La colazione di oggi: i “panettoni” di Pasqua, una delizia di inizio Primavera

 

“La colazione di oggi” non è una rubrica salutista. Almeno, non solo. E non è neppure una rubrica che propone dritte per dimagrire. Una precisazione d’obbligo per chiarire che, in questo spazio, ci occuperemo di colazioni sane ma golose al tempo stesso. E il periodo che precede la Pasqua, senza dubbio,  ci rende il compito ancora più facile! La Primavera appena iniziata stimola la voglia di affondare i denti in un impasto soffice, zuccherato al punto giusto. Come quello di certe pizze al formaggio che sembrano piccoli panettoni. Sono dolci tipicamente pasquali venduti in panetteria e preparati anche in versione salata. La forma cilindrica, sormontata da un’ invitante glassa, li rende inconfondibili. Il loro valore aggiunto, comunque, lo scoprirete soltanto assaggiandoli: sono ricchi di uvette e di frutta candita che li dotano di incalcolabili proprietà benefiche. L’ uva sultanina (o uvetta, appunto) contiene una triade di sali minerali irrinunciabili quali il potassio, il calcio e il ferro. Il potassio regola la pressione sanguigna, tonifica i muscoli e ottimizza l’ impulso nervoso, mentre il ferro permette ai globuli rossi di trasportare ossigeno nel sangue. Il calcio, infine, è un toccasana per le ossa, i denti e le unghie. Ma i benefici dell’ uvetta non terminano qui.  L’arginina, presente in abbondanza nei suoi piccoli chicchi essiccati, svolge un’ azione protettiva nei confronti del sistema cardiocircolatorio e i fenoli, grazie alle loro proprietà antiossidanti, contrastano i radicali liberi prevenendo l’invecchiamento cellulare. Tra le virtù dell’uvetta, last but not least, ne spiccano alcune decisamente fondamentali: è energizzante, antinfiammatoria, antibatterica e favorisce la metabolizzazione dei glucidi. Tutti benefici non da poco, insomma.

 

 

Alle doti dell’ uvetta si aggiungono quelle dei canditi. Il termine “canditura” (derivante dall’ arabo “qandat”) designa una pratica di conservazione della frutta divulgata dagli islamici nel X secolo. Ricchi di vitamina A e C, i canditi abbondano anche di acqua, sali minerali (nello specifico, di potassio), fibre e antiossidanti. Il fruttosio è presente in quantità elevate, ma non intacca il livello calorico significativamente: appartenente al gruppo dei macronutrienti energetici, ha un alto potere dolcificante e dona vigore all’ organismo. Oltre a vantare numerosi benefici al loro interno, questi “panettoni” di Pasqua hanno il potere di ingolosire al solo sguardo. La glassa che li ricopre copiosamente può essere arricchita, a sua volta, di frutta candita, zuccherini e svariate decorazioni dolciarie; la forma cilindrica con parte superiore a cupola li differenzia dalla classica colomba e dal classico ciambellone. Per concludere, l’ aspetto accattivante, la ghiottezza e le proprietà salutari dei suoi ingredienti rappresentano il tris vincente del dolce più sfizioso con cui iniziare la Primavera.

 

 

Un”grazie” a Loredana de “La Casa del Pane” di Fabriano per la preziosa collaborazione.

 

 

La colazione di oggi è…puro fermento!

 

Per una colazione sana, lo yogurt è il top:  cremoso e vellutato, ricco di fermenti lattici, regolarizza l’ intestino ed è un vero toccasana per la digestione. Ma le sue proprietà vanno ben oltre. Comprenderle fino in fondo implica conoscere, innanzitutto, come lo yogurt viene prodotto. Ecco una sintesi: il latte si lascia fermentare per 5-7 ore in un recipiente che raggiunge la temperatura di 45°C. A determinare il processo sono il Lactobacillus Bulgaricus e lo Streptococcus Termophilus, batteri benefici – altrimenti detti fermenti lattici – avvezzi alle scorpacciate di lattosio (il 98% degli zuccheri del latte). A poco a poco, tramite la fermentazione, quest’ ultimo si tramuta in glucosio e galattosio e quindi in acido lattico, la sostanza che dona allo yogurt il suo caratteristico aroma acidulo. Ricco di proteine, calcio, fosforo e vitamine del gruppo A e B2, lo yogurt è estremamente nutriente. La sua acidità stimola la formazione di una flora batterica intestinale che contribuisce al benessere dell’ apparato digerente preservandolo, al tempo stesso, da infezioni e virus. Grazie alla presenza di acido lattico mutuato dal lattosio, inoltre, lo yogurt è un alimento ideale anche per gli intolleranti a questo zucchero.

