Osare: un make up che stupisce

 

Sorprendere, sbalordire, meravigliare: il make up per iniziare il nuovo anno adotta questi principi basilari. Strascichi di magia natalizia si declinano in un tripudio di perle, paillettes e strass; le cromie si mescolano tra loro dando vita ad una tavolozza di colori onirici e surreali. Finish scintillanti, laminati e glitterati si sfidano a colpi di luminosità. Eyeliner in abbondanza, finte lentiggini a miriadi e texture glow inneggiano all’audacia, ad una sfrontatezza che non passa inosservata. Stupire diventa un imperativo, osare una regola che non conosce eccezioni.

 

Foto via Unsplash

 

Il Focus

 

Come sono le sopracciglia dell’Autunno Inverno 2024/25? Si prevede un ritorno delle linee sottili, sulla falsariga di quelle in voga negli anni ’70, ma i mesi freddi vedono ancora protagoniste le sopracciglia folte e ben evidenziate. Rispetto ai mesi scorsi, tuttavia, hanno una marcia in più: sono curatissime, geometriche, delineate alla perfezione e pettinate, preferibilmente, verso l’alto. Un effetto che si ottiene con la laminazione, trattamento top per avere sopracciglia sempre in ordine. Grazie a questo metodo, le arcate vengono nutrite, idratate e rimodellate; lo scopo è ottenere un risultato il più possibile in armonia con i lineamenti e la forma del viso. Esistono prodotti specifici che, una volta applicati, permettono di dare una struttura alle sopracciglia. Dopo averne applicato uno, la professionista che esegue la laminazione le pettina per conferire loro la forma definitiva. I peli vengono rivolti verso l’alto per aprire lo sguardo e generare un effetto lifting davvero straordinario. Il prodotto deve rimanere in posa per 20 minuti, poi è la volta della tinta e dello styling definitivo: scurire l’arcata è un ottimo espediente per sottolinearne la linea e incorniciare lo sguardo. Il trattamento dura circa quattro settimane, dopodichè bisogna ripeterlo. Chi non intende seguire questo iter, può servirsi dell’ampia gamma di strumenti per il design delle sopracciglia in vendita in profumeria: cere modellanti, brow gel ad effetto fissante, matite o mascara che uniformano e intensificano il colore delle arcate. I prodotti a nostra disposizione sono innumerevoli, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

 

Dicembre, il look del mese

 

A Dicembre, il look si tinge di rosso: non è un caso che sia il colore del Natale. Un total red fiammeggiante, vibrante e festivo esalta il lungo abito impalpabile e fluttuante. L’abito ha maniche a sbuffo trasparenti e uno scollo profondo sulla schiena; la gonna, ampia e drappeggiata in vita, danza con i movimenti e vanta un accenno di strascico. Questo outfit, straordinariamente scenografico, rievoca la suggestività delle fiabe di Natale. Ma lo fa in chiave moderna: al posto delle scarpette di cristallo, la rutilante principessa indossa un paio di sneakers bianche. Gli elementi che associano il rosso al 25 Dicembre sono molteplici. Nel Medioevo questo colore era considerato regale, un emblema di prosperità. Anche nell’ambito sacro: tant’è vero che la sontuosità del divino veniva cromaticamente tradotta in un connubio di rosso e oro. Il rosso simboleggia anche il sangue di Cristo, il suo supplizio, il sacrificio della sua morte per la redenzione universale. Sin dall’epoca pre-cristiana, inoltre, il rosso è stato legato alla vita e alla fertilità; non a caso rimandava ai riti celebrati a fine anno per propiziare il nuovo raccolto. Il fiore simbolo della Natività non poteva essere che rosso: la Stella di Natale, una pianta ornamentale diffusissima e molto regalata. Nonostante le apparenze, tuttavia, i suoi fiori sono piccoli e gialli; a sfoggiare un vivido scarlatto è la corona di brattee (foglie modificate) che li accompagna.

