Alle soglie d’autunno
in un tramonto
muto
scopri l’onda del tempo
e la tua resa
segreta
come di ramo in ramo
leggero
un cadere d’uccelli
cui le ali non reggono più.
18 agosto 1935
(da “Parole”, Ancora Editore)
Il blog di Silvia Ragni
La rubrica “La colazione di oggi” ritorna proponendovi la perfetta bevanda autunnale: avete mai sentito parlare del Golden Milk? Proviene dall’India ed appartiene alla tradizione della medicina ayurvedica. Non stupisce, quindi, che in Oriente venga considerata un must per il benessere psicofisico. Il Golden Milk è energetico, nutriente, ricco di proprietà salutari per l’organismo. Ma di cosa si tratta, esattamente? Scopriamolo insieme. Il Golden Milk è una bevanda a base di curcuma, la cosiddetta “spezia d’oro” (da qui il nome del latte) dalle molteplici virtù. In India, la curcuma è utilizzatissima; non è un caso che l’Ayurveda (la secolare medicina indiana dall’approccio olistico) ne abbia fatto un cardine dei suoi rimedi naturali. Anticamente, la ricetta del Golden Milk comprendeva il latte vaccino, la curcuma e il pepe nero, oggi si preferisce aromatizzarlo con dolcificanti come il miele e con latti vegetali, tipo quello di soia, di cocco o di mandorla. E’ dalla curcuma che derivano i maggiori benefici della bevanda: il suo principio attivo, la curcumina, può essere considerato un toccasana per l’organismo, ma per far sì che – essendo liposolubile – venga adeguatamente assorbito, deve accompagnarsi a un grasso (ecco il perchè del latte). Spezie quali il pepe nero o lo zenzero, invece, favoriscono il processo della sua metabolizzazione. Il corretto assorbimento e la biodisponibilità della curcumina, dunque, risultano fondamentali. Di ciò bisogna tenere conto al momento di variare la ricetta del Golden Milk, che deve possedere imprescindibilmente le suddette caratteristiche.
Il latte d’oro, bevuto molto caldo, è ottimo per la prima colazione. Può sostituire il classico caffè o il caffellatte, perchè regala una carica energetica perfetta per iniziare la giornata. Ma è anche la bevanda ideale dei primi pomeriggi freddi: riscalda il corpo e tonifica l’organismo. Accompagnandola a una fetta di dolce o a dei biscotti, il suo gusto speziato ne esalterà il sapore.
Per capire meglio la valenza che ricopre il Golden Milk in Oriente, bisogna saperne un po’ di più sulle sue origini. Il latte d’oro nasce in India, ed è legato a doppio filo all’Ayurveda: questa ancestrale medicina indiana concepisce la salute come un perfetto equilibrio tra corpo, psiche e ambiente; in un simile connubio armonico, un ruolo chiave viene riservato all’alimentazione. Il latte d’oro, con le sue proprietà benefiche, si inserisce mirabilmente nella filosofia Ayurveda. Per raggiungere il benessere psicofisico, andrebbe bevuta una tazza di Golden Milk al giorno per almeno un mese di seguito. Le virtù della curcuma sono ormai note in tutto il mondo: questa spezia garantisce il benessere delle articolazioni, purifica il fegato, svolge una potente azione antinfiammatoria, rafforza il sistema immunitario e contrasta i malanni da raffreddamento. L’Autunno è la stagione ideale per imparare a conoscere il latte d’oro. Va bevuto bollente, assaporandolo sorso dopo sorso, perchè è un’autentica delizia per il palato.
Agli ingredienti di base del Golden Milk, possono esserne affiancati altri a nostro piacimento; sempre tenendo presenti, comunque, le esigenze di assorbimento e metabolizzazione della curcumina. Ricapitolando, la ricetta del latte d’oro ruota attorno alla curcuma in polvere, al latte vaccino o vegetale (soia, cocco, riso, mandorle e così via) e al pepe nero macinato. Per personalizzare il gusto della bevanda, potete sbizzarrirvi a utilizzare ulteriori spezie o erbe aromatiche e dolcificare il tutto con il miele o gli sciroppi più golosi in circolazione.
