Cibo d’estate: la libertà di scegliere il piatto unico

 

Estate è anche libertà di gestire i propri pasti; scegliere il piatto unico, ad esempio, inglobando i classici primo, secondo e contorno in un’unica portata: per risparmiare tempo e alleggerire la dieta. Il caldo asfissiante rallenta la digestione, dimezza l’appetito e rende necessario eliminare i cibi troppo elaborati o pesanti. Il piatto unico, di conseguenza, diventa un’ottima soluzione: innanzitutto è veloce da preparare, poi permette di sperimentare un gran numero di ricette mettendo la fantasia alla prova. Possiamo abbinare gli ingredienti più disparati, dando vita a un connubio sia all’insegna del gusto che della salute. In un paese come il Venezuela, la pietanza unica è una tradizione talmente consolidata da essere stata assurta a piatto nazionale: il Pabellon Criollo è ben noto a chiunque abbia visitato la “piccola Venezia” (questo il significato del nome “Venezuela” in italiano rinascimentale) affacciata sul “Caribe”; si compone di riso bollito, carne saltata con verdure, fagioli neri e platano fritto (una banana tropicale del genere Musa diffusissima in America Latina).

 

Il Pabellon Criollo, piatto tipico del Venezuela

E voilà, lo spunto è servito: possiamo creare dei gustosi mix utilizzando il riso, alcuni tipi di pesce, certe verdure…non esistono limiti all’inventiva. Il piatto unico può essere realizzato con ricette calde o fredde, ma è immancabilmente veloce e facile da preparare.

 

 

Portare a tavola un’unica pietanza, ma completa, è una scelta che in estate comporta non pochi vantaggi: libera dalla schiavitù delle lunghe ore passate ai fornelli, privilegia gli alimenti sani ma gustosi e incentiva la sfiziosità delle portate. Qualche idea per gli ingredienti da “miscelare”?  Le verdure, il tonno, il riso, l’insalata, i frutti di mare, i ceci, i pomodori (perfetti per essere farciti a proprio piacimento), il farro, i peperoni, i pomodorini, le uova sode…senza dimenticare formaggi invitanti come la feta, la scamorza e la mozzarella.

 

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Foto del Pabellon Criollo Byfreddygutierrez, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

 

Le Frasi

 

“La libertà che significa unicamente indipendenza è priva di qualsiasi significato. La perfetta libertà consiste nell’armonia che noi realizziamo non per mezzo di quanto conosciamo, ma di ciò che siamo.”

(Rabindranath Tagore)

 

 

Davanti al mare: quel profondo senso di benessere e di libertà

 

Il mare è libertà (come dicevamo ieri), il mare è benessere. Non solo fisico, ma anche mentale. Ed è un benessere che percepiamo attraverso i cinque sensi. Bisogna però fare una premessa: il paesaggio marino riveste un ruolo primario in quel senso di profonda serenità. L’ambiente, infatti, è ricco di ioni positivi e negativi. Gli ioni positivi risultano piuttosto dannosi per l’organismo e possono provocare insonnia, depressione, nervosismo, spossatezza, problemi alla tiroide; incentivano inoltre la produzione dei radicali liberi. Gli ioni negativi, massicciamente presenti negli ambienti contenenti acqua come le cascate, i temporali, le fontane e soprattutto il mare, sono invece altamente benefici per il corpo e la mente:  li stimolano e rilassano al tempo stesso, riequilibrando i livelli di serotonina prodotti dal cervello. Non dimentichiamo che la serotonina, detta anche “ormone del buonumore”, svolge una funzione chiave per il benessere fisico e mentale. Ed è stato scientificamente attestato che gli “spazi blu”, che beneficiano cioè della vicinanza dell’acqua, sono un autentico toccasana per la salute psico-fisica delle persone, poichè riducono lo stress e l’ansia con effetti positivi sull’umore.

