Raffaello Bellavista e Michele Soglia insieme a Alessandro Cecchi Paone (foto di Luca Concas)
“Two stars are born”: niente di meglio che parafrasare il titolo del noto film, per descrivere la carriera del Duo Bellavista-Soglia. Dopo pochi mesi dall’ ultima intervista che hanno concesso a VALIUM (rileggila qui), l’ascesa all’ Olimpo musicale di Raffaello Bellavista e Michele Soglia prosegue inarrestabile: il Festival estivo “Suoni e Parole. Un simposio informale tra le Pietre di Luna”, organizzato dal Duo alla Cava Marana di Brisighella, ha accolto ospiti illustri quali – per citarne solo alcuni – Ivano Marescotti, Lorenzo Kruger (il frontman della indie band Nobraino), Alessandro Cecchi Paone e il Principe Maurice, registrando un en plein di pubblico senza precedenti. Ma non è finita qui. L’ Autunno è appena iniziato e si preannuncia già di fuoco, per i due talentuosissimi musicisti romagnoli. A partire dal 28 Settembre, giorno in cui si esibiranno al vernissage del pittore faentino Enrico Versari, Raffaello e Michele saranno coinvolti in un vortice di progetti talmente irrefrenabile da lasciare sbalorditi. Impossibile citarli tutti; vi anticipo solo, dandovi un’idea della loro portata, che il 5 Ottobre potrete applaudire il Duo Bellavista-Soglia al MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti) di Faenza, il Festival della musica emergente, dove prenderà parte al concerto in programma a Piazza del Popolo dalle 19.45. Qualche nome relativo agli artisti che quella sera saranno sul palco? Morgan, i Negrita, Pietro Tredici, se possono bastare. Per approfondire il fortunato iter del Duo, ho intervistato Raffaello e Michele: il risultato è una conversazione che esplora a tutto campo il loro universo musicale. Sappiate, ad esempio, che l’ anima Crossover insita in entrambi potrebbe condurli nientepopodimeno che a Sanremo…
La vostra estate è stata ben poco all’ insegna delle vacanze, ma fitta di performance musicali: “Suoni e Parole, un simposio informale tra le Pietre di Luna”, la seconda edizione del Festival che organizzate alla Cava Marana di Brisighella, ha visto alternarsi ospiti d’eccezione come Ivano Marescotti, Alessandro Cecchi Paone e il Principe Maurizio Agosti. Cosa ci raccontate di quelle straordinarie serate?
Il Duo Bellavista-Soglia ha creato l’Accademia del Melo Silvestre che si occupa di gestire due Festival, uno al Cardello di Casola Valsenio durante il mese di Maggio e l’altro a Brisighella, all’interno della Cava Marana, tra Agosto e Settembre. Quest’anno le presenze sono andate oltre ogni aspettativa, portando persone da ogni parte d’Italia per assistere a questi simposi. La formula è ormai consolidata: forti del nostro crescente consenso in ambito musicale, ci teniamo a portare quelle che sono le personalità dell’alta cultura italiana sul territorio per creare assieme a noi serate esclusive, valorizzando così quelle che sono le peculiarità dei nostri luoghi. Il primo incontro, incentrato sull’Inferno Dantesco, vedeva il celebre attore Ivano Marescotti assieme a Franco Costantini dialogare in un connubio perfetto tra alta cultura e riferimenti alla cultura romagnola. Gli interventi letterari si alternavano alle musiche del Duo Bellavista-Soglia, che per l’occasione ha presentato brani in affinità con i temi trattati. La seconda serata è stata dedicata alla musica Indie e Crossover classica: il Duo Bellavista-Soglia ha presentato in chiave colta celebri brani come “Heroes” di Bowie, “Enjoy the silence” dei Depeche Mode, “Arrivederci” di Bindi… Ospite d’onore, il cantautore Lorenzo Kruger, frontman dei Nobraino, che è stato intervistato dal patron del MEI Giordano Sangiorgi. La terza serata, incentrata su Ulisse, simbolo della ricerca della conoscenza, vedeva sul palco il noto giornalista televisivo e scrittore Alessandro Cecchi Paone, che ha letteralmente stregato il pubblico alternando momenti di altissima cultura ad altri di umorismo, in un perfetto connubio che ha reso fruibile ed interessante lo spettacolo ad un pubblico estremamente eterogeneo. Il Duo Bellavista -Soglia ha interagìto in perfetta affinità con il celebre accademico italiano, che ha mostrato grande interesse per questa formazione musicale. L’ultima serata era incentrata sulla figura di Carlo Goldoni, che fu più volte ospite della famiglia Spada a Faenza. Un ruolo del genere poteva essere affidato solamente ad un attore come il Principe Maurizio Agosti, che ha calzato i panni del più grande commediografo italiano: il veneziano Goldoni. L’incontro era moderato dal giornalista Pietro Caruso. Interessante è stato il percorso musicale che affiancava quello storico letterario, in quanto durante la serata si sono alternate celebri arie di Mozart e brani del Novecento legati al tema delle maschere.