Acne Studios
Riparte la rubrica delle tendenze di stagione. La moda dell’Autunno Inverno 2024 2025 di spunti ne offre a bizzeffe, ricca com’è di un pot-pourri di stili, rimandi e geniali intuizioni. Oggi ci concentreremo su un indumento tipicamente settembrino, quello che ci accompagna quando i primi freddi iniziano a farsi sentire: il maglione. Va detto subito che il knitwear è un top trend dei mesi rigidi, declinato in alcuni capi chiave che non mancheremo di esplorare. Comiciamo dunque con il maglione, che si rinnova sperimentando forme ed utilizzi inediti: raddoppia, si fa asimmetrico, si accorcia sorprendentemente, viene usato a mò di sciarpa, incorpora la sciarpa stessa o il passamontagna, esibisce drappeggi e inediti elementi ornamentali. Un altro dei dettagli che lo contraddistingue è il collo alto, spesso altissimo, che copre addirittura metà viso. Ma quando si parla di moda, le immagini contano molto più delle parole: date un’occhiata alla gallery per farvi un’idea generale.
Jason Wu
Gucci
Issey Miyake
Tommy Hilfiger
Fendi
Paloma Wool
Missoni
Stella McCartney
Aknvas
Vivetta
Oggi vi presento un brand che, ne sono sicura, vi farà rimanere incantati. Si chiama Charmante Folie ed è stato fondato nel 2011 a Milano da Natasha Kòstina, una giovane designer russa. Natasha crea copricapi e borse assolutamente unici: sono impregnati di un mood fiabesco, onirico e surreale. La fantasia, sfrenata e senza limiti, è il leitmotiv di tutte le sue creazioni, pezzi unici e rigorosamente realizzati a mano. Grazie a un impeccabile savoir faire artigianale, Natasha dà vita a vere e proprie opere d’arte che ama impreziosire con dettagli, materiali e oggetti che trova in giro per il mondo o nei mercatini e nelle sartorie da lei frequentati: cascate di perle, strass, ninnoli dal sapore antico, piume, pelle, smalti e velluti sono solo alcuni degli elementi che esaltano la travolgente estrosità dei cappelli-scultura e delle pochette firmati Charmante Folie. Il nome del marchio, d’altronde, è tutto un programma: significa “incantevole follia”. Ma anche quelli delle singole creazioni giocano un ruolo fondamentale. “L’ opera italiana”, “Le nozze di Figaro”, “Aspettando il bacio”, “Non siamo soli”, sono nomi che rivelano una carica evocativa senza pari. Non è un caso che Charmante Folie sia stato nominato da VOGUE Italia Talents nell’anno stesso della sua nascita: un plauso alla creatività della designer ma anche all’originalità della presentazione. Così come non è un caso che Natasha sia da tempo la fedele modista della Contessa Pinina Garavaglia, icona della Club Culture italiana e nota collezionista di cappelli stravaganti.
Alcune creazioni-capolavoro del brand
Brand di Arte e Fashion rivoluzionaria, Charmante Folie non crea dei semplici accessori, bensì sculture che inneggiano alla personalità di chi le sfoggia. L’estro esplosivo di Natasha ci permette di esplorare nuove dimensioni, sorprendenti punti di vista, mondi fatati mai conosciuti prima. Ecco perchè le creazioni del marchio possono essere definite, a pieno titolo, “Arte da Indossare”.
La Contessa Pinina Garavaglia con un copricapo di Charmante Folie
Natasha Kòstina nasce in Russia, a San Pietroburgo. Durante gli studi in Economia e Commercio, frequenta nella stessa università un corso teatrale, partecipando attivamente allo storico, e tutt’oggi noto, movimento studentesco KVN (“Club degli Allegri e dei Creativi”), una competizione di umorismo, improvvisazione e spettacolo. Dopo il trasferimento in Italia trova le condizioni ideali per la sua crescita personale e professionale, dando sfogo alle sue qualità artistiche, come performer e designer del gruppo “Vanitas Company” della Contessa Pinina Garavaglia. Da queste esperienze importanti nasce la sua passione per i costumi e gli accessori di scena, di grande spettacolarità e bellezza, spesso ideati anche per essere indossati nella vita reale.
Un cappello per Love Therapy
Il 16 Settembre, durante l’esposizione di cappelli e borsette di Charmante Folie all’interno dello showroom di Love Therapy verrà svelato il cappello dedicato al famoso brand creato da Elio Fiorucci nel 2003, oggi gestito dalla sorella Floria e da un brand di creativi. “Love Theraphy” è una creazione-scultura, meravigliosa espressione di libertà che riflette la moltitudine delle ispirazioni dell’artista, il suo desiderio e la sua vocazione di stupire e al contempo di meravigliarsi. Un oggetto che permette una grande libertà di opinione e di espressione. Per l’occasione sarà presentato il brano “Love Theraphy” dedicato proprio a questo evento in collaborazione con la Contessa Pinina Garavaglia, Charmante Folie e di Tempiinversi Production. Ve lo presento in anteprima, già conquistata dal ritmo incalzante e irresistibile che si “incastra” alla perfezione con il mood del brand lanciato da Fiorucci:
“Le mie creazioni – dice Natasha – sono interamente fatte a mano. Alla base di ogni manufatto c’è un lavoro di continua ricerca e accurata scelta di materiali pregiati e nobili. Che sia seta, piume, strass, passamaneria, resine, o che siano oggetti pregiati di recupero vintage, tutto è in nome della qualità.”
