Il cancello del tempo

 

“Fino allora egli era avanzato per la spensierata età della prima giovinezza, una strada che da bambini sembra infinita, dove gli anni scorrono lenti e con passo lieve, così che nessuno nota la loro partenza. Si cammina placidamente, guardandosi con curiosità attorno, non c’è proprio bisogno di affrettarsi, nessuno preme di dietro e nessuno ci aspetta, anche i compagni procedono senza pensieri, fermandosi spesso a scherzare. Dalle case, sulle porte, la gente grande saluta benigna, e fa cenno indicando l’orizzonte con sorrisi di intesa; così il cuore comincia a battere per eroici e teneri desideri, si assapora la vigilia delle cose meravigliose che si attendono più avanti; ancora non si vedono, no, ma è certo, assolutamente certo che un giorno ci arriveremo.  Ancora molto? No, basta attraversare quel fiume laggiù in fondo, oltrepassare quelle verdi colline. O non si è per caso già arrivati? Non sono forse questi alberi, questi prati, questa bianca casa quello che cercavamo? Per qualche istante si ha l’impressione di sì e ci si vorrebbe fermare. Poi si sente dire che il meglio è più avanti e si riprende senza affanno la strada. Così si continua il cammino in una attesa fiduciosa e le giornate sono lunghe e tranquille, il sole risplende alto nel cielo e sembra non abbia mai voglia di calare al tramonto. Ma a un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle spalle nostre, chiudendo la via del ritorno. Allora si sente che qualche cosa è cambiato, il sole non sembra più immobile ma si sposta rapidamente, ahimè, non si fa tempo a fissarlo che già precipita verso il confine dell’ orizzonte, ci si accorge che le nubi non ristagnano più nei golfi azzurri del cielo ma fuggono accavallandosi l’una sull’altra, tanto è il loro affanno; si capisce che il tempo passa e che la strada un giorno dovrà pur finire. Chiudono a un certo punto alle nostre spalle un pesante cancello, lo rinserrano con velocità fulminea e non si fa tempo a tornare. Ma Giovanni Drogo in quel momento dormiva ignaro e sorrideva nel sonno come fanno i bambini. “

Dino Buzzati, da “Il deserto dei Tartari” (Rizzoli)

 

 

(Foto: Dmitriy Zub via Pexels)

 

Splash nel blu

 

“Un tuffo dove l’acqua è più blu, niente di più…”, cantava Lucio Battisti. E nonostante l’arrivo dei ciclone Circe e dei temporali su buona parte dell’Italia, VALIUM questo tuffo vuole celebrarlo ugualmente: è il tuffo dell’ estate, quello che dà refrigerio nei giorni della canicola. Un tuffo che fa “splash”, l’onomatopea che ne riproduce il suono, ma che descrive non solo l’azione di tuffarsi. Nel senso più ampio del termine, rappresenta il fragore improvviso della massa d’acqua che si solleva per qualche secondo, sia che si tratti di un’onda o di un qualsiasi oggetto che ne increspi la superficie. Lo splash è un suono rinfrescante, rigenerante, potentemente evocativo. Per cui, nonostante i diluvi odierni, vi consiglio di far tesoro della nuova photostory di VALIUM e di riservarlo per quando l’afa tornerà a colpire: sarà solo questione di giorni.

 

 

Foto via Pexels e Unsplash

 

Acqua che all’acqua va…

 

Acqua che all’acqua va, di luce sfrangiata,
si apre l’onda in spuma.
Movimento perpetuo, arco perfetto,
che si erge, ricade e rifluisce,
onda del mare che il mare stesso nutre,
amore che di se stesso si alimenta.

José Saramago, da “Le Poesie”

 

 

Wild and Free

 

Il make up del mese di Agosto? L’abbronzatura. E’ il più naturale, il più “selvaggio”, il più seduttivo. Ma va valorizzato da accenti che spaziano tra le gradazioni dell’oro e del marrone, esaltato da colori terracei, illuminato da finish che catturano i raggi di sole e creano un affascinante effetto glow. Ispiratevi alle tonalità del tramonto e puntate sul rosa, mescolandolo al rame e al bronzo. Sulle labbra un lip balm può bastare, l’essenziale è nutrirle e idratarle ad hoc. Le sopracciglia lasciate folte, au naturel o quasi, costituiscono il tocco finale di un look “wild and free” perfetto per il solleone.

 

 

Foto: Ben Scott via Unsplash

 

Le Frasi

 

Quando ammiro le meraviglie di un tramonto o la bellezza della Luna, la mia anima si espande nel culto del Creatore. “
(Mahatma Gandhi)

 

 

1 Agosto

 

” Quanno me godo da la loggia mia
quele sere d’agosto tanto belle
ch’er celo troppo carico de stelle
se pija er lusso de buttalle via.”
(Trilussa)

 

1 Agosto, comincia il mese delle vacanze. Sull’ Italia troneggia un unico, gigantesco cartello: “Chiuso per Ferie”. Il desiderio di evadere è inarrestabile, la voglia di vivere l’estate appieno torna a travolgerci dopo due anni di pandemia. Ad Agosto, la stagione calda raggiunge il suo culmine. Il caos ferragostano, proverbiale, può essere considerato l’apice del periodo vacanziero. Non ho mai amato troppo questo mese dell’ anno, ma mi adeguo. E sogno già Settembre, con la sua pace ritrovata e le sue vendemmie…Nel calendario romano, Agosto era Sextilis (il sesto mese, dato che l’anno cominciava a Marzo). Nell’8 a.C., tuttavia, il Senato di Roma deliberò di ribattezzarlo Augustus per omaggiare l’ imperatore Augusto. La ricorrenza più nota del mese, Ferragosto, rimanda a una festività che Augusto istituì nel 18 a.C. e che, in linea con la locuzione Feriae Augusti, designava un periodo dedicato al riposo e alle celebrazioni. Il 15 Agosto, per la Chiesa Cattolica, coincide con la solennità dell’ assunzione in cielo della Vergine Maria. Il colore di Agosto è il blu, un richiamo alla tonalità del cielo e del mare, ma anche del cielo notturno: non dimentichiamo che il 10 Agosto ricorre la notte di San Lorenzo. La morte del Santo, che nel 258 l’imperatore Valeriano condannò al martirio dei carboni ardenti, viene simbolicamente associata allo sciame incandescente delle Perseidi che sfrecciano nel cielo. Il fenomeno è provocato dai detriti della cometa Swift-Tuttle, tramutatisi in meteore nell’istante in cui sono entrati in collisione con l’atmosfera terrestre. Noi le associamo alle stelle cadenti, e la leggenda vuole che rappresentino le lacrime di San Lorenzo; esprimendo un desiderio mentre le osserviamo, ogni nostro volere sarà esaudito. I segni zodiacali che corrispondono al mese di Agosto sono il Leone e la Vergine, mentre la pietra portafortuna è il peridoto: di una gradazione a metà tra il giallo e il verde, viene frequentemente confusa con il topazio o lo smeraldo.

 

 

Foto via Unsplash