 

 

Il rosso, abbinato all’oro, è anche il protagonista del make up del mese. La bocca, di un rosso intenso, fa pendant con l’abito; l’oro illumina le palpebre avvalendosi di un finish shimmer e di una texture vellutata. Emblema sempiterno di luce, l’oro viene connesso al sacro sin dalla notte dei tempi. Essendo un metallo incorruttibile, rimane immutabile: non varia né in colore né in lucentezza. Di oro venivano ricoperte le statue, precedentemente costruite in pietra o legno, per garantire la loro inalterabilità. L’oro tra i capelli era un segno distintivo degli imperatori romani, giacché rimandava al divino. I luoghi di culto della Mesopotamia rifulgevano d’oro e di pietre preziose, e che dire dei mosaici bizantini? Le loro tessere dorate sono un tripudio di riflessi vibranti, quasi in movimento. Proporre un look di Dicembre all’insegna del rosso e dell’oro, dunque, può essere una scelta tutto fuorchè banale: i significati intrinseci di questi due colori li rendono perfetti per esprimere sia l’aspetto sacro che profano che contraddistingue l’ultimo mese dell’anno.

 

Foto via Pexels

 

Qualcosa di azzurro

 

Quando finiscono le vacanze, indossare qualcosa che rimanda al colore del mare è sempre una buona idea. Specialmente se si tinge di una tonalità affascinante, ma discreta, come l’acquamarina e le sue nuance. Anche da sfoggiare sulle unghie: per portare le reminiscenze marine sempre con sè.

 

Foto via Pexels e Unsplash

 

Il mare, il turchese e la libertà

 

Uomo libero, amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio: tu contempli l’anima tua
nell’infinito muoversi dell’onda
E il tuo spirito non è abisso meno amaro.

(Charles Baudelaire, dalla poesia “L’uomo e il mare”)

 

Che mare e libertà vengano perennemente associati, non è una novità. Il senso d’infinito che ispira in noi la distesa marina, il suo insondabile orizzonte, le forme mutevoli delle sue onde, instaurano un legame indissolubile tra l’immensa massa d’acqua e il concetto di emancipazione. Il mare può essere anche crudele, imprevedibile, ma non importa: quegli spazi smisurati ci fanno sognare. Ci fanno pensare di poter prendere il largo e andare altrove, solcando il blu sconfinato per un numero imprecisato di giorni. Ritorneremo presto sull’argomento. Intanto, possiamo tramutare il colore del mare in un prezioso dettaglio di stile: tra le sue svariate nuance, la più ammaliante è sicuramente il turchese. Sceglietela per dipingervi le unghie, sarà un rimando simbolico al mare e alla sua valenza di libertà.

 

Foto: Karolina Kaboompics via Pexels

 

Wet look 2024: quando anche il make up è effetto bagnato

 

Il wet look è un must dei mesi caldi. Ma c’è una novità: oggi non riguarda più solo i capelli (di cui ho già parlato in un articolo che potete rileggere qui), bensì l’intero make up. Già, proprio così. Perchè l’effetto glow, bagnato e traslucido è uno dei top trend del trucco dell’estate 2024. E se per realizzare una chioma dall’aspetto bagnato è sufficiente utilizzare dosi massicce di un gel apposito sui capelli umidi dopo il lavaggio (troverete maggiori dettagli nell’articolo di cui sopra), il “wet make up” consiste in tutta una serie di step. Più che altro perchè coinvolge gli occhi, le labbra e la pelle del viso.