Appuntamento a Milano il 16 Settembre presso lo showroom di Love Therapy, dunque, per ammirare l’esposizione dedicata alle meravigliose creazioni di Charmante Folie e per scoprire il cappello “Love Therapy”, con cui Natasha ha omaggiato il nuovo brand di Elio Fiorucci. Rimanete sintonizzati su VALIUM, perchè prestissimo pubblicherò un approfondimento DOC su questo spettacolare evento.
Love Therapy
Viale Vittorio Veneto 6, Milano
Dalle 16 alle 21
Cocktail & Music
Sono i giorni più belli dell’anno. Vendemmiare, sfogliare, torchiare non sono neanche lavori; caldo non fa più, freddo non ancora; c’è qualche nuvola chiara, si mangia il coniglio con la polenta e si va per funghi.
(Cesare Pavese)
Uma Wang
Che fine ha fatto il bob? Ho buone notizie per voi: è vivo e vegeto, di nuovo pronto a far tendenza. L’Autunno Inverno 2024/25 sancisce il suo grande ritorno. Ma se risulta eclettico in quanto a lunghezza, con punte che sfiorano i lobi delle orecchie o arrivano appena sopra le spalle, presenta un unico denominatore comune: l’assenza della frangia. Gli hairstyle visti in passerella hanno proposto bob con scriminatura centrale e laterale, a volte movimentandone le punte, altre puntando sul wet look. Al taglio liscio e “grafico” si alterna una leggera ondulazione, mai eccessiva. L’effetto bagnato, realizzato con dosi abbondanti di gel, è stato adottato da un gran numero di brand e rappresenta uno dei top trend di stagione.
Emporio Armani
Sara Wong
Pierre Cardin
Gucci
Antonio Marras
Luisa Spagnoli
Bally
Emporio Armani (sfilata Uomo)
Alberta Ferretti
Versace
Marco Rambaldi
Anteprima
Alla nuova stagione ci stiamo avvicinando a grandi passi. Mancano 15 giorni all’Equinozio, ma trovo interessante proiettarci fin d’ora nel mood autunnale. Oggi, ad esempio, parlaremo dell’ aroma dell’Autunno: perchè l’Autunno, così come ogni stagione, ha i propri odori peculiari e inconfondibili. Come potremmo descriverli esattamente? L’Autunno è una passeggiata nel bosco, aria frizzante da respirare a pieni polmoni. Sa di muschio, foglie morte, terra bagnata, funghi porcini, castagne, nocciole, legni impregnati di pioggia e nebbia. Sono odori intensi, che rilassano e permettono di assaporare appieno il nuovo ciclo naturale; inneggiando a quest’ultimo, ribadiscono il continuo divenire del creato. Anche i fiori prendono parte a questa danza olfattiva. In Autunno, quelli dell’ osmanto sprigionano un profumo potentissimo che alcuni paragonano alla fragranza della gardenia o della magnolia grandiflora. I fiorellini dell’ eleagno, pressochè invisibili, emanano una scia olfattiva che può essere annusata anche a diversi metri di distanza.
E poi c’è la camelia sasanqua, con i suoi fiori coloratissimi e vistosi; la datura, con i suoi petali disposti a campana; il ciclamino boscolino, dalla profumazione molto intensa…Le rose autunnali, vere e proprie meraviglie che rimangono in fiore fino all’inizio dell’Inverno.
Tutti aromi che in città, purtroppo, sono quasi impercettibili poichè si disperdono nell’ambiente. E ogni Autunno che passa li vede sempre meno protagonisti: ormai, tutti i segni distintivi stagionali si manifestano con un netto ritardo. Nel 2022, i ricercatori dell’USA National Phenology Network (la fenologia è una disciplina che studia la correlazione tra i mutamenti biologici di determinati organismi e i fenomeni stagionali) hanno invitato gli statunitensi a passeggiare nei propri luoghi di residenza registrando le caratteristiche e i mutamenti associati alla stagione autunnale. Le annotazioni dovevano essere riportate su un taccuino da consegnare, in seguito, agli stessi ricercatori. In molti hanno segnalato l’assenza dei tipici aromi autunnali, e il responso degli studiosi al riguardo si è rivelato assai interessante.
