Calici di Stelle, l’evento dell’estate che coniuga il vino con il mito, la cultura, la convivialità e l’astronomia

 

Ricordate Cantine Aperte, l’iniziativa organizzata annualmente dal Movimento Turismo del Vino? Su VALIUM  ne ho parlato proprio lo scorso Maggio (rileggi qui l’articolo). Bene: questa straordinaria festa dedicata al vino ritornerà a brevissimo in versione serale/notturna ed estenderà la sua durata ad un intero mese. Calici di Stelle, così si chiama la kermesse, verrà inaugurata il 27 Luglio e si concluderà il 25 Agosto, coinvolgendo le più prestigiose cantine e zone vinicole d’Italia. L’edizione 2024 è a cura del Movimento Turismo del Vino in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città del Vino e sarà incentrata su quattro temi: il primo, Mitologia“Bacco e il vino” e “Astronomia e costellazioni”, celebra il connubio tra mito e cultura e fa della stella Vindemiatrix la sua protagonista. Il nome, in latino, significa “colei che raccoglie l’uva”; inclusa nella costellazione della Vergine, Vindemiatrix è un astro misterioso che diventa invisibile una volta che l’uva è giunta a maturazione. Scienza e agricoltura, il secondo tema, approfondisce i sistemi di allevamento della vite e il processo di produzione del vino in base alle fasi lunari e agli influssi stellari: l’utilizzo di strumenti ottici quali telescopi e canocchiali rappresenterà il valore aggiunto di questo focus. Non va trascurato, inoltre, che il 19 Agosto la Superluna Blu farà la sua apparizione. Il terzo tema ha come titolo Cultura e Tradizioni; l’intento che si propone è quello di alternare gli eventi enologici a iniziative culturali come le mostre, le esibizioni live e i giochi di società adatti a grandi e piccini. Uno su tutti? La caccia al tesoro. Esperienze Sensoriali è il quarto tema ed è un autentico omaggio agli amanti non solo del vino, ma anche della natura: sono previste passeggiate in mezzo al verde, momenti dedicati allo yoga e alla meditazione all’interno dei vigneti, picnic con vini delle cantine locali e prodotti tipici della zona. L’intera edizione sarà all’insegna del legame che unisce il mito, la scienza e la cultura. A fare da sfondo, il cielo stellato e tutto il fascino che anima la notte estiva.

 

 

Con Calici di Stelle, il nuovo Consiglio d’Amministrazione del Movimento Turismo del Vino lancia la sua prima iniziativa: un’ode ai vini italiani, vere e proprie eccellenze del nostro paese, che si prefigge di divulgarne la pregiatezza presso appassionati vecchi e nuovi. Ma c’è un target ben preciso a cui, in particolare, si rivolge la manifestazione; è composto dai turisti, da chi adora la natura e gli spettacoli astronomici. Un interesse, quest’ultimo, che si è diffuso soprattutto in seguito all’apparizione dell’aurora boreale nel Bel Paese due mesi fa: da allora, la passione per il firmamento e le sue meraviglie ha coinvolto una larga fetta di popolazione, e in molti hanno richiesto di poter contemplare le stelle nei vigneti delle aziende vinicole delle nostre regioni. La suggestività dei luoghi e la scarsa presenza di inquinamento luminoso rendono le vigne gli osservatori ideali. Il Movimento Turismo del Vino non poteva che accogliere positivamente la proposta, arricchendola di eventi e appuntamenti che renderanno unica questa straordinaria kermesse: un magico iter che fonde natura, cultura, tradizione, astronomia e convivialità.