“Il tramonto bruciava come uno di quegli incendi festosi e misteriosi nei quali le cose più comuni evocano, con i loro colori, oggetti preziosi o strani. L’ardesia del tetto splendeva come le penne di un enorme pavone, in ogni misteriosa tonalità di blu e di verde, e i mattoni rossastri del muro ardevano con la stessa forza con cui ottobre tinge di rubino e di bronzo i vini. Il sole sembrava accendere ogni oggetto con una fiamma di colore diversa, come se un uomo accendesse dei fuochi artificiali.”
(Gilbert Keith Chesterton, da “Uomovivo”, Morganti Editori)
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.