Sulle tracce del Principe Maurice – “Il tempo di Casanova” e la Callas del futuro

(Photo courtesy of Maurizio Agosti)

Il Carnevale di Venezia ha aperto ufficialmente i battenti, e lo ha fatto il 14 Febbraio, in concomitanza con la festa di San Valentino: lo sfarzoso evento di inaugurazione tenutosi in Piazza San Marco, “Cuore a cuore”, ha voluto omaggiare l’amore incarnandolo nel grande seduttore a cui è dedicata l’edizione 2025 della kermesse, Giacomo Casanova, nato nella Serenissima 300 anni orsono. “Il tempo di Casanova” sarà un Carnevale assolutamente speciale, ricco di spettacoli e iniziative che celebreranno l’affascinante avventuriero. E ad impersonarlo non poteva essere che il Principe Maurice, ormai da anni suo sommo interprete sia nella perla lagunare che in numerose “trasferte” in Italia e all’estero. La serata d’apertura del Carnevale, “Cuore a cuore”, naturalmente lo ha visto brillare sul palco. Il suo Casanova, sofisticato e carismatico, ha ammaliato il folto pubblico che affollava Piazza San Marco. Ed è solo l’inizio: nei panni del poliedrico libertino, il Principe si prepara ad esibirsi in una lunga lista di eventi carnascialeschi. Volevo saperne di più, e ho deciso di farmi raccontare tutto da Maurice in persona nell’intervista che posto qui di seguito. Che non è, badate bene, esclusivamente incentrata sul Carnevale…Vi invito a leggerla fino in fondo!

 

Credits: Andrea Rizzo

Non ci sentiamo, auguri di Natale a parte, dall’estate scorsa: un periodo lunghissimo, considerando che la tua vita viaggia alla velocità della luce! Ripercorriamo insieme questi ultimi mesi. Intanto, il 15 Novembre è stato il tuo compleanno, e so che l’hai festeggiato in modo a dir poco spettacolare…

In realtà, essendo un “+1”, è stato meno eclatante di quello dell’anno scorso, però ugualmente bello ed emozionante. L’ho vissuto con il mio pubblico, ma anche in famiglia: ultimamente sento il bisogno di rendere la mia vita più intima, anche se poi tutto ciò che faccio diventa spettacolo immancabilmente. Ho festeggiato la mezzanotte del mio compleanno al Plastic di Milano per assistere alla presentazione del nuovo brano del mio stilosissimo amico Thomas Costantin; il giorno dopo l’ho trascorso a casa di mia sorella, per la quale ho un attaccamento quasi morboso dato che è l’ultimo membro della mia famiglia: abbiamo preparato una torta in casa con i miei nipoti e pronipoti. La sera del 15 Novembre mi sono spostato in un locale di Mantova, il Mascara, che proprio quel giorno spegneva 28 candeline! Sabato 16, infine, si è tenuta questa straordinaria, meravigliosa, incredibile festa all’Area City di Mestre, “Satanika”, che è uno dei primi format a cui ho partecipato. Con me c’erano Dj Ralph, Massimino, Ricci Jr. e Nicola Parente, patron dell’Area City quando ero agli inizi della mia carriera. È stato bellissimo, uno spettacolo eccezionale! Il pubblico era composto dallo zoccolo duro dei miei aficionados, un gruppo di cari amici è arrivato apposta da Venezia per festeggiarmi. Però l’attenzione l’ho rivolta più al prodotto artistico che alla mia persona, forse perché non voglio sentirmi più vecchio di quello che sono già…(ride, ndr.). L’età è uno stato d’animo e l’anagrafe non mi tange più di tanto.

 

Maurice con Thomas Costantin al Plastic di Milano, dove ha festeggiato una “tranche”del suo compleanno

La festa “Satanika” all’Area City di Mestre

Quali sono gli eventi di cui vuoi parlarci, tra quelli che ti hanno visto protagonista nel tuo periodo di latitanza da MyVALIUM?

Senz’altro l’evento in cui è stata svelata in anteprima mondiale la nuova Vanquish della Aston Martin (il brand preferito da James Bond): si è tenuto durante l’81esima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia ed era affollato di star. La serata è stata organizzata dalla mia cara amica londinese Meredith O’Shaughnessy, responsabile degli eventi dell’Aston Martin a livello internazionale, insieme alla potente agenzia di Bianca di Savoia Arrivabene; inutile dire che eravamo veramente al top. L’incontro più emozionante, per quanto mi riguarda, è stato quello con Michael Douglas, perché ha una villa a Palma di Maiorca e c’eravamo già incrociati da qualche parte. Pur non conoscendoci così bene, il nostro legame con la più grande isola delle Baleari ha fatto sì che quella sera facessimo comunella! Le star del cinema erano presenti proprio tutte, è stata una festa pazzesca. All’evento ho contribuito come consulente, ma la serata me la sono goduta da ospite! C’erano degli allestimenti pazzeschi, il ricevimento era eccellente…È stata un’esperienza stupenda, veramente emozionante. Ma la cosa più bella è che mi sono sentito a casa, una gran soddisfazione dato il calibro degli invitati. Alla fine di Settembre, invece, abbiamo celebrato il decimo anniversario del  “Grand Bal des Princes et des Princesses” all’Hotel de Paris di Montecarlo. Anche in quell’occasione ero Maestro di Cerimonie. L’evento, patrocinato dal Principe Alberto II di Monaco, è stato meraviglioso, molto elegante…ricco di abiti, costumi e ospiti eccezionali. L’asta di beneficenza per la Fondazione Princesse Grace è andata benissimo. Passando al mese di Ottobre, arriviamo direttamente alla notte di Halloween: al Memorabilia  che si è tenuto al Cocoricò, mi sono esibito sotto la Piramide insieme a Talla 2XLC, Cirillo, Saccoman e Ricci Jr. E’ stato bello, bello come sempre. Quello del Memorabilia è un format che ho nel cuore: è la testimonianza che abbiamo fatto, sì, la storia, ma siamo sempre un work in progress. Con noi ogni volta c’è l’emozione della sorpresa, non ci ripetiamo mai…è un po’ la mia filosofia. E’ intrigante inventare sempre nuove cose per stupire il pubblico, che è il pubblico più bello che si possa desiderare perché dimostra un’empatia, una passione che ti riportano indietro nel tempo.