La locandina del Festival “Suoni e Parole”, che si è tenuto alla Cava Marana di Brisighella
State vivendo un vero e proprio boom e, di conseguenza, anche la nuova stagione vi vedrà impegnatissimi. Il 28 Settembre sarete gli artefici del “commento musicale” al vernissage di Enrico Versari, un giovane ma già affermato pittore di Faenza, mentre il 5 Ottobre prenderete parte al MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti che (sempre a Faenza) celebrerà il suo 25mo con una tre giorni di concerti a cui parteciperanno artisti del calibro di Morgan, dei Negrita e dei Marlene Kuntz. Con quali aspettative e quale state d’animo state affrontando questo momento di gloria?
Sicuramente le aspettative sono alte, in quanto, io e Raffaello stiamo lavorando a ritmi serrati sia come concertisti che come direttori artistici di questi importanti eventi. Questi due aspetti sono in realtà facce della stessa medaglia:i Festival sono da noi considerati dei veri e propri laboratori creativi che alimentano la nostra sete di conoscenza, permettendoci di sperimentare e di mettere in atto il concetto di sinestesia unendo in un unico filo conduttore un messaggio culturale ed artistico trasversale. Logicamente sono situazioni importanti, sia dal punto di vista musicale che umano, poiché tutte queste esperienze ci permettono di venire a contatto con persone di spicco dell’alta cultura e di valorizzare il nostro territorio, dando lustro a palcoscenici naturali ancora poco noti al grande pubblico. Siamo entusiasti del percorso che stiamo facendo, perché la ricerca artistica svolta durante queste manifestazioni alimenta il nostro bagaglio culturale, arricchendo anche le nostre performance in giro per il mondo. Ne deriva che, proprio per questa indole eclettica, veniamo invitati ad esibirci anche in situazioni non convenzionali quali il vernissage di Enrico Versari, che sarà moderato da noi, ed anche il concerto del MEI del 5 Ottobre. Proprio quest’ultimo appuntamento sarà una situazione molto Crossover ed una sfida non indifferente, perché ci metterà a contatto con un pubblico molto vasto: per l’occasione abbiamo preparato alcune chicche che per il momento non vogliamo rivelare, una su tutte la rielaborazione colta di “Enjoy the Silence” dei Depeche Mode.
Il Duo insieme al poeta Franco Costantini e a Ivano Marescotti
Che rapporto avete con la fama? Vi state facendo strada velocemente e potreste prestissimo diventare delle celebrità a livello nazionale. Pensate che il successo vi cambierebbe?
Credo che il successo non ci cambierebbe…Rimarremmo sempre i soliti Raffaello e Michele che vogliono ottenere una cosa e lottano con tutte le forze per conseguirla. Certo è che dobbiamo stare attenti alle “malelingue” che, come è già capitato, ci attaccano per invidia o chissà che altro. Noi adoriamo il nostro pubblico, che ad ogni concerto è sempre più numeroso e caloroso e ci dà una grande energia per continuare a lottare per la nostra causa, ovvero portare la cultura musicale su larga scala. Concludiamo dicendo che il successo è sicuramente una condizione alla quale aspirare, ma non si deve a nostro avviso fare l’errore di sedersi sugli allori, perdendo quella tensione creativa alla base di ogni manifestazione artistica.
Qual è la vostra opinione riguardo i talent musicali? Li ritenete delle vetrine efficaci per i giovani?
I talent possono avere una duplice connotazione. Da un lato rappresentano una grande possibilità per portare il proprio talento su una piattaforma che dà una visibilità molto alta, dall’altro però bisogna fare attenzione a non caderne vittima, oppure ad esserne strumentalizzati. Mi spiego meglio. Un artista deve prima di tutto pensare al proprio messaggio, a quello che vuole trasmettere: a volte capita che alcuni, soprattutto i più giovani, per cercare di seguire le tendenze più in voga al momento finiscono per indossare dei panni non propri. In conclusione, bisogna a nostro avviso saperne prenderne il meglio senza snaturarsi.
Raffaello e Michele, raggianti, portano in trionfo Lorenzo Kruger, cantautore e frontman dei Nobraino
Il 14 Settembre scorso siete tornati a collaborare con lo strepitoso e poliedrico Principe Maurizio Agosti, alias Principe Maurice, che stavolta ha vestito i panni del commediografo Carlo Goldoni: parlateci di questa esperienza.
