Mocha Mousse, Colore dell’Anno Pantone per il 2025: il lusso della semplicità

 

Pantone ha fatto la sua scelta: il colore del 2025 sarà Mocha Mousse (il cui nome completo è Pantone 17-1230 Mocha Mousse), una nuance di marrone caldo che ha già raccolto consensi unanimi. Come ogni Colore dell’Anno eletto da Pantone, Mocha Mousse intercetta lo spirito del tempo, il mood e le atmosfere che respireremo nei dodici mesi a venire. Ispirata a delizie quali il cioccolato e il caffè, due piccoli piaceri quotidiani,  questa tonalità si associa a un’idea di armonia, comfort e semplicità; fa riferimento alla serenità, al benessere interiore, alla condivisione delle gioie e dei momenti da assaporare nel “qui e ora”. Mocha Mousse è una cromia avvolgente, raffinata senza essere vistosa nè sgargiante. La sua ricchezza risiede nella genuinità, in quel colore “autentico” così presente nella vita di tutti i giorni, oltre che nella natura. Basti pensare alle foglie morte, alle sfumature della terra nuda…Ritornando alle radici, nella contemplazione di ciò che ci circonda, ritroviamo noi stessi, ci riconnettiamo con la nostra essenza più pura. Stabilire una sintonia con il proprio io interiore è stabilire una sintonia con il mondo all’insegna delle vibrazioni armoniche che attraversano l’universo: in questo senso, Mocha Mousse si configura come un colore estremamente lussuoso che trae linfa dalla sua apparente umiltà.

 

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Prolungare il Natale con le candele profumate: ecco le fragranze ideali

 

“L’Epifania tutte le feste le porta via”. Ma il Natale è davvero terminato? Dipende. In quanto a ricorrenza, certamente non ne riparleremo fino al prossimo Dicembre. In quanto a stato d’animo, invece, possiamo fare molto per prolungare il mood e le atmosfere della data più magica dell’anno. Ad esempio, smontare l’albero e il presepe il giorno della Candelora: rileggi questo articolo dove ti spiego il perchè. Oppure, utilizzare candele profumate affinchè in casa aleggi sempre un incantevole aroma invernale. Le candele, oltre alla loro fragranza, possiedono molte altre risorse. Innanzitutto ricreano una piacevole ambientazione hygge, intima e confortevole; la loro fiamma genera una luce soffusa, accogliente, che rilassa e incentiva il gusto di stare in casa. L’estetica delle candele profumate, inoltre, è ogni giorno più invitante: sono dei veri e propri oggetti da collezione, tant’è che a Natale rientrano tra i regali gettonatissimi. L’aroma che emanano è talmente avvolgente e ipnotico da renderle parte integrante della nostra quotidianità casalinga. In più, grazie all’ottima qualità (ormai qualsiasi Maison di prestigio produce le proprie candele), la loro fragranza ci accompagna per lunghi periodi. Parlando di qualità, una certa accortezza nel valutare il materiale di cui sono composte si rivela essenziale. Ecco il motivo: esistono candele a base di cera naturale, quindi di api o vegetale, ma anche candele a base di paraffina, una miscela ricavata dal petrolio. Le prime sono “innocue” ed eco-sostenibili, sprigionano fragranze gradevoli all’olfatto; le seconde, bruciando, possono impregnare l’aria di sostanze estremamente dannose per la salute: tra queste troviamo la formaldeide, lo zolfo, il benzene e via dicendo. Il rischio minimo a cui si va incontro è quello di un’irritazione alle vie respiratorie, alla pelle oppure agli occhi. In conclusione, è molto meglio spendere un po’ di più per acquistare una candela, e controllare quali sono i suoi componenti, piuttosto che optare per soluzioni economiche ma poco salutari.

 

 

Le fragranze dell’Inverno

Su quali aromi ci dovremmo orientare, dunque, per far rivivere il Natale tutto l’Inverno? Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Con le festività di fine anno si sono imposte fragranze a dir poco sorprendenti, che riproducono il profumo dei più amati dolci natalizi: esistono candele al pan di zenzero, ai biscotti alle mandorle, al panettone, ai marshmallows, ai dolcetti di Babbo Natale…Emanano l’aroma delle golosità appena sfornate e sono l’ideale per evocare un potente senso di intimità festiva. Potremmo definirle delle candele gourmand, che nel Natale 2024 hanno dato vita a un vero e proprio boom. In alternativa punteremo sulla vaniglia, una fragranza dolce e senza tempo; sulla cannella, la spezia per eccellenza delle vacanze natalizie; oppure, sugli agrumi: arancia, bergamotto e mandarino donano brio all’Inverno. L’incenso è un classico, vanta un aroma “mistico” e molto intenso. La mirra, preziosa resina associata ai regali che i Magi portarono a Gesù, sfoggia una profumazione ricca e persistente; dicono che attiri la gioia e le vibrazioni positive. Il profumo di abete può senz’altro contribuire a rievocare l’odore tipico dell’albero di Natale, mentre la lavanda favorisce il relax.