 

 

Passiamo ora al rapporto tra il mare e i cinque sensi. Partiamo dalla VISTA: ammirando l’orizzonte sconfinato, perdiamo lo sguardo nell’immensità del mare. E’ un’esperienza rigenerante, che amplifica la nostra percezione visiva. Anche da questo aspetto ha origine il senso di libertà che proviamo davanti alla distesa marina; avvezzi come siamo a spazi ristretti come quelli del display del nostro smartphone, della TV o dei locali che straripano di gente, ritroviamo il piacere di osservare l’infinito. Abbandoniamo il caos, la frenesia quotidiana per immergerci in sensazioni di totale armonia con il cosmo, di benessere e relax. L’andirivieni ipnotico delle onde ha un effetto rilassante per la vista e per la mente, favorisce la meditazione. Non è un caso che, al tramonto, molti abbiano l’abitudine di praticare yoga in riva al mare.

 

 

Arriviamo dunque all’UDITO: il flusso ritmico delle onde coinvolge anche la nostra percezione degli stimoli uditivi. Il mare è calma e potenza a un tempo, e l’infrangersi delle onde sulla riva ne descrive entrambi gli aspetti. Questa melodia, magnetica e cadenzata, viene chiamata rumore bianco: include tutte le frequenze dello spettro del suono che interagiscono tra loro in perfetta sintonia. Il rumore bianco accarezza il nostro udito, ci avvolge nella sua magia. Racchiudendo tutte le lunghezze d’onda, attutisce qualsiasi rumore presente ed è in grado di stimolare le onde alfa, che il cervello produce in condizioni di profonda calma e rilassamento. Non solo udito, quindi: il rumore bianco favorisce un’esperienza distensiva a tutto campo.

 

 

L’OLFATTO beneficia, da sempre, dell’inconfondibile odore marino e di tutti i sali minerali che impregnano l’aria di mare. Innanzitutto lo iodio, fondamentale per la sintesi degli ormoni tiroidei, ma anche il calcio, il magnesio, il silicio, il potassio e il cloruro di sodio. Il profumo del mare è talmente unico e inebriante da aver ispirato innumerevoli fragranze che rievocano le atmosfere balneari.

 

 

Parlando del TATTO, non posso che far riferimento a una photostory pubblicata di recente, “A piedi nudi”, dove descrivo quanto risulti salutare  camminare a piedi scalzi lungo la battigia. In questo caso entrano in gioco la sensazione di libertà così come l’apparato circolatorio e l’ossigenazione sanguigna, stimolati dalle lunghe passeggiate in riva al mare. Ma non solo: il contatto del piede con l’acqua marina allevia lo stress e promuove una sensazione di relax tale da risultare estremamente proficuo per chi soffre di disturbi da dipendenza o correlati ad eventi traumatici.

 

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Il mare, il turchese e la libertà

 

Uomo libero, amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio: tu contempli l’anima tua
nell’infinito muoversi dell’onda
E il tuo spirito non è abisso meno amaro.

(Charles Baudelaire, dalla poesia “L’uomo e il mare”)

 

Che mare e libertà vengano perennemente associati, non è una novità. Il senso d’infinito che ispira in noi la distesa marina, il suo insondabile orizzonte, le forme mutevoli delle sue onde, instaurano un legame indissolubile tra l’immensa massa d’acqua e il concetto di emancipazione. Il mare può essere anche crudele, imprevedibile, ma non importa: quegli spazi smisurati ci fanno sognare. Ci fanno pensare di poter prendere il largo e andare altrove, solcando il blu sconfinato per un numero imprecisato di giorni. Ritorneremo presto sull’argomento. Intanto, possiamo tramutare il colore del mare in un prezioso dettaglio di stile: tra le sue svariate nuance, la più ammaliante è sicuramente il turchese. Sceglietela per dipingervi le unghie, sarà un rimando simbolico al mare e alla sua valenza di libertà.

