Evening Ensemble, John Galliano for House of Dior,autumn/winter 2000-2001 haute couture; Courtesy of Dior Heritage Collection, Paris. Image courtesy of The Metropolitan Museum of Art, Digital Composite Scan by Katerina Jebb
“Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination”, la mostra annuale del Metropolitan Museum of Art di New York, ha appena aperto i battenti. Fino all’ 8 Ottobre 2018, il suo percorso illustrerà il sontuoso dialogo instauratosi tra moda, arte medievale e Cattolicesimo: un tema affascinante, lo snodarsi di un fil rouge ispirativo che attingendo all’ iconografia sacra, alle pratiche devozionali e allo sfarzo dei paramenti liturgici alimenta – da tempo e con visionarietà costante – l’ immaginario di innumerevoli designer. La mostra, supportata da un connubio tra Christine e Stephen A. Schwarzman, Versace e le edizioni Condé Nast, vede Andrew Bolton (Wendy Yu curator in charge del Costume Institute) nelle vesti di curatore. “Moda e religione – ha commentato Bolton – sono state a lungo intrecciate, ispirandosi reciprocamente e donandosi mutui input. Sebbene questa relazione sia stata complessa e talvolta contestata, ha prodotto alcune delle creazioni più originali e innovative della storia della moda.” Fulcro dell’ iter espositivo è un novero di abiti e accessori papali provenienti direttamente dal Vaticano, significativi emblemi di un’ influenza incessante che non ha mai mancato di coinvolgere l’arte: basti pensare a quella bizantina, con i suoi mosaici e i suoi ori.
Fragment of a Floor Mosaic with a Personification of Ktisis, Byzantine, 500-550, with modern restoration, marble and glass; The Metropolitan Museum of Art, Harris Brisbane DickFund and Fletcher Fund, 1998; Purchase, Lila Acheson Wallace Gift, Dodge Fund, and Rogers Fund, 1999 (1998.69; 1999.99) Image © Metropolitan Museum of Art
Ensemble, Domenico Dolce and Stefano Gabbana for Dolce & Gabbana, autumn/winter 2013–14; Courtesy of Dolce & Gabbana. Image courtesy of The Metropolitan Museum of Art, Digital Composite Scan by Katerina Jebb
Non è un caso che siano anche gli straordinari spazi delle Gallerie Mary e Michael Jaharis per l’ Arte Bizantina, le Gallerie Medievali, l’ ala Robert Lehman, l’ Anna Wintour Costume Center e i Met Cloisters ad ospitare le meraviglie in mostra. Sul loro prezioso sfondo risaltano – e “dialogano” – 40 capolavori ecclesiastici della Cappella Sistina che spaziano dal XVIII agli inizi del XXI secolo e abbracciano oltre 15 papati. La maggior parte di questi paramenti e accessori papali (tra i quali un cospicuo numero di diademi e anelli) non è mai stata esposta fuori dal Vaticano prima d’ora. La moda di ispirazione sacra trionfa in più di 150 ensemble riguardanti prevalentemente il womenwear e datati a partire dal XX secolo ad oggi: a firmarli sono nomi del calibro di (per citarne solo alcuni) Azzedine Alaia, Cristobal Balenciaga, Marc Bohan per Dior, Roberto Capucci, Chanel, Dolce & Gabbana, Elsa Schiaparelli, John Galliano (sia per Dior che per il proprio brand), Christian Lacroix, le Sorelle Fontana, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli per Valentino, Thierry Mugler, Gareth Pugh, Yves Saint Laurent, Viktor & Rolf, Donatella e Gianni Versace per Versace. In tutte le loro creazioni risalta una connessione profonda con le testimonianze che il Cristianesimo, nei secoli, ha prodotto. Da questo nesso si è andato forgiando un immaginario cattolico che è oggetto di una rielaborazione creativa costante: sacro e profano si uniscono per dar vita a un nuovo “divino” che fonde spiritualità e ricerca stilistica. A completamento della mostra è previsto un programma di eventi, conferenze e approfondimenti consultabile nel sito ufficiale del Met, mentre chi fosse interessato al catalogo potrà contare su un set in due volumi di 336 pagine complessive e 330 immagini: la pubblicazione è firmata da Andrew Bolton e include testi di studiosi illustri tra i quali figura anche il Cardinale Gianfranco Ravasi.
Per saperne di più: www.metmuseum.org/HeavenlyBodies
Processional Cross, Byzantine, ca. 1000-1050, silver, silver-gilt; The Metropolitan Museum of Art, Rogers Fund, 1993 (1993.163). Image ©The Metropolitan Museum of Art
Evening Dress, Gianni Versace, autumn/winter 1997–98; The Metropolitan Museum of Art, Gift of Donatella Versace, 1999 (1999.137.1).Image courtesy of The Metropolitan Museum of Art, Digital Composite Scan by Katerina Jebb
Statuary Vestment for the Virgin of El Rocío, Yves Saint Laurent, ca. 1985; Courtesy of Chapelle Notre-Dame de Compassion, Paris. Image courtesy of The Metropolitan Museum of Art, Digital Composite Scan by Katerina Jebb
Ensemble, Viktor Horsting and Rolf Snoeren for Viktor & Rolf, autumn/winter 1999-2000 haute couture; Courtesy of Groninger Museum. Image courtesy of The Metropolitan Museum of Art, Digital Composite Scan by Katerina Jebb
Evening Dress, Maria Grazia Chiuri and Pierpaolo Piccioli for Valentino, spring/summer 2014 haute couture; Courtesy of Valentino S.p.A.Image courtesy of The Metropolitan Museum of Art, Digital Composite Scan by Katerina Jebb
Photo courtesy of The Metropolitan Museum of Art
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