 

 

Ogni brand, comunque, propone le proprie speciali fragranze all’insegna del “winter wonderland”. La magia dell’Inverno viene rappresentata, ad esempio, da candele all’aroma del bosco invernale, in cui trionfano sfumature speziate mixate ai legni e a vetiver. O ancora, da profumi che rimandano alla natura ricoperta di neve: conquistano grazie a un tripudio di aghi e resina di pino, muschio ed erba umida, un inno olfattivo a una passeggiata lungo un sentiero innevato.

 

 

A proposito di neve: sapevate che esistono fragranze che replicano l’incantevole candore della neve appena scesa? La vaniglia, di solito, regna sovrana, affiancata dal sandalo e da un’erba annua. Descrivere la molteplicità degli aromi disponibili in questo periodo dell’anno è quasi impossibile. Mi vengono in mente l’anice, l’arancia amara…ma anche il caffè mescolato al cardamomo e alla panna montata, per far rivivere tutto il piacere di una prima colazione invernale. Infine, il profumo della cioccolata calda: la bevanda tipica dei mesi freddi, una coccola che avvolge cuore e spirito contemporaneamente.

 

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L’Hygge: una filosofia di vita che viene dalla Danimarca

 

“Hygge”: un termine che racchiude tutta una filosofia di vita. Lo conoscete? E’ un sostantivo danese (la cui pronuncia è esattamente “ugga”) che in italiano potrebbe essere tradotto con “intimità”, “accoglienza”, “calore”, “comfort”. Tirare in ballo le parole, tuttavia, non rende l’idea: dire “hygge” è definire un concetto, un’atmosfera. Diverse lingue germaniche includono un vocabolo molto simile; per i tedeschi è Gemütlichkeit, per gli svedesi Mys, per gli olandesi Gezelligheid. In Norvegia, anticamente, “Hygge” aveva lo stesso significato che ha tuttora. Quando questo termine apparve in Danimarca all’inizio dell’Ottocento, conquistò subito i danesi, che lo adottarono senza se e senza ma. L’Hygge è direttamente associato alla vita quotidiana, ai piccoli piaceri che l’esistenza offre giorno dopo giorno. La casa, accogliente e confortevole,  è il suo regno. Attività molto Hygge sono, ad esempio, trascorrere dei magici momenti con gli amici, con gli affetti più cari; sorseggiare un buon gløgg  (il vin brulé scandinavo), un caffé, una cioccolata calda, davanti al focolare; preparare dolci, biscotti, piatti tradizionali; godersi il tepore familiare in tutto relax; combinare la perlacea luce nordica con il bagliore soffuso delle candele. Ne esistono molte altre ancora, naturalmente, che potrebbero essere riassunte in una frase: “cercare la gioia nelle piccole cose”. D’altronde, non è un caso che la Danimarca abbia occupato per oltre 40 anni il primo posto nella classifica dei paesi più felici del mondo.

 

 

L’ HYGGE IN PILLOLE

La casa

E’ un rifugio, un’oasi accogliente in cui assaporare momenti di pura felicità. I colori delle pareti sono chiari, luminosi, per riflettere il più possibile la luce del giorno. L’arredamento è composto da un mobilio in materiali rigorosamente naturali, come ad esempio il legno. L’oggettistica e le decorazioni ricoprono un ruolo chiave, poichè personalizzano l’ambiente rendendolo ancora più ospitale. Divani e cuscini, emblemi di comodità, abbondano. Le stanze principali sono la camera, all’insegna del massimo relax, ma soprattutto la cucina: è il luogo dove si prepara il cibo e in cui ci si riunisce la sera, condividendo pasti, chiacchiere e piacevoli racconti. L’illuminazione della casa è molto importante; le lampade vengono preferite ai lampadari giacchè diffondono una luce più intima; il camino (imprescindibile) e le candele a profusione rappresentano i must dello stile Hygge. Le candele, in particolare, vengono utilizzate ampiamente da tutti i danesi. Osservare il baluginio della loro fiamma è come compiere una meditazione che induce un profondo rilassamento.