E’ stata una serata strepitosa ed il pubblico era davvero entusiasta, in quanto il Principe Maurice ha interpretato da par suo il grande Carlo Goldoni che ha vissuto realmente, per alcuni anni, in Romagna.La sua interpretazione è stata suggestiva, in quanto ha evocato con i costumi e le movenze il periodo settecentesco in cui visse il grande commediografo che nelle sue commedie ironizzò molto sulle debolezze umane con sorprendente modernità. L’idea di presentare il personaggio attraverso un’intervista, condotta mirabilmente dal noto giornalista Pietro Caruso, è stata particolarmente efficace poiché ha fatto emergere gli aspetti di contemporaneità dell’opera goldoniana ,collegando in un secondo momento l’estro e la figura istrionica del Principe Maurice ad alcuni stereotipi della commedia umana.
Il Duo insieme all’ istrionico Principe Maurizio Agosti, alias Principe Maurice
Tornando ai vostri progetti, so che vi accingete ad esibirvi nuovamente nei teatri, una location per voi ideale. In quali occasioni?
Per quanto riguarda i concerti in teatro, stiamo ancora lavorando al cartellone della stagione 2019\2020, ma ti possiamo già preannunciare alcune date significative tra cui il 16 Novembre al Teatro degli Animosi di Maradi,il 7 Dicembre nel prestigioso Istituto di Cultura Tedesca a Bologna e il 10 Marzo con un importante debutto al Teatro Alighieri di Ravenna all’interno della stagione promossa dall’ Associazione Angelo Mariani. Inoltre stiamo organizzando eventi in vari auditorium, sempre in forma di simposio, con artisti internazionali.
Avete un calendario di impegni che arriva al 2020, siete richiestissimi. Potreste darci qualche anticipazione sugli spettacoli che vi vedranno protagonisti l’anno prossimo?
Il nostro Duo è nato circa due anni fa e di cose ne sono successe davvero molte: abbiamo fatto oltre 100 concerti in tutta Italia. I prossimi appuntamenti saranno, come sopraccitato, il vernissage del celebre pittore Enrico Versari, il 5 Ottobre in piazza a Faenza dove saremo sul palco assieme a grandi nomi come Morgan e i Negrita, il 16 Novembre saremo nel magnifico Teatro degli Animosi di Marradi. A Dicembre Raffaello Bellavista terrà un recital a Bologna, a fine Dicembre ci sarà il tanto atteso concerto di Natale a Casola Valsenio, mentre a Marzo il Duo sarà ospite della celebre associazione musicale Angelo Mariani e si esibirà in un cartellone con i nomi più importanti del concertismo internazionale. Inoltre Michele Soglia è alle prese con la registrazione di un disco metal con i Mourn in Silence e porta avanti la sua classe di percussioni con numerosi riconoscimenti.
Raffaello e Michele esultano dopo il successo del Festival “Suoni e Parole. Un Simposio informale tra le Pietre di Luna”
Voi e la contaminazione artistica, uno dei “marchi di fabbrica” del vostro esprimervi: dopo il Festival della Cava Marana, avete in programma nuove performance che vi permetteranno di esibirvi ”a più voci”?
Come hai perfettamente colto, la contaminazione artistica, l’eclettismo musicale con riferimenti alla base colta è il nostro DNA e marchio di fabbrica. A nostro avviso l’artista del nuovo millennio deve essere una figura non rinchiusa nella sua cupola di cristallo, ma essere conscio di quelle che sono le tendenze e gli sviluppi della cultura. Questa visione viene poi filtrata con quello che è il nostro background accademico e ne risulta una visione trasversale della musica. Partendo da questo concetto non possiamo ancora svelare molto, ma sia su Casola Valsenio che su Brisighella stiamo lavorando alla prossima edizione di quello che potremmo definire un “Duo Bellavista-Soglia and Friends” con ospiti internazionali con i quali abbiamo già parlato. Saranno degli eventi memorabili!
Da destra a sinistra: il Presidente del Parco della Vena del Gesso Romagnola Enrico Venturi, Michele, Raffaello, l’ Assessore al Turismo di Brisighella Gian Marco Monti e il sindaco di Brisighella Massimiliano Pederzoli (foto di Luca Concas)
Il foltissimo pubblico accorso al Festival
Per concludere, una domanda tra il serio e il faceto: vi vedremo mai a Sanremo?
L’Ariston sicuramente è un palco importante, ed esibirci in quel contesto ci piacerebbe molto. Sarebbe, inoltre, una grande opportunità per far conoscere il meraviglioso repertorio contemporaneo che proponiamo, senza dimenticare i nostri arrangiamenti Crossover classici. Siamo consapevoli che il nostro non è sicuramente un genere musicale sanremese, però noi siamo anche compositori ed abbiamo qualche “piccolo capolavoro” inedito nel cassetto: se non ci sbagliamo, a Sanremo bisogna presentarsi con un inedito. Vedremo se in futuro ci sarà qualche bella sorpresa….
Da destra a sinistra: il Principe Maurice, Michele, Raffaello, il giornalista Pietro Caruso e la pianista Maria Laura Berardo
Il Duo con Giordano Sangiorgi, patron del MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti)
Photo courtesy of Duo Bellasoglia-Vista
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.