 

 

Comiciamo dagli occhi. Optate per gli ombretti liquidi: sono a base di acqua e vantano uno splendido finish metallizzato. Aderiscono alla palpebra alla perfezione, sfoggiando un effetto wet che li dota di bagliori iridescenti. Sceglieteli nel colore che preferite; per un look naturale, il più “acquatico” possibile, optate per il nude; se invece volete sbizzarrirvi, sappiate che sono disponibili in un’ affascinante palette cromatica che include il lilla, il turchese, il prugna, il rosa, l’argento, il blu, il ruggine e moltissime altre nuance. L’importante è stendere un primer sulle palpebre prima dell’applicazione dell’ombretto, per permettergli di aderire al meglio ed evitare che crei sbavature o grinze a causa dell’oleosità della pelle. E se volete potenziare al massimo l’effetto bagnato, sopra l’ombretto stendete un gloss trasparente: fatelo picchiettando, utilizzando un pennello, in modo da non rimuovere il colore.

 

 

Per donare un effetto bagnato alle labbra, via libera ai gloss specchiati e trasparenti che rimpolpano la mucosa. Le cosiddette “liquid lips” valorizzano la tonalità naturale delle labbra; catturano la luce tramite sapienti giochi di riflessi e risaltano in quanto a brillantezza. Diventano uno dei punti focali del viso senza sforzo, avvalendosi di un finish iper lucido che enfatizza il loro volume.

 

 

Anche la pelle del viso può ammantarsi di fascino, esibendo il wet look. Il prodotto chiave è l’illuminante, da scegliere possibilmente in balsamo oppure in stick: applicandolo sulle guance, sul contorno occhi e sulle labbra regala uno straordinario effetto scintillante, nutrendo e ammorbidendo la pelle al tempo stesso. Il finish lucente si fonde con l’epidermide, facendo sì che il make up risulti di lunga durata. Potete stendere l‘illuminante sia sulla pelle nuda che sopra il trucco, tamponandolo, per creare dei fantastici punti luce. La formulazione in balsamo o stick consente al prodotto di aderire al meglio e di non svanire poco tempo dopo a causa del caldo.

 

Foto: Yan Krukau via Pexels

 

Le acque profumate: quando aroma fa rima con freschezza

 

Sono rinfrescanti, aromatiche, energizzanti: sto parlando delle acque profumate, che in estate possono benissimo sostituire le fragranze. Disponibili esclusivamente in versione spray, si compongono di acqua distillata arricchita da oli essenziali o altre essenze. Non è raro che contengano sostanze balsamiche, lenitive o energetiche, presentandosi come un tipo di profumazione straordinariamente eclettica e ideale per le giornate più afose. Le acque profumate possono essere spruzzate su tutto il corpo, subito dopo la doccia o quando lo si desidera: mattina o sera non fa differenza, grazie al loro effluvio delicato. L’ effetto refrigerante è immediato, ci si sente subito divinamente nella propria pelle. Essendo l’acqua l’ingrediente base del prodotto, sono in grado di idratare il corpo con una semplice nebulizzazione; rinnovando questo gesto durante la giornata, si ha ogni volta la sensazione di essere appena uscite dalla doccia. Il buonumore fa la sua comparsa, il senso di benessere è alle stelle.

 

 

Le acque profumate sono il non plus ultra per i mesi caldi, dicevamo: il classico profumo, infatti, può risultare troppo intenso e avvolgente quando le temperature superano i 30 gradi. Al contrario, la leggerezza e l’impalpabilità delle acque soddisfano le esigenze olfattive del momento, sprigionando freschezza ed elargendo idratazione ad ampie dosi. La loro consistenza acquosa, il loro aroma a bassa concentrazione fa sì che non abbiano la stessa persistenza di un eau de parfum o un eau de toilette, ma ciò consente di utilizzarle più volte nell’arco della giornata. E poi sono pratiche: il formato spray facilita l’applicazione e può essere inserito tranquillamente in borsetta per essere trasportato ovunque. Il fatto che abbiano un aroma delicato, tuttavia, non rende le acque meno inebrianti.

 

 

La freschezza è il punto di forza delle acque profumate, ma è possibile adottare dei piccoli accorgimenti per intensificare la loro profumazione. Spruzzate l’acqua sul collo e sul corpo a doccia ultimata, subito dopo aver steso una crema che ne replica l’aroma: a beneficiarne saranno la scia olfattiva così come l’azione idratante.

