Si mangiavano le prime castagne
e la pioggia era
una ragazza che giungeva
sui vetri.
(Marino Muñoz Lagos)
Il blog di Silvia Ragni
” Il sole, il vento leggero, il candore degli asfodeli, l’azzurro crudo del cielo, tutto lascia immaginare l’estate, la dorata gioventù che copre allora la spiaggia, le lunghe ore sulla sabbia e la dolcezza improvvisa delle sere.”
(Albert Camus, da “L’estate e altri viaggi solari”, Bompiani, tradotto da Ettore Capriolo e Sergio Morando)
“Ma la città non dice il suo passato, lo contiene come le linee d’una mano, scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, svirgole.”
(Italo Calvino, da “Le città invisibili”)
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