ovale, la buccia rossa e il giallo oro della polpa sono i suoi tratti distintivi. Riassumendo i benefici del mango (proclamato frutto nazionale dell’ India, del Pakistan e delle Filippine), possono essere adoperate due definizioni: è nutriente e super energizzante. Approfondendo le sue proprietà, notiamo che è una bomba di vitamine. Contiene vitamina C, A, B, D, E, K, e possiede, quindi, spiccate doti antiossidanti; gli oligominerali di cui abbonda neutralizzano la stanchezza, reintegrando anche i sali minerali che perdiamo con l’ afa estiva; il mango è ricco di lupeolo, una sostanza che svolge una potente azione antinfiammatoria e, in primis, antitumorale; favorisce il benessere del cuore, della cute, dei denti e delle ossa; incentiva la memoria e contrasta l’ anemia, poichè contiene un’ elevata quantità di ferro; è un efficace antidoto contro l’ insonnia; regolarizza l’ intestino grazie alle sue proprietà lassative e diuretiche. Come l’avocado, ha la capacità di saziare immediatamente e di annullare lo stimolo della fame. Alla buccia del mango, dulcis in fundo, vengono attribuite virtù dimagranti e anticellulite.