Per il mese di Novembre scelgo un look in total black che strizza l’occhio al decostruzionismo jap degli anni ’80: non è un caso che a firmarlo sia Yohji Yamamoto, esponente di punta del movimento. Trovo che il nero sia un colore-non colore perfettamente il linea con il mood novembrino. Non tenta di contrapporsi alle nebbie, al grigiore imperante, semmai aspira ad integrarsi in essi. Rimanda alla fuliggine, agli alberi spogli e secchi, alle olive che vengono raccolte a fine Autunno. Innamorato del nero da sempre, Yohji Yamamoto lo definì “modesto e arrogante allo stesso tempo”, “pigro e facile ma misterioso“. La collezione Autunno Inverno 2024/25 dello stilista tokyota rimane fedele alla passione per il colore dell’oscurità, e questa mise ne è un pregnante esempio: la linea ad uovo stravolge i volumi del cappotto, movimentato da una serie di molteplici, irregolari e asimmetrici revers. Le asimmetrie proseguono nei dettagli, dando vita a sorprendenti elementi ornamentali. Il volume, oversize all’altezza dei fianchi, si restringe nel fondo. Ed è a queste linee scomposte che sembra ispirarsi persino l’hairstyle visto in passerella: chiome cotonate, leonine, dalle ciocche sparate, dove il nero si illumina di accenti che virano al grigio; un’ode agli anni ’80 che esalta a tutto tondo lo spirito del look.
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