 

Nella foto sopra e nei due scatti qui sotto, il Principe al Memorabilia di Halloween che si è tenuto al Cocoricò

 

Qualche giorno prima della “notte delle streghe” sono volato in Germania, precisamente a Mannheim, per il 60esimo compleanno di Sven Väth: lo ha festeggiato il 25 e 26 Ottobre al Time Warp, uno dei festival itineranti di musica techno più importanti del mondo. Al compleanno di Sven ho fatto da presentatore ed entertainer; nella sala grande c’erano oltre 15.000 persone e un parterre di dj pazzeschi! La festa era ispirata al film “Barbarella” di Roger Vadim: io, che indossavo un outfit originale di Paco Rabanne (costumista del film ndr.), ho fatto anche la mia bella figura “fashion”. La techno berlinese è diventata Patrimonio Immateriale dell’Unesco un anno fa e ho voluto celebrare anche questo splendido traguardo!

 

Con Sven Väth (a sinistra nella foto). Il leggendario dj e producer tedesco ha festeggiato il suo 60esimo compleanno al Time Warp Festival di Mannheim, in Germania

Il Principe in puro stile Space Age nell’oufit griffato Paco Rabanne

Poi, a Novembre, la Contessa Pinina Garavaglia mi ha invitato al suo ricevimento a tema “Pink”. Ho ripristinato il mio storico completo di Valentino e mi sono divertito moltissimo, ho ritrovato vecchi amici e ne ho conosciuti di nuovi. Pinina è una padrona di casa straordinaria, brillante e ironica. Ha la capacità di amalgamare persone di ogni genere, di farle empatizzare e comunicare. Le differenze non emergono sotto nessun punto di vista: si è accomunati da un tema, da un gioco e dalla voglia di far festa.  Essere ricevuti in maniera elegante, ma anche leggiadra e leggera, è il segreto per far star bene tutti. E Pinina in questo è maestra.

 

Momenti magici al Pink Party della Contessa Pinina Garavaglia

 

Raccontaci del tuo grande progetto su Maria Callas, a cui ci hai già accennato. Hai qualche aggiornamento da darci?

“EONIA Callas”, questo il nome del progetto, sta andando avanti…Alla famiglia della divina, che attraverso il ”Maria Callas Estate” gestisce e tutela il suo patrimonio personale e artistico, è piaciuto molto: lo trova assolutamente rispettoso nei confronti della voce inconfondibile, che è addirittura stata estrapolata per cantare a cappella con un accompagnamento orchestrale. Con la tecnologia, oggi, si riesce a fare anche questo. Si tratta proprio della sua voce, vibrante…resa accessibile dal lavoro di squadra tra me, Andy dei Bluvertigo e Eugene Valente. Ho fatto fatica ad individuare chi potesse lavorare insieme a me, a modo mio, con i miei tempi un po’ bizzarri. Poi ho avuto l’intuizione di Andy (Andrea Fumagalli), che è un’anima sensibile, un musicista, un polistrumentista e anche un pittore straordinario, e grazie a lui ho conosciuto il compositore, produttore e cantante Eugene Valente, che collabora per colonne sonore a livello internazionale e lavora con la musica elettronica in modo eccellente. Grazie alla demo preparata insieme e da me portata ad Atene per essere esaminata, il direttivo dell’Estate ha deciso di proseguire con questo progetto. Mi sento onorato ma soprattutto emozionato! L’idea di fondo è quella di portare la voce di Maria alle nuove generazioni; opereremo una selezione delle arie più famose da lei interpretate e le proporremo in modo che possano essere ballate al ritmo della techno (o trance, progressive e via dicendo) nei club e nei festival dedicati a questo tipo di musica. Posso dire che “EONIA Callas” è senz’altro uno dei progetti più importanti della mia vita. Sono sempre stato un grande amante di Maria Callas, e lo porto avanti con tanto di quell’amore che la forza la trovo lì! Maria è la Divina assoluta, mi emoziono ogni volta che ascolto la sua voce…Riuscire a diffondere le vibrazioni di una voce così, umana e sovrumana al tempo stesso, tra i giovani, mi fa compiere il mio dovere su questa terra, la mia missione. Sono felicissimo!

 

Il Principe e il suo amore sempiterno per Maria Callas, la Divina

Insieme a Andy (Andrea Fumagalli) dei Bluvertigo, con cui Maurice porta avanti il progetto “EONIA Callas”

Arriviamo all’anno nuovo e soprattutto al clou di quest’intervista: il Carnevale di Venezia, di cui ci parlerai più approfonditamente in seguito…

All’inizio del 2025, la nostra Associazione Internazionale per il Carnevale di Venezia è volata in Colombia: terminato l’afflato per la Cina, terminato per modo di dire dal momento che la Cina è legata a doppio filo alla vita di Marco Polo, c’è stato un nuovo scambio con Barranquilla, dove il Carnevale è addirittura Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questa missione, realizzata dall’Associazione Internazionale per il Carnevale di Venezia in collaborazione con l’UniNorte nel contesto di “Catedra Europa”, l’Istituto Italiano di Cultura di Bogotà e l’Ambasciata Italiana, è stata come sempre molto interessante. Il Carnevale di Venezia, invece, quest’anno avrà come titolo “Il tempo di Casanova” e celebrerà i 300 anni del grande seduttore. Non è un caso che inizi il 14 Febbraio. San Valentino è la Festa degli Innamorati e Casanova (interpretato dal sottoscritto) farà da anfitrione in Piazza San Marco e con un grande gala darà lezioni ai giovani: lezioni di bacio e di tante altre cose che pare abbiano un po’ dimenticato! Tra gli eventi da me diretti per l’Associazione Internazionale per il Carnevale di Venezia ce n’è uno (inserito nel programma ufficiale culturale del Carnevale) che racconta della passione per la musica di Giacomo che fu violinista in gioventù e coautore del libretto del “Don Giovanni” di W. A. Mozart su liriche di Lorenzo da Ponte: “Là ci darei la mano…. Casanova versus Don Giovanni” presso e in collaborazione con il Conservatorio Musicale “B. Marcello” di Venezia con protagonisti musicali gli allievi dei corsi avanzati e due cantanti straordinari: il soprano Violeta Botezatu e il baritono Raffaello Bellavista che con me eseguiranno arie dalla celeberrima opera. Post Scriptum: la sede del conservatorio di Venezia è in uno dei più bei palazzi della città.