 

 

Il classico vasetto di yogurt bianco, intero e privo di zuccheri aggiunti, vanta molteplici proprietà: le sue proteine, che abbondano di amminoacidi essenziali, hanno un elevato valore biologico; i grassi, contenuti in quantità minima, non intaccano i valori di colesterolo; le vitamine del gruppo B sono essenziali per il benessere dell’ organismo, mentre la vitamina A svolge una funzione antiossidante e benefica per la vista; minerali come il calcio e il fosforo, infine, si rivelano fondamentali per la salute delle ossa. Veniamo ora all’ aspetto goloso, un elemento da non sottovalutare nelle nostre colazioni. Per assaporare appieno la delizia dello yogurt (e combinarla con l’aspetto healthy), l’ideale è scegliere uno yogurt bianco naturale e aggiungere frutta di stagione o cereali alla sua texture densa. Comprare uno yogurt alla frutta non è la stessa cosa…Ne guadagnerete in gusto, attenuerete il suo sapore acidulo e potrete personalizzare lo yogurt con ingredienti dall’ apporto calorico minimo e più che salutari.

 

 

 

La colazione di oggi? A base di miele, il “nettare degli Dei”

 

La colazione di oggi, primo giorno del mese di Marzo, è all’ insegna della dolcezza più assoluta. Una dolcezza salutare, che ha a che fare con un prezioso mix di palato e natura. Perchè il protagonista della nostra colazione è il miele: un alimento che non conosce stagioni, al 100% eco-friendly in quanto prodotto dalle api. A proposito, sapevate che una specie su dieci di questi operosi insetti rischia l’estinzione? Per l’ uomo sarebbe drammatico, dal momento che provvedono all’ impollinazione del 90% delle piante selvatiche, sono indispensabili al funzionamento dell’ ecosistema e alla preservazione della diversità biologica. In poche parole, un mondo senza api diventerebbe un mondo senza fauna umana. Tornando al miele, è davvero difficile trovare un prodotto più genuino. Le api bottinatrici si occupano della raccolta delle sue materie prime, il nettare o la melata, cercandole a non oltre 800 metri dal loro alveare. Mentre il nettare è reperibile all’ interno dei fiori, la melata, una sostanza zuccherina rilasciata da minuscoli insetti che si nutrono della linfa degli alberi, generalmente riveste la corteccia dei tronchi. Dopo aver ingurgitato nettare e melata a volontà, le api bottinatrici tornano alla colonia e li rigurgitano. A questo punto, il lavoro passa alle api operaie: si cibano di quella mistura liquida e la trattengono al loro interno per mezz’ora, così da eliminare l’ acqua in eccesso. Poi la rigurgitano, infine la plasmano in strati oltremodo sottili che depositano sulle pareti delle celle. L’ eccesso d’ acqua viene assorbito nuovamente attraverso un prolungato battito d’ali collettivo. 36 giorni dopo, il miele è maturato e sufficientemente denso da non temere più la muffa; rimarrà intatto per mesi, sarà un’ ottima provvista per l’ Inverno. Le api lo conservano nei favi, cellette esagonali realizzate con la loro cera che otturano tramite tappi composti dalla stessa materia. E’ in questa fase che entra in scena l’ apicoltore: allontana le api, distacca i favi dall’ alveare, rimuove i tappi ed estrae il miele servendosi di una centrifuga. Filtrato da eventuali impurità, il “nettare degli Dei”(come lo definì la mitologia greca) viene conservato a una temperatura atta ad impedirne la cristalizzazione. Prende così vita la sostanza color oro, liquida o semi-densa, che oltre ad essere invitante è un vero e proprio toccasana. Il miele, ora, è pronto per essere versato nei vasetti e messo in commercio.

 

 

Sono infiniti i modi in cui gustarlo a colazione: spalmato su una fetta di pane insieme al burro, sulle crostate, sul formaggio, sui pancake, inserito nei croissant o nell’ impasto di deliziosi biscotti. E se vi state chiedendo quali benefici apporta, basta stilare un breve ma significativo elenco: il miele ha proprietà antisettiche e antinfiammatorie, dimostrandosi particolarmente efficace contro i malanni delle prime vie respiratorie; contrasta la formazione dei radicali liberi e svolge una funzione nutriente, idratante, antiossidante per la pelle ed i capelli; possiede un alto tasso di elementi nutrizionali essendo ricco di vitamine del gruppo A, B, C e di minerali quali (tra gli altri) il potassio, il fosforo, il sodio, il ferro, il magnesio, lo zolfo, il rame; contiene acidi organici che accentuano la sua funzione antibatterica. Last but not least, può essere utilizzato come dolcificante e si declina in un’ ampia e pregiata gamma di varietà. In Italia se ne contano ben 25, tra cui spiccano il miele d’acacia, di tiglio, d’arancio, di corbezzolo, di castagno e d’eucalipto: per iniziare una giornata con il buon “nettare degli dei”, garantito, non avrete che l’ imbarazzo della scelta!