 

 

Il cibo

E’ alla base della convivialità Hygge. Cucinare insieme agli amici e ai familiari è condividere momenti di totale intimità. Vengono privilegiati piatti tipicamente danesi come le polpette in salsa al curry, lo Snobrød (un pane il cui impasto viene avvolto attorno ad un bastone e cotto sul fuoco), e lo Skipperlabskovs, petto di manzo condito con patate, pepe nero, cipolle e foglie di alloro. Tra i dolci Hygge rientra il rote Grütze, realizzato con gelatina alla frutta e fecola di patate, e il Gammeldags æblekage, un dolce a tre strati a base di mele. Sul podio delle bevande troviamo il gløgg, seguito dalla cioccolata calda, dal caffè e dallo sciroppo di sambuco.

 

 

La convivialità

Trascorrere del tempo di qualità con gli amici è un altro cardine dell’ Hygge. Le parole d’ordine, ancora una volta, sono “convivialità”, “condivisione”, “armonia”. Il piacere di stare insieme prevale su tutto; l’atmosfera è rilassata, ognuno deve sentirsi a proprio agio. Lo spirito di gruppo predomina sull’ego dei singoli componenti: essere sè stessi è un imperativo, corroborato dall’amenità dei racconti e dei ricordi evocati. Ritrovarsi è un rituale che coincide con una pausa rigenerante, assaporando del buon cibo e staccando completamente la spina dal mondo virtuale. Fondamentale è cogliere l’attimo, la gioia del qui e ora.

 

 

Il Natale

Le feste natalizie, in Danimarca, rappresentano il periodo Hygge per eccellenza: il buio dell’Inverno viene contrastato da miriadi di candele, ma anche per strada e nei luoghi tipicamente turistici sfavilla un tripudio di luci. Basti pensare ai Giardini Tivoli di Copenaghen, classe 1843, il parco di divertimenti più antico al mondo. Durante l’Avvento, attività Hygge come lo stare insieme, il condividere i pasti e il preparare piatti tipici si susseguono a spron battuto. Anche addobbare la casa è molto Hygge. Le decorazioni sono realizzate a mano, il presepe trionfa accanto all’albero di Natale e gli ornamenti più elaborati vengono tramandati alle nuove generazioni. Elfi in miniatura proliferano sui portoni delle case o alle finestre; in cima all’abete troneggia una stella d’oro o argento, mentre i suoi rami sono impreziositi da noci, biscotti, piccole bandiere danesi e meravigliosi oggetti. Le candele, un basic dello stile Hygge, abbondano anche sull’albero e nelle composizioni che abbelliscono la tavola del Natale. Una nota tradizione danese, inoltre, prevede l’accensione di una candela dell’ Avvento tutti i giorni nel periodo compreso tra l’ 1 e il 31 Dicembre (clicca qui se vuoi saperne di più sul Natale a Copenaghen).

 

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Gennaio, il look del mese

 

E’un abito, un maxi maglione o un capospalla? Tutte e tre le cose messe insieme. Ho scelto questo eclettico capo in knitwear di Antonio Marras per rappresentare il mese di Gennaio: il suo candore rimanda a quello della neve, la calda lana di cui è composto lo rende un must dell’Inverno. La lunghezza non arriva a sfiorare il ginocchio, le maniche sono lavorate a trecce; sull’orlo e sulle spalle lo adorna un tripudio di piume effetto fake fur. Gli accessori che lo completano sono un paio di calze a rete e delle platform interamente ricoperte di piume, il tutto in total white a parte la suola nera delle scarpe. Il look appare raffinato e confortevole al tempo stesso: i volumi ampi si combinano alla perfezione con l’agevolezza della lunghezza mini, mentre le piume, presenti in abbondanza, evocano l’elegante immagine di un cigno d’Inverno. L’importanza che assume il make up è fondamentale. Per imporsi sul biancore imperante, dona il massimo risalto allo sguardo sottolineandolo con dosi massicce di matita e ombretto. Il bianco, come ho già scritto nella parade dei colori del Natale (rileggi qui l’articolo), in questo periodo dell’anno assume una valenza importante: è il colore del nuovo inizio, una pagina da riempire con un nuovo capitolo della nostra vita. Non esiste nessun’altra tonalità, inoltre, in grado di tramutarci in un’eterea e affascinante Regina delle Nevi.