 

 

Giacomo Casanova, oggi, avrebbe 300 anni. Come lo vedresti proiettato nel nostro tempo?

Giacomo Casanova è stato un testimone importante del suo tempo e la poliedricità del suo carattere lo ha reso un protagonista dell’Illuminismo. Senz’altro un avventuriero e libertino ma soprattutto un intellettuale di primo livello che ha potuto “giocare” con la sua vita perché curioso, intelligente, coraggioso e vivace: qualità necessarie in ogni tempo per evolvere la società.

 

Con Marco Maccarini, co-conduttore dell’evento “Cuore a cuore” che ha inaugurato il Carnevale di Venezia 2025

Il palco di Piazza San Marco, pronto per l’inaugurazione de “Il tempo di Casanova”

All photos courtesy of Maurizio Agosti

 

Speciale “Sulle Tracce del Principe Maurice”: gli Auguri di Natale del Principe e qualche riflessione sul suo “giubileo di diamante”

 

E’ uno degli appuntamenti natalizi più attesi: gli auguri che il Principe Maurice porge ai lettori di VALIUM sono ormai un’istituzione. E il Principe è arrivato puntuale anche quest’anno, sulla scia di un’atmosfera festaiola che lo circonda già dal 15 Novembre scorso. In quella data, infatti, Maurice ha compiuto 60 anni e ha celebrato il suo “giubileo di diamante” con un doppio, spettacolare evento: il primo si è tenuto al leggendario Plastic di Milano, il secondo all’ Odissea Fun City di Spresiano Veneto, dove praticamente è di casa. E’ quasi superfluo dire che la nostra conversazione, stavolta, non poteva che iniziare con un focus sul suo compleanno…

Come ci si sente quando l’età avanza e, come te, si rimane giovani dentro e fuori?

Beh, la dicotomia si esaspera sempre di più ma ancora ci sto dentro! (ride, ndr) Certo, sono fortunato a conservarmi in buona forma e frequentando i giovani, che trovo splendidi, curiosi e stimolanti, vivo di una freschezza empatica straordinaria. Sono sempre più convinto che la vecchiaia sia in realtà più legata alla rinuncia a vivere intensamente e quindi a uno stato psicologico più che fisico. Anche se, obiettivamente, qualche fragilità comincia ad affacciarsi…

 

L’albero Natale di Piazza San Marco, a Venezia

Quali sono i tre principali insegnamenti che hai appreso nei tuoi primi 60 anni di vita?

Ho potuto verificare che i miei valori fondamentali di Libertà, Dignità e Amore sono sempre stati presenti e continueranno ad esserlo fino alla fine dei miei giorni, ma potrei aggiungere un altro principio conquistato col tempo: la consapevolezza di essere una persona, un artista che sta lasciando un segno. Senza presunzione ma anche senza falsa modestia.

Quando credi che inizierai a sentirti vecchio?

Temo di avere la sindrome di Peter Pan…(ride, ndr)

Come trascorrerai il giorno di Natale?

La Vigilia la passerò con Flavia a Milano e per il pranzo di Natale mi riunirò con mia sorella Lorella e famiglia…Ma la sera del 25 sarò con la mia grande famiglia del Memorabilia. Dove? Al Matrioska, una discoteca di Deruta!

 

A Natale tutti al Matrioska di Deruta (PG), per passare una serata indimenticabile con il Principe Maurice e il mitico staff del Memorabilia!

In un mondo flagellato dai conflitti armati, dai femminicidi e dalla povertà crescente, quali sono gli auguri di Natale che porgi alla Generation Z?

Siate tenaci, siate giusti, siate sensibili e onesti intellettualmente. Siate capaci di fare la rivoluzione dell’Amore! Che sia un Natale di Pace tra le persone, tra i popoli, tra l’uomo e Madre Natura

 

Natale in ViaSpiga15: Maurice insieme a Sabrina Iencinella Percassi

Natale a Milano: una festa con alcuni amici in ViaSpiga15…

…in giro per la città…

…e da Dolce & Gabbana

Un altro scatto del Natale di Venezia, città adottiva del Principe

 

Photo courtesy of Maurizio Agosti

 

Il voto della futura Regina

 

” Il 21 aprile, nel giorno del ventunesimo compleanno della principessa, il discorso venne mandato in onda fingendo che si tenesse in diretta nella Government House di Città del Capo, di fronte a un pubblico radiofonico di oltre 200 milioni di individui che si erano sintonizzati per ascoltare la futura regina, americani compresi. Elisabetta chiarì fin dalla prima frase che l’esistenza che aveva scelto di consacrare all’espansione del Commonwealth non era una questione che riguardava soltanto i bianchi. “Colgo volentieri l’occasione per rivolgermi a tutti i popoli del Commonwealth e dell’Impero Britannico, dovunque essi vivano, a qualunque razza appartengano e qualsiasi lingua parlino.” Il discorso durò sette minuti e raggiunse il culmine nel passo in cui la principessa dichiarò di dedicare la vita al servizio della Corona e del suo popolo. Era una dichiarazione che ricalcava quasi un voto religioso e aveva commosso Elisabetta quando aveva letto le bozze per la prima volta. “Oggi desidero farvi una promessa. E’ molto semplice. Dichiaro davanti a voi che dedicherò tutta la mia vita, lunga o breve che sia, al vostro servizio e al servizio della grande famiglia imperiale a cui tutti apparteniamo. Ma non avrò la forza di portare a compimento questo impegno a meno che anche voi non vi uniate a me, e oggi vi invito a farlo. Sono certa che il vostro sostegno non verrà mai meno. Che Dio mi aiuti a realizzare questa promessa e benedica tutti quelli che vorranno prendervi parte.” In ogni parte del mondo molti interruppero l’attività quotidiana per ascoltare le parole della principessa, che chiaramente provenivano dal cuore. Il discorso fece venire le lacrime agli occhi al re, alla regina e alla regina Maria (…). Churchill, notoriamente emotivo fino alla punta del suo famoso sigaro, ammise di essersi commosso anche lui.”