 

 

 

 

La colazione di oggi è un concentrato di energia

 

La colazione di oggi è una tipica colazione di fine Inverno. Manca ancora un mese, in realtà, all’ arrivo della Primavera, ma le giornate si sono allungate notevolmente e il sole splende ogni mattina: ci troviamo in quel periodo di transizione che si colloca a metà tra la stagione fredda e il risveglio della natura. Per affrontare in piena forma questa fase dell’ anno, puntiamo su una colazione nutriente e completa al tempo stesso. Un croissant non ce lo toglie nessuno, è un interludio goloso di cui è proibito fare a meno. Ma lo affianchiamo ad una ciotola di Muesli, che sarebbe sufficiente anche come piatto unico: il mix di cereali (avena su tutti), frutta essiccata (l’uvetta sultanina predomina) e semi oleosi (mandorle, nocciole, noci) che lo compongono è l’ideale per un inizio di giornata DOC. Ha un sapore dolce, proprietà altamente energizzanti. In più, potete sia prepararlo personalmente che acquistarlo al supermercato. La lista dei benifici del Muesli è lunga: basti pensare che contiene proteine, grassi “salutari”, carboidrati, fibre, minerali e vitamine in gran quantità. Il nostro organismo assimila i carboidrati gradualmente per tramutarli in energia che rilascia a poco a poco; le fibre favoriscono la regolarità intestinale, le proteine accelerano il metabolismo, la frutta abbonda di antiossidanti naturali. Potete pensare ad una colazione più sana? Sarebbe sempre meglio scegliere il Muesli integrale, privo di grassi vegetali e zuccheri aggiunti. Lo si versa in una ciotola aggiungendo dello yogurt o del latte, e il gioco è fatto. Alcuni lo arricchiscono con frutti di bosco, fragole o fette di banana: per esaltare il suo gusto e rendere il risveglio ancora più dolce.

 

 

 

La colazione di oggi: un assaggio di San Valentino a base di frutti di bosco

 

La colazione di oggi è un dolcissimo “assaggio” di San Valentino: una torta completamente rivestita di glassa rosa e circondata da macarons che alternano la stessa tinta a un bianco candido, il colore della neve. A decorarla è un tripudio monocromo di frutti di bosco, more e mirtilli di un profondo viola. Cospargono la superficie della torta donandole un aspetto genuino, invitante, che rievoca spensierate spedizioni alla ricerca di bacche. I benefici che apportano questi frutti selvatici sono innumerevoli: abbondano di vitamina C e A, di sali minerali e fibre, ma non di zuccheri, il che esalta le loro virtù diuretiche e depurative. La presenza dei flavonodi, insieme a quella degli antociani, li rende dei potenti antiossidanti. Hanno una spiccata proprietà antinfiammatoria, prevengono le patologie cardiovascolari, sono un toccasana per l’ intestino e per le arterie . C’è qualcos’altro, però, che dota le more e i mirtilli di un appeal incomparabile: le leggende che li circondano. La mora, in particolare, ha una “reputazione” ambivalente. Gli antichi romani la consideravano sacra e la associavano a Saturno, i poeti ornavano il Paradiso di rovi nei loro versi, mentre gli agricoltori a tutt’oggi la detestano perchè si diffonde ovunque con rapidità estrema. Inoltre, la mora non tiene conto della location al momento di crescere: basta una posizione assolata, tutto il resto (panorami desolanti, case diroccate, squallore) è irrilevante. Secondo una leggenda, quando il Diavolo venne cacciato dal Paradiso piombò in un groviglio di rovi. L’ episodio lo fece talmente infuriare che, da allora, ogni 11 Ottobre (il giorno della sua caduta) emerge dall’ Inferno per maledire il cespuglio di more e le sue spine. Dopo quella data, pare che i frutti del rovo comincino a marcire lentamente. Il mirtillo, da parte sua, è legato a una leggenda tutto fuorchè cruenta: si narra che tre giovani fratelli fuggirono di casa e che finirono in luoghi sperduti e lontani. Un giorno, cibandosi dei frutti di tre mirtilli che trovarono lungo il cammino, ritrovarono la saggezza. Tornarono immediatamente dai loro genitori, con cui vissero all’ insegna di una nuova armonia. Ecco perchè il mirtillo viene considerato il frutto-emblema di un buon rapporto tra genitori e figli. Ma è anche ricco di significati ulteriori: essendo uno dei primi alimenti di cui si è nutrito l’uomo, simbolizza la cura, il sostentamento, connettendosi alla dimensione del femminile. Si dice, poi,  che sia miracoloso per la vista, che abbia il potere di farla riacquistare a chi l’ ha perduta. Non è un caso che lo si associ alla pratica della divinazione. La colazione di oggi, in conclusione, ha un sapore unico e speciale: ostenta un fascino antico, profondamente intrigante, che affonda le radici nel primordiale.