 

Foto: Karolina Kaboompics via Pexels

 

Liberare il corpo

 

La libertà di vivere in costume da bagno dalla mattina alla sera: l’estate è anche questo. Il costume diventa un passepartout che ci accompagna in ogni istante della pausa vacanziera, emancipando il corpo dal fardello degli abiti e lasciandolo libero di esprimersi. Che sia intero o a due pezzi non importa: alleato e complice della nostra vita selvaggia, il costume agevola i nostri movimenti e ci permette di riassaporare il contatto con la natura. Non si tratta di tendenze, bensì di benessere a 360 gradi. Quello che coinvolge in egual misura mente e corpo.

 

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Libertà: il nuovo tema della settimana

 

Estate e libertà sono un tutt’uno. Quando ci si libera dalla routine quotidiana, ci si sente liberi di esplorare nuovi orizzonti. Si è liberi di partire, viaggiarescoprire paesi e scenari mai visti prima. Le lunghe giornate di vacanza, svincolate dai soliti orari, sono scandite da altri ritmi: quelli della libertà di fare ciò che più ci piace fare. Il caldo ci permette di liberarci dagli abiti che rende superflui, di liberare i nostri piedi dalle scarpe scomode e di infilarli dentro a un paio di sandali in tutta libertà. In piena estate siamo liberi di vivere all’aria aperta, di riscoprire la socialità, di conoscere nuove persone. Gli eventi, i festival e i grandi concerti vengono organizzati sotto le stelle, regalandoci sensazioni di profonda libertà e condivisione. La natura è la location che ci fa sentire più liberi e ci trasmette il maggior numero di emozioni. Per tutti questi motivi, e per molti altri ancora, voglio dedicare il tema della settimana alla libertà: perchè, come disse il poeta di origne libanese Khalil Gibran, “La vita senza libertà è come un corpo senza lo spirito”.

Foto: Ian Dolley via Unsplash

 

Agosto

 

Non c’è un mese in tutto l’anno in cui la natura si adorni di più bella veste come ad agosto.
(Charles Dickens)

 

Diamo il benvenuto ad Agosto, il mese in cui “estate” diventa sinonimo di “ferie”. Ottavo mese dell’anno nel Calendario Gregoriano, Agosto si avvia a concludere la stagione calda in un tripudio di eccessi, calore ed euforia vacanziera. E’ il mese in cui si “stacca”, ci si prende una pausa dal tran tran giornaliero. Per rappresentarlo ho scelto immagini che lo mostrano “selvaggio” il più possibile, un’ode alla libertà e alla natura. Nel Calendario Romano, che iniziava a Marzo, Agosto era “Sextilis”; a ribattezzarlo Augustus fu il Senato di Roma, che nell’8 a.C. volle dedicare il mese all’imperatore Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto. Mare, sole, paesaggi esotici e incontaminati…Sono questi gli scenari a cui associamo l’ottavo mese dell’anno. Ma Agosto è fatto anche di città che si svuotano, orde di turisti, albe che ci sorprendono ancora svegli, vivacità ferragostana. E’ l’ultimo periodo dedicato alla baldoria estiva prima di rientrare nei ranghi della quotidianità settembrina. Godiamocelo il più possibile! La ricorrenza principale è senz’altro Ferragosto, che si festeggia il 15 del mese e coincide con la solennità dell’Assunzione di Maria. La notte di San Lorenzo, il 10 Agosto, è invece famosissima per le sue stelle cadenti.  I segni zodiacali di Agosto sono il Leone e la Vergine, il colore è il blu, come il mare e il cielo del cuore dell’estate. La pietra portafortuna è il peridoto, una gemma che è in grado di riflettere la luce in due fasci creando un fenomeno di birinfrangenza. Il fascino del peridoto è dato anche dalla sua tonalità, che esplora tutte le nuance tra il verde puro e il giallo intenso.

 

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