 

Andrew Morton, da “The Queen. Elisabetta, 70 anni da regina.”

 

 

Foto di Lee Haywood, CC BY-SA 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0>, via Wikimedia Commons

 

Sulle tracce del Principe Maurice – Un’estate senza confini

Il Principe on stage con Grace Jones al Meltdown Festival

 

Sono trascorsi mesi dal mio ultimo incontro con il Principe Maurice. Il Carnevale di Venezia è ormai un ricordo (anche se in questa intervista lo rievocheremo), l’inverno si è dileguato così come la primavera. L’estate è arrivata ufficialmente due giorni fa, salutata da un Solstizio bollente in quanto a temperature. E il mood che aleggia sul nostro nuovo appuntamento è senza dubbio spensierato, “estivo” appunto; con la conclusione delle restrizioni anti-Covid, il Principe ha ripreso a viaggiare: si suddivide tra Venezia, Milano, Maiorca e Roma, dove persegue progetti legati al ripristino della bellezza urbana. Il lavoro non gli manca, ma per la stagione calda ha un programma basilare: immergersi nella natura, tornare a godere del sole, del mare, approfondire – in linea con gli intenti del Grand Tour iniziato qualche tempo fa – culture e luoghi associati agli albori delle civiltà classiche. L’ isola di Maiorca rappresenterà la base, il quartier generale dei mesi estivi di Maurice. Nel suo “buen retiro” coniugherà vacanze e iniziative artistiche finalizzate a riaccendere la nightlife, la voglia di vivere e di divertirsi dopo un biennio di obbligato stand by. Il desiderio di giocosità si manifesta anche in un quiz che a voi dedichiamo, lettori e fan di VALIUM. Osservate attentamente la foto qui sotto: immortala una location misteriosa ed esoterica. Qualcuno sa dirci cosa rappresenta e dove si trova il posto in questione? Il primo che indovinerà verrà premiato con un invito a uno show del Principe Maurice da definire in base ai luoghi e ai tempi più convenienti per il vincitore. Un’ occasione da non perdere, che dite? Attivatevi subito e scrivete la vostra risposta nello spazio commenti di questo post.

 

La location misteriosa del gioco a premi di questa puntata: cos’è e dove si trova? Scrivetecelo nei commenti!

Ci ritroviamo dopo qualche mese, ma sembrano passati anni: al dramma Covid, oggi attenuato dalla fine delle restrizioni, si è aggiunto il conflitto tra Russia e Ucraina. Ci stiamo avviando verso un’estinzione di massa?

E’ inquietante come neanche di fronte a una tragedia planetaria come quella del Covid l’uomo non abbia imparato a godere in pace dei momenti di salute e di ritorno alla normalità. E’ molto doloroso, molto avvilente. La verità chissà dove sta, perché c’è una controversia enorme riguardo a questo conflitto. A tal proposito io non mi schiero, non mi espongo, posso solo dire che l’umanità è allo sbando sotto tutti i punti di vista. Non ho paura della guerra perché sono fatalista, cerco di vivere ogni istante al meglio e al massimo, però mi spiace per le giovani generazioni…La situazione è davvero allarmante. Al tempo stesso, però, cosa ci possiamo fare? Per questo mi dico: andiamo avanti, cerchiamo di fare del nostro meglio a livello personale e sociale. Non so dove andremo a finire. E’ tutto molto triste, ma al tempo stesso noto che la società è ormai propensa ad accogliere anche i momenti di distrazione. Abbiamo bisogno di un po’ di respiro, dopo aver penato tanto a causa delle restrizioni!

La tua generazione, così come la mia, non ha mai conosciuto la guerra da vicino. Cosa pensi dello spirito bellico atavicamente insito nell’ uomo?

“Historia Magistra vitae”, ci dice Cicerone citato da Papi e Re. La storia dovrebbe essere una maestra di vita, ma credo che siamo degli allievi poco attenti. Avere uno spirito bellico è insito nella natura dell’uomo, ogni tanto lo notiamo anche nella quotidianità, però è frustrante e inquietante al tempo stesso che pare essere sempre la negatività ad avere il sopravvento sulla positività. Ringrazio il Cielo di avere un’indole benevola, cerco di fare del bene e di accoglierlo quando arriva. Il male già lo subiamo a causa del destino, della sorte, non capisco perché dobbiamo andare a provocarlo! Spero che questo conflitto non diventi mondiale e ancor più devastante come si teme. Sono abbastanza scioccato, infatti ascolto raramente il notiziario: mi rifugio sempre più spesso nel mio mondo speciale fatto di creatività, fantasia, estetica…Cerco di non avvilirmi coltivando il bello che ancora mi circonda. Anche il mio lavoro, se vuoi, è un rifugio. La realtà è quella che è e fa paura, ma va anche affrontata, elaborata.

 

Maurice nei panni di…un Principe alla Expo di Dubai

Ti definisci un pacifista?

Assolutamente sì! A livello personale non sono mai arrivato a prender parte ad una rissa, sono riuscito a discutere con persone con cui sembrava impossibile poter interagire. La calma è la virtù dei forti e ho fatto un gran lavoro su me stesso per averla, e anche la pazienza. Durante le giornate “no” magari un po’ ne perdo, mica sono perfetto, e a volte rispondo male…però mi pento immediatamente e cerco di essere coerente con quello che è il mio vero spirito. Io cerco di risolvere ogni situazione con il dialogo.

Nell’ ultima puntata di questa rubrica ci hai anticipato temi ed eventi del Carnevale di Venezia, tornato in presenza dopo una parentesi virtuale. Com’è andata l’edizione 2022 dell’attesissima kermesse lagunare?