 

 

Le portentose virtù del cioccolato fondente

 

Non ne potete più di sentir parlare di Covid, di indice Rt, di restrizioni? Vi viene l’ansia al solo pensiero di un nuovo lockdown, l’idea del coprifuoco vi dà l’angoscia? Esiste un rimedio semplice e genuino per questi mali. Non pretendo, per carità, di sostituirmi al potere del self-help o alla competenza di figure qualificate. La mia è una dritta che ha più della coccola fatta a se stessi, della gratificazione istantanea: un inno al gusto, innanzitutto, ma non solo. Perchè quando si parla di cioccolato – ed è quello che sto per fare – si mette in campo la vasta serie dei suoi benefici. Di cioccolato, proprio così, avete capito bene. Approfittare di queste serate casalinghe per degustare tavolette in pasta di cacao, infatti, può rivelarsi uno spunto niente male (senza esagerare, ovvio!). Magari abbinandole al rum, un binomio perfetto. Provate a immaginare: divano, focolare, cioccolato e rum, chiacchiere con l’ amico/a del cuore o, in alternativa, un bel film da guardare in completo relax. Se poi aggiungiamo al tutto le molteplici virtù del cioccolato, facciamo l’ en plein. Prendiamo in esame, ad esempio, il “dark chocolate” (o cioccolato fondente). Le sue proprietà includono la prevenzione di disturbi quali la depressione, l’insonnia, le patologie cardiovascolari, l’ ipertensione; in più, è un vero e proprio scudo contro le malattie cardiometaboliche e il restringimento delle arterie (condizione che, nei casi più gravi, può sfociare nell’ infarto cardiaco). Al contrario di quanto si possa pensare, poi, il fondente è di gran lunga meno calorico rispetto al cioccolato al latte. Composto prevalentemente da pasta di cacao, vince il confronto grazie al minor numero di zucchero e di grassi saturi.

 

 

Altri punti di forza del cioccolato fondente? Ha proprietà antiossidanti, afrodisiache ed è un toccasana per lo stress. Ma veniamo all’ aspetto che ci interessa di più, quello relativo all’umore: il dark chocolate è ricco di triptofano, un precursore della serotonina. Vale a dire che, incentivandone la produzione e avvalendosi dell’ azione congiunta dell’ anandamide, svolge una potente funzione antidepressiva. La sensazione di benessere che fornisce è immediata e migliora la qualità del sonno. La piccola percentuale di caffeina che il cacao contiene, invece, fomenta l’ euforia e l’ esuberanza. Provare per credere!

 

 

La degustazione del cioccolato fondente rappresenta un’ esperienza che coinvolge tutti i cinque sensi: mettetevi comodi per goderla appieno. Iniziamo con la vista. Il primo impatto con il fondente è di tipo visivo; è fondamentale, quindi, che la sua superficie sia lucida e che il lato opposto sia uniforme il più possibile. Subito dopo, viene l’ udito. La tavoletta, quando viene spezzata, deve emettere un suono netto. Addentandola, è molto importante saggiare la durezza del cioccolato: è indicativa della sua qualità. Al tatto dovrebbe sfiorare le dita come se fosse seta, donare una sensazione di lussuosa leggerezza. L’olfatto, naturalmente, in questo iter non può mancare; annusare il profumo sprigionato dalla tavoletta è una ghiotta anteprima del suo sapore. Il gusto conclude superbamente l’esperienza sensoriale. Al cioccolato va lasciato tutto il tempo di fondersi in bocca, di riempirla con l’ intensità delle sue note dolciamare. Quel che proviamo, assaggiandolo, si avvicina alla pura estasi degustativa: un piacere che ci avvolge e ci sorprende al tempo stesso.