I membri dell’USA National Phenology Network hanno spiegato il fenomeno associandolo ai cambiamenti climatici: il calore persistente e la siccità avevano causato una caduta prematura delle foglie degli alberi, inoltre il caldo umido trattiene gli odori amalgamandoli in un’unica miscela. Risulta quindi impossibile distinguerli, percepirli nitidamente. All’epoca della ricerca, l’afa ininterrotta aveva ritardato l’arrivo dell’Autunno e la siccità si era rivelata nefasta per la vegetazione. La perdita precoce del fogliame aveva impedito agli alberi di tramutarsi nel polmone intriso dei tipici, oltre che benefici, aromi stagionali. Tutto questo è accaduto nel 2022, ma non risaltano particolari differenze rispetto alla situazione attuale. Se camminate per le vie della vostra città, noterete un gran numero di foglie morte sparse sui sampietrini.
Venendo meno le sue caratteristiche, una stagione si priva anche dei propri odori. E’ un fenomeno preoccupante, poichè odori e ambiente sono un tutt’uno: si integrano e completano a vicenda. L’odore, inoltre, influisce direttamente anche sulla sfera emotiva: si lega alle emozioni, ai ricordi, alle sensazioni…non è un caso che si parli di memoria olfattiva. Far sì che non si perda nei deleteri effetti della crisi climatica è essenziale: preservare la salute del nostro pianeta significa preservare anche la nostra.
Foto via Pexels e Unsplash
Nuova stagione, nuova frutta e verdura da portare a tavola. Ma quali sono le new entry del mese di Settembre? Scopriamolo con una panoramica generale. In primo piano, naturalmente, c’è l’uva, e non poteva essere altrimenti nel periodo della vendemmia. Dolcissima e succosa, l’uva è ricca di zuccheri ma senza eccedere, tant’è che possono consumarla (con moderazione) anche i diabetici non incorrendo in particolari problemi. Gli acini di questo frutto contengono un mix di vitamine e minerali: la vitamina A, B1, C e PP unite a buone dosi di calcio, manganese, potassio, ferro, sodio e magnesio danno vita a un connubio altamente salutare. L’uva ha il potere di depurare l’organismo, sopperire alla carenza di minerali e scongiurare l’anemia. Accanto all’uva troviamo i fichi, prelibatezze di fine estate per antonomasia, che vengono raccolti tra Agosto e Settembre. Le prugne e le pesche resistono, pesche noci o nettarine comprese, mentre per i frutti di bosco è un vero e proprio trionfo: le more, i mirtilli, il ribes e i lamponi tingono le nostre tavole di intensi colori.
Seguono a ruota i fichi d’India, le pere e le mele, la cui raccolta è iniziata da quasi un mese a causa dell’eccezionale calura estiva.
Per quanto riguarda la verdura, iniziare con i funghi è d’obbligo. Chi si dedica alla loro raccolta, non ha che l’imbarazzo della scelta: porcini, russole, cantarelli e steccherini sono le specie must di Settembre, e ad esse si aggiunge quella dei sanguinelli a fine mese.
A Settembre, in determinate regioni d’Italia, inizia anche la raccolta di varietà di tartufi come il tartufo bianco pregiato e il tartufo nero. Nell’orto potremo invece trovare svariate delizie: su tutte la zucca, emblema autunnale per eccellenza, e poi il porro, ultra saporito. Non si può dire che non siano in buona compagnia; finocchi, patate, pomodori, fagioli, carote, sedani rapa, cavolfiori, zucchine e peperoni compongono il resto del variegato gruppo di ortaggi settembrini. Sono tutte verdure che abbondano di acqua e vitamine, estremamente benefiche per l’organismo e – ça va sans dire – squisite in cucina grazie al loro gusto.
Stella McCartney
Come ad ogni inizio stagione, torna l’Accessori Parade di VALIUM: scarpe, borse, copricapo, cinture, gioielli e tutto quanto fa tendenza per completare il look. L’Autunno 2024 evidenzia un ricercato mix di sperimentazione, estro, stravaganza e raffinatezza. Torna la suola carrarmato, il passamontagna si declina in un’inedita versione, le borse “raddoppiano” e, realizzate con un tripudio di corde ad anello in lana sostenibile, lasciano senza fiato. Ma è solo una piccola anticipazione di ciò che abbiamo visto in passerella. Guardate questa gallery per farvi un’idea più completa.
Gucci
Pierre Cardin
Hermès
Luisa Spagnoli
Leonard Paris
Roberto Cavalli
Versace
Uma Wang
Prada
Balmain
Fendi
Genny
Bally
Antonio Marras
Bibhu Mohapatra
Dior
Eckhaus Latta
Cult
Marcos Luengo
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