Considerando che si è svolto nel periodo in cui la maggior parte delle restrizioni era in vigore, devo dire che è andata molto bene. E’ stato un Carnevale soddisfacente che ha fatto riaffiorare lo spirito originario della kermesse, quello del teatro di strada: in passato il Carnevale cominciava con un decreto del Doge che permetteva di far spettacolo ovunque, anche al di fuori dei teatri. Il teatro di strada, intitolato “Wonder Time”, quest’ anno è stato protagonista con oltre 100 performance e 1100 repliche su tutto il territorio lagunare e di terraferma. In piazza San Marco, invece, c’era un’installazione molto interessante dove i costumi più belli venivano immortalati e postati sul web in tempo reale. C’è da dire che il corteo acqueo d’apertura sul Canal Grande, “Lux Futura”, ha tolto il fiato anche a me che sono piuttosto “sgamato”! Un altro evento che sarebbe bello poter replicare al di fuori del Carnevale per l’incredibile impatto artistico e scenografico è stato “Nebula Solaris”, programmato e andato subito sold out all’Arsenale tra giochi d’acqua, luci e fuoco. Massimo Checchetto, il Direttore Artistico anche di questa edizione, mi ha voluto nel mio ruolo di Maestro di Cerimonie per il Gala ufficiale al Casinò , che si è avvalso delle scenografie e dei meravigliosi costumi di un’eccellenza veneziana come Antonia Sautter. Ritrovarci è stato magico, soprattutto perché il tema del Carnevale (“Remember the Future”) era nelle mie e nelle sue corde. Lo scenario era surreale, immaginifico, con uno sfondo alla Dalì…Io, infatti, interpretavo Salvador Dalì: avrebbe potuto aver organizzato lui quel Gala. Mi sono divertito enormemente! Non è stato semplice dopo tanto tempo di stand by, ma l’esperienza si è rivelata talmente elettrizzante che solo dopo ho avvertito la fatica. Inoltre, dagli studi di Televenezia , io e Linda Pani (protagonista del Volo dell’Angelo 2020) ci siamo esibiti ogni giorno in diretta per un’ora e mezza: ci collegavamo con i ragazzi dell’Università Ca’ Foscari, che avevamo sguinzagliato per la città allo scopo di ammirare le performance live degli artisti di strada. Sono stati loro la vera anima della festa di quest’ anno! E’ stato un bene riproporre il collegamento worldwide, perché ci guardavano dal mondo intero: dagli Stati Uniti al Canada, dall’ Asia all’ Australia, tutti hanno potuto godersi il Carnevale di Venezia.

 

Alcune immagini da “Remember the Future”, il Carnevale di Venezia 2022. Nella foto qui sopra il Principe è con Linda Pani, nel primo scatto impersona Salvador Dalì

A quali progetti ti sei dedicato, dal Carnevale in poi?

Innanzitutto alla riapertura dei locali: finalmente abbiamo potuto riaprire il Cocoricò. Poi, sto andando avanti instancabilmente con il lavoro teatrale incentrato su me stesso e il mio doppio. Sono sicuro che prima di “tirare le cuoia” sarà un progetto che realizzerò! Dopo essermi avvalso dell’aiuto di uno psicanalista, ho scoperto la chiave del rapporto che mi legava al mio fratello gemello e adesso faccio da me. Anche perché è meno inquietante di quello che sembrava a prima vista; riesco ad affrontare l’argomento in maniera serena, giocosa (sebbene abbia dei risvolti dolorosi). Sarà molto interessante da fruire, a livello teatrale. L’ aspetto tecnologico della pièce sta evolvendo a vista d’occhio: il mio “interlocutore” potrebbe sembrare addirittura in carne ed ossa o quantomeno tridimensionale, non così etereo e fantasmatico come prevedevo. Sarà qualcosa di emozionante sia per me che per il pubblico. Tornando alla tua domanda, mi è capitato spesso di essere coinvolto in spettacoli in cui era richiesta la mia presenza come special guest e di lavorare a contatto con vere e proprie eccellenze artistiche. Mi hanno chiamato per una serie di eventi belli, importanti, con un parterre di partecipanti che mi ha onorato. Un esempio? Durante una serata organizzata dalla Fondazione e dall’ Accademia Giacomo Casanova in occasione del compleanno del celebre seduttore, ho incontrato delle persone meravigliose: i responsabili per il Veneto di Retake, un’associazione che sguinzaglia volontari a ripulire luoghi, sistemare aiuole, rimuovere scritte dai muri imbrattati. Mi hanno chiesto di entrare a far parte del comitato nazionale, così sono andato a Roma e ho partecipato alla loro manifestazione per la Giornata Mondiale della Terra. Speriamo di poter aprire presto una sezione veneziana, per ora il fulcro regionale è Padova. Chi visiterà Venezia e vorrà dedicare un giorno della sua vacanza alla pulizia della spiaggia o dei monumenti, con noi potrà farlo. Sarebbe una fantastica iniziativa finalizzata al ripristino della bellezza. Il 30 marzo scorso, invece, sono stato a Dubai per rappresentare il Principato di Monaco alla chiusura dell’Expo. Avevamo il patrocinio di S.A.S. Alberto di Monaco, e in una location pazzesca abbiamo portato le atmosfere dell’Hotel de Paris e del valzer dei Principi e delle Principesse curato da Delia Grace Noble. Anche se l’attenzione era concentrata sulla Fondazione che il Principe Alberto ha istituito per la salvaguardia del Mediterraneo e degli oceani, Monte Carlo viene immancabilmente associato alla sua attività mondana. Io impersonavo un principe d’altri tempi e con lo stesso costume, a Venezia, mi sono presentato al compleanno di Casanova che ho incoronato Principe delle Donne!

 

Alla Expo di Dubai per rappresentare il Principato di Monaco

Il 3 Maggio scorso sarebbe stato il compleanno di Lindsay Kemp. Mi è giunta voce che sei stato coinvolto in un prestigioso evento associato al tuo mentore…

