La Vucciria

 

” Mi infilo in un vicolo in discesa, sotto via Maqueda, attirato dalla meraviglia rilucente di banchi di frutta e di pesce; mucchi preziosi di gemme sotto i balconi dei poveri; e continuo a scendere in un labirinto di strade, di stradette, di vicoli, in un mercato senza fine, dove ogni frutto della terra e del mare pare animato di una bellezza impossibile, dove il pescespada drizza la sua arma e la sua pinna nera verso il cielo, e i meloni rosseggiano di fiamma, chiusi sotto il tetto di lampade colorate come un segreto di Mille e una notte. E’ la Vucceria. Venga il suo nome da boucherie come vogliono alcuni filologi, o più semplicemente da voce, voceria, come sostengono altri, questo luogo esaltato e brulicante è uno zaffiro d’Oriente che splende di teatrale vitalità. Scendo tra i banchi, ciascuno dei quali è una imprevedibile architettura di fiamme vegetali e animali, colorate, eccessive, gigantesche, di una misura e di una intensità quasi intollerabile, coi cartelli dei prezzi dipinti in rosso e in giallo, coi numeri dai bordi dentellati nello stile dei carri, per vicoli sempre più stretti, verso il mare.”

Carlo Levi, da “Le parole sono pietre” (Einaudi)

 

Primo giorno di scuola

 

Lo scopo dell’educazione è quello di trasformare gli specchi in finestre.
(Sydney J. Harris)

Primo giorno di scuola qui nelle Marche, dove vivo, così come in molte altre regioni. Auguro un buon inizio a tutti, perchè la scuola svolge un ruolo fondamentale: educa, amplia gli orizzonti, arricchisce culturalmente, ma non solo. La scuola insegna il valore della socialità e della convivenza. Non stupisce che oggi, per molti, sia una giornata gioiosa: dopo tre mesi di vacanze, si ritrovano gli amici e i compagni di classe. Fate tesoro del periodo trascorso sui banchi, sarà una miniera di apprendimento inesauribile sotto molteplici aspetti. E la spensieratezza che caratterizza questi anni diventerà uno dei più bei ricordi che possiate portare nel cuore.

 

 

Foto di Polina Tankilevitch via Pexels