 

Foto: Ron Lach via Pexels

 

Abbronzatura e cambiamenti climatici: la tintarella del 2024 e le sue esigenze

 

I cambiamenti climatici, il riscaldamento globale, influiscono sull’ esposizione al sole e sulla tanto agognata abbronzatura? La risposta è sì. A causa delle continue emissioni di gas serra, il nostro pianeta risulta più caldo di 1.5° C in confronto all’era precedente all’industrializzazione. Alcuni studi hanno rilevato, inoltre, che in questi ultimi anni sono state registrate temperature da record, le più bollenti in assoluto mai monitorate finora. La salute umana certamente ne risente, ma anche quella di tutte le creature viventi. In un simile scenario, è molto facile intuire i danni scaturiti da un’esposizione non protetta ai raggi ultravioletti: ustioni, dermatiti atipiche, invecchiamento cutaneo e carcinomi della pelle sono i più temibili. Persino la moda, consapevole dei pericoli causati dai cambiamenti climatici, si è resa protagonista di un’interessante iniziativa. Brand del calibro di Adidas, Nike, The North Face, Patagonia e Uniqlo hanno recentemente immesso sul mercato capi contraddistinti dall’UPF, Ultraviolet Protection Factor: sono realizzati con tessuti che vantano un fattore di protezione solare, proprio come le creme destinate al viso e al corpo, e hanno la capacità di bloccare parzialmente o totalmente i raggi UV. Il sole rovente, infatti, è in grado di “oltrepassare” la copertura dei vestiti.

 

 

Anche l’industria del beauty, naturalmente, sta lanciando prodotti sempre più in linea con le esigenze di protezione della pelle. I solari oggi si avvalgono di formule innovative e specifiche tecnologie per garantire il benessere cutaneo del presente e del futuro: salvaguardare la pelle dagli effetti nocivi dei raggi UVB e UVA è tassativo, e va fatto con una protezione sistematica. Marchi come Shiseido offrono esclusivamente solari con SPF (Sun Protection Factor) dal 30 in su, ma è importante sottolineare che la pelle va protetta al mare così come in città. Per tutelarla dai raggi nocivi, infatti, andrebbe  schermata quotidianamente; non è un caso che un sempre maggior numero di prodotti dedicati allo skincare sia arricchito da un fattore di protezione solare: creme idratanti, fondotinta, lip balm, linee make up e via dicendo sono ormai rigorosamente all’ insegna della cura e della difesa della pelle. Tornando ai solari, il trend di stagione (dove “trend” non indica una mera tendenza, bensì un filone ispirato da una nuova presa di coscienza) impone l’utilizzo di prodotti caratterizzati da un SPF il più elevato possibile.

 

 

Perciò, se amate l’abbronzatura, via libera al sole, ma mai nelle ore più infuocate e con la pelle adeguatamente salvaguardata da un solare ad alto fattore di protezione.

 

Foto via Unsplash

 

Il Focus

 

L’Estate è sempre più vicina: i look si semplificano, ci si scopre per godere dei primi tepori. C’è voglia di contatto con la natura, di lasciarsi baciare dai raggi del sole.Nei campi è un tripudio di papaveri, fiori di campo rutilanti ma dalla bellezza eterea e delicata. Il make up si ispira a quella leggerezza, pur senza replicarne i colori, e diventa meravigliosamente naturale: fondotinta impalpabili dall’effetto glow luccicano e risplendono di luce solare, i blush esaltano gli zigomi con una soave doratura.

 

 

Lipgloss illuminanti, rimpolpanti e golosi avvolgono le labbra in finish che grondano di lucentezza. Le sopracciglia rimangono folte, come natura le ha fatte. E sul viso campeggia una miriade di lentiggini che il sole accende ed intensifica…

 

Foto via Pixabay