Andy Fumagalli, voce e polistrumentista dei Bluvertigo, mi ha chiesto di partecipare alla presentazione di un libro fotografico patrocinato dalla città di Monza e realizzato da una fotografa molto attiva nel sociale, un libro incentrato sulla lotta alla violenza contro le donne. Il volume è stato svelato al pubblico durante un evento che abbiamo intitolato “Il mal dei fiori”: il mal dei fiori simboleggia la condizione dei fiori ogniqualvolta vengono trascurati, bistrattati, strappati, impedendo che sboccino e che sprigionino la loro bellezza. Dedicando questo incontro ai fiori ci è subito venuto in mente di contattare Daniela Maccari, l’erede della Lindsay Kemp Company, affinchè potesse mettere in scena la famosa coreografia “Flower”. Un fiore che germoglia e poi fiorisce è un tema che trasuda magia, una metafora dell’argomento trattato nella presentazione. Se le donne sono fiori, dobbiamo curarci di loro come fiori vivi perchè possano sbocciare, però dobbiamo accudirle, non “strapparle”. Io ho condotto l’evento e cantato due canzoni, durante una delle quali ho avuto al mio fianco proprio Daniela  e una straordinaria violinista: H.E.R., un’artista transessuale incredibilmente poliedrica. Quindi avevo accanto i miei due mondi: H.E.R., che si esibisce con il violino elettronico, e Daniela che è teatro puro, un alter ego di Lindsay, in un’ emozionante improvvisazione sulle note di “Libertango” – per cui era come se ci fosse anche Grace Jones! In quel momento ho sperimentato un’estasi totale…Sarò sempre grato a Andy e alla sua compagna Lilya, che hanno prodotto questo evento tenutosi il 21 Aprile nel Salone delle Feste della Villa Reale di Monza. La compagnia di Lindsay Kemp si è poi esibita nella coreografia che Lindsay creò per David Bowie, “Starman”: è stato magnifico, un momento molto intenso e di altissimo spessore culturale.

 

Con Andy Fumagalli all’ evento “Il Mal dei Fiori” tenutosi presso la Villa Reale di Monza

Un bellissimo scatto della Villa Reale by night

L’ esibizione di H.E.R.

Insieme a Flavia Cavalcanti, con cui ha appena festeggiato il secondo anno di matrimonio

Con Daniela Maccari, prima ballerina e coreografa della Lindsay Kemp Company, e la violinista H.E.R. (a destra nella foto)

A proposito di Grace Jones: il 10 giugno l’hai raggiunta a Londra in occasione del Meltdown Festival,  di cui per questa attesa edizione è stata Direttore Artistico. L’ evento era inserito nel programma del Giubileo di Platino della Regina Elisabetta? Raccontaci tutto…

Sono i momenti magici che Grace mi consente di condividere con lei e che ribadiscono l’eternità del nostro amore, della nostra stima reciproca. Un evento meraviglioso dove non solo si è presentata in splendida forma, ma accompagnata da un coro e da un ensemble di violini degni di un’orchestra sinfonica. Oltre ad aver proposto un estratto del repertorio che l’ha resa iconica, ha interpretato in anteprima assoluta due brani della sua ultima produzione “afro tecnologica” in uscita il prossimo autunno. Dietro le quinte c’era molta emozione: per Grace era la prima esibizione senza l’assistenza del fratello Chris, una presenza imprescindibile che la seguiva dagli esordi… È stata grande anche nel superare questa perdita e nel mettere tutta l’ anima nella sua performance, da grandissima artista qual’è. Riguardo il Giubileo, in realtà ti devo dire che il Meltdown Festival esiste dal ’93 ed ha una sua storia prestigiosissima. Pensa che prima di Grace è stato diretto, tra gli altri, da David Bowie e dai Massive Attack, che nel 2008 la invitarono  come ospite d’onore preparando il terreno alla sua direzione di quest’anno. Ciò non toglie che in forma privata un omaggio a Sua Maestà Britannica l’abbiamo fatto, con il cuore che batteva forte per la straordinarietà di questa Sovrana quasi sovrumana, ormai…

 

A Londra, davanti al manifesto del Meltdown Festival

Grace Jones sul palco del Festival

Sul versante Cocoricò, invece, cosa puoi dirci e che notizie puoi darci?

Il Cocoricò sta andando alla grande con una programmazione musicale originale e molto diversa da quella a cui ci ha abituati, ma sempre di altissima qualità. Per esempio il 30 Aprile ha ospitato Peggy Gou, una dj che propone una tech house di una raffinatezza incredibile. Io la adoro…Il 9 luglio, invece, ci sarà un nuovo Memorabilia. Avevamo in programma un Memorabilia extra lo scorso Natale (le prenotazioni sono talmente tante che spesso dobbiamo organizzare degli extra date), ma non è stato possibile farlo. Quindi andrà in scena a Luglio e forse ne proporremo uno anche ad Agosto. La mia partecipazione al Cocoricò è legata soprattutto a questo format, che sento molto nelle mie corde. Finalmente, poi, si ricomincia a parlare del museo della discoteca, un tema intrigante nel quale vorrei coinvolgermi in quanto memoria storica della Piramide. E’ un argomento che la proprietà vuole riconsiderare, perché ne vale la pena. Potrei mettere a disposizione del materiale in mio possesso, immortalato di frequente nelle foto d’epoca. Sarà un museo davvero interessante! Invece il 14 Maggio, a Genova, c’è stata una bella serata organizzata da Antonio Velasquez in onore della sua Insomnia ed io ero tra gli ospiti d’onore. Sono un po’ un testimone di quello che fu, anche se recentemente, con Mauro Picotto (uno dei dj e produttori italiani del genere techno più famosi al mondo), ho preso parte a un magnifico evento che non aveva nulla a che fare con la memoria. Si teneva ad Alba, così ho potuto scoprire tutto il Monferrato che ho trovato di una bellezza indicibile! Mi sto nutrendo di bellezza e anche di simpatia, persino da parte di giovani che non mi hanno mai sentito nominare: è una sfida che mi intriga tantissimo e mi sta dando tantissime soddisfazioni. Il mio habitat è ancora quello notturno, anche se desidererei fare più teatro e cimentarmi in espressioni inerenti ad altri aspetti culturali.

 

Il Principe al Cocoricò in una delle sue mise notturne

Altri scatti della leggendaria Grace Jones al Meltdown Festival di Londra

Come procedono i tuoi viaggi sulle orme del “Grand Tour”?    

Durante la mia trasferta ho voluto guardare Roma con occhi diversi, e ho capito che a fare da trait d’union tra la classicità greca e l’imperium romano è stato soprattutto l’Imperatore Adriano. Ho approfondito la sua figura e ho realizzato che è tutto collegato, tutto molto bello, però l’ambizione romana ha un po’ distorto la purezza delle origini! Quindi il mio Grand Tour, dopo aver toccato Atene, è proseguito a Roma. Adesso vorrei visitare Napoli, ci andrò senz’altro questa estate. E non è detto che non faccia anche un giro sulle coste della Dalmazia e dell’Albania. Sapevi che una parte dell’Albania veniva chiamata l’Albania veneziana? Alcuni prodi della laguna, tra cui dei miei antenati, conquistarono una zona costiera, Durazzo, e vorrei capire che impronte ha lasciato Venezia sia in quei posti che in isole come Creta, Cipro, ZanteFoscolo, infatti, era veneziano ed è nato a Zante. A Roma ho guardato ogni angolo della città con l’occhio del Grand Tour, con emozione, come se lo vedessi per la prima volta. E’ stata proprio una questione di vibrazioni. Il vero Grand Tour non era soltanto un rispolverare la storia, bensì sentire le vibrazioni di chi quella storia l’ha fatta. Ho sviluppato un approccio emozionale alla storia e alla cultura che me le fa godere il doppio! E’ l’unico regalo che mi ha fatto la clausura da Covid: pensare, riflettere…poter tornare a muoversi e a incontrare la gente, adesso, vale molto di più.

 

Zante, l’isola greca che VALIUM ha ampiamente descritto nella rubrica “Il luogo”

Con quali eventi ci delizierai questa estate?

Ci saranno serate qua e là, non c’è una stagione ben definita per tanti motivi. Innanzitutto non ci sono certezze assolute, quindi ho ripreso i rapporti con le realtà baleariche e maiorchine: il “Gloss ‘n’ Glitter” di Francesca Faggella, ad esempio, con la quale voglio implementare la proposta di questa new disco che mi piace tantissimo…Di base, però, vorrei sentirmi abbastanza libero. Se dovesse arrivare la proposta della Terrazza Blue Moon al Lido mi piacerebbe esibirmi in eventi specifici, anziché prendere un impegno continuativo. Sono stato presente al Salone Nautico di Venezia, dove ho curato un evento privato prestigioso. La festa più bella a cui ho partecipato anche artisticamente, però, è stata quella del compleanno “congiunto” di Marco Balich, il produttore degli eventi mondiali più grandiosi, e dei suoi quattro meravigliosi figli la cui somma ha dato il titolo “BALICH 134”. Si è svolto all’Isola della Certosa e se ne parlerà….

 

Maurice alla festa di compleanno del produttore Marco Balich

Cosa hai augurato a te stesso il giorno del Solstizio d’Estate?

Voglio immergermi nella bellezza della natura, dalle Alpi alle Piramidi e dal Manzanarre al Reno! L’ estate è il momento in cui si ha la possibilità di godere di luoghi di vacanza più o meno affollati. Vorrei senz’altro trascorrerla partecipando a serate da organizzare o in cui esibirmi, ma anche e soprattutto prendendo il sole, nuotando, ammirando albe e tramonti…Il Grand Tour, oltre a darci l’occasione di esplorare città e culture, dovrebbe focalizzarsi sulle più profonde sensazioni di armonia con questo mondo, che è meraviglioso sempre e comunque. Poi vorrei diventare un attivista di Retake, un movimento apolitico pieno di iniziative: riprendiamoci la responsabilità e la capacità di mantenere la bellezza, di goderla, per poterla tramandare il più intonsa possibile alle generazioni che verranno dopo di noi. Questo impegno è una novità; mi hanno sollecitato i miei nuovi amici e sono davvero convinto che nella vita incontriamo le persone giuste al momento giusto per le cose giuste!

 

Photo courtesty of Maurice Agosti

Quando il design incontra la creatività visionaria: a tu per tu con Valentina Guidi Ottobri

Photo by Matteo Carassale

Festa del Lavoro a parte, il 1° Maggio  coincide per lei con una data speciale: quella del suo compleanno. Classe 1988, fiorentina, Valentina Guidi Ottobri si accinge infatti a spegnere 29 candeline. Questa intervista, oltre a tracciarne un ritratto, vuol essere dunque una dedica ad un giovane e già affermatissimo talento creativo italiano:  travolgente, entusiasta, intuitiva, Valentina è da tre anni la Home buyer di Luisaviaroma, ma il suo ruolo spazia attraverso skills trasversali che mettono in gioco a 360° la sua inventiva.  Negli editoriali che concepisce per il brand, l’ interior design si interseca con la moda e con l’ arte in maniera costante, come ad instaurare un’ inedita dimensione estetica. Suggestioni, reminescenze, una miriade di spunti ispirativi affollano l’ immaginario di questa ventinovenne con un senso dello stile innato e l’ estro nel DNA: figlia di un architetto anticonformista e discendente da una famiglia di collezionisti d’arte, Valentina ha respirato creatività e amore per il bello sin dall’ infanzia. Oggi, con esperienze professionali che approdano al design dal fashion world, mette le sue doti al servizio di progetti innovativi e di un “mecenatismo” che la vede coinvolgere i new talents in iniziative e mostre delle quali è curatrice.  Il “fiuto” non le manca, e insieme all’ empatia rappresenta uno dei suoi principali atout. Non è un caso che, nonostante i traguardi raggiunti, “altezzosità” sia un vocabolo a lei sconosciuto: la fame di conoscenza, lo spirito eclettico, la continua ricerca di stimoli la tengono costantemente connessa all’ universo che la circonda. Un universo che non contempla preconcetti nè barriere di sorta. Prima di dare il via alle domande, non mi resta che concludere con un “Buon Compleanno, Valentina!”

Come è iniziata la tua avventura in LVRHome?

La mia avventura inizia quando il proprietario di Luisaviaroma, Andrea Panconesi, approva il mio progetto dedicato al mondo del design. Il reparto Home di LVR rappresenta una visione “lifestyle” che ci siamo voluti conquistare. Prima che iniziassi il mio progetto, Luisaviaroma vendeva solo moda. Dal punto di vista creativo ho dovuto inventarmi un nuovo story-telling che unisse moda e mondo arredo, fatto, per come lo intendo io, da oggetti iconici. Oggetti che, anche da soli, raccontano una storia. Ne è uscito fuori qualcosa di inconsueto e al tempo stesso molto potente.

Tra queste tre definizioni: “visionaria”, “creativa”, “innovatrice”, qual è quella che più ti si addice?

Con la mia immaginazione sono capace di creare mondi paralleli dove mi piace passeggiare per molte ore del giorno e della notte. Cerco di possedere ogni sogno per far sì che le ispirazioni mi restino stampate nella mente. Le idee sono tutto, mi inebriano con la loro magica atmosfera e mi danno l’energia necessaria per trasformarle in qualcosa di reale che abbia il loro stesso aspetto. Per rispondere alla domanda, visionaria.

Qual è il tuo approccio nei confronti dell’home design? Quali sono gli atout su cui punti e quali gli obiettivi che ti prefiggi?

I punti che caratterizzano il mio progetto sono certamente il rapporto privilegiato con i designers e gli shooting che si distinguono per la loro visione life-style tra moda e design. L’obiettivo più grande adesso sta nel conquistarci il mondo degli architetti e degli interior-designer.

Come nasce, per te, l’ispirazione?

Viviamo in un’era di contaminazioni. Arte, moda e design si contaminano a vicenda attraverso simboli ed espressioni. I miei lavori creativi riflettono la convivenza di percezioni visive derivanti da questi 3 settori. Poi ci sono i film, una delle mie più grandi passioni. I miei registi preferiti sono Woody Allen, per l’ironia con la quale dissacra ogni luogo comune, David Lynch tra  incubi sperimentali e loop ossessivi, Fellini per il suo romanticismo e Herzog con la sua poetica rarefatta.

Il tuo CV include anche un’esperienza a Mumbai, in India, nelle vesti di stylist per Marie Claire. Come hai vissuto quel periodo e cosa ti ha lasciato dentro?

Il periodo in cui vivevo a Mumbai è stato uno dei più estremi e appassionati della mia vita. Abitavo a Juhu e ogni mattina per andare in redazione prendevo un “Tuk-tuk”. Da quel piccolo mezzo così rumoroso e aperto si poteva godere di tutto quello che capitava in strada. Odori, colori, suoni, sbadigli, risate, preghiere, mercanzie, street food, è tutto molto intenso. All’inizio è uno shock vedere bambini storpi che chiedono l’elemosina, corvi che mangiano i cadaveri dei cani, le mucche, le galline, il traffico, lo sporco, la folla, il cibo cucinato per terra. Solo in seguito ti rendi conto che non c’è niente di pericoloso in quel disagio ma che la vita indiana si svolge per la strada. Solo allora inizi ad appassionarti ai dettagli che si stagliano in mezzo al caos: gli occhi neri intensi di donne bellissime , i colori sfavillanti: il verde mela, il fuchsia, il giallo, il rosso, l’arancio, e poi i canti che provengono dai templi, i fiori e i gioielli.  L’India mi ha lasciato tanto, tante emozioni e suggestioni di cui cerco di far tesoro ogni giorno.

Ritratto by Chiara Rigoni

Trend nel design e nel fashion: la “velocità” è un leitmotiv comune?

Il mondo del design è molto più lento rispetto alla moda, vive di un gusto più autentico e canoni estetici più definiti. Ci sono tanti prodotti che una volta comprati durano per sempre.

Da sempre sei impegnata nel sostegno dei talenti. In che direzione sta andando questo tuo percorso?

In Italia abbiamo tanti giovani talentuosi, a cui non viene dato lo spazio che meriterebbero. Non esistono dei veri e propri direttori creativi, come nel mondo della moda, strapagati e in grado di decidere su tutto. Nel design i creativi disegnano prodotti molto diversi tra loro seguendo gli obiettivi delle diverse aziende per cui lavorano e guadagnando, nella maggior parte dei casi, royalties bassissime. E’ da questa carenza che nasce la mia idea di progetto per LVRHome: dare modo ai designer di firmare il proprio catalogo ed uscire con il proprio nome accanto ai brand più celebri come Flos, Kartell, Fornasetti, Vitra. Queste capsule collections sono frutto molto spesso di auto -produzioni o piccole produzioni in collaborazione con vari artigiani che sono loro stessi a trovare. Online si trovano già le collezioni di:

CTRLZAK
Lanzavecchia + Wai
Marcantonio Raimondi Malerba
Matteo Cibic
Maurizio Galante
Vito Nesta
Zanellato e Bortotto

Prossimamente si aggiungeranno anche: Marco Parmeggiani, Federico Pepe, Elena SalmistraroLorenza Bozzoli. Con tutti loro ho dei buonissimi rapporti, li stimo molto e in alcuni casi sono nate delle vere e proprie amicizie. Mi faccio “paladina” dei loro interessi e nel prossimo futuro vedo progetti ancora più grandi fatti in collaborazione con Gallerie e Fondazioni legate all’arte con installazioni a giro per il mondo.

Photo by Matteo Carassale

Il connubio tra arte e design è una costante che si traduce anche nella tua attività di curatrice. Che ci racconti al riguardo?

Il lavoro come curatrice non è troppo lontano da quello che faccio come Creative Director, quando mi chiamano per realizzare una campagna pubblicitaria o per una consulenza. Costruisco un mondo e poi lo descrivo. Quello che più mi appassiona è un concetto espresso in modo totalizzante. E’ la persecuzione di un’ideale estetico e/o culturale che si manifesta con un risultato unico, coerente in ogni dettaglio. A giugno curerò una mostra sulla defezione estetica, il tradimento della forma e la rivalutazione dei contenuti. Si intitolerà DIVINA SPROPORZIONE e tratterà diversi temi: la vecchiaia, la malattia, gli Dei , la mitologia in un parallelismo tra classico e contemporaneo.

Oggi festeggi il tuo 29mo compleanno ed io, oltre a farti un mondo di auguri, ti chiedo: qual è il tuo bilancio? C’ è qualcosa che vorresti aggiungere, variare, eliminare nella tua traiettoria esistenziale (o professionale, a scelta)?

Happy b.day to me! Sono felice di quanto raccolto e imparato fino a qui. C’è ancora tanto da fare e e questa inconscia consapevolezza mi crea molto entusiasmo e voglia di mettermi alla prova.

Photo courtesy of Valentina Guidi Ottobri

Per saperne di più:

www.valentinaguidiottobri.com

www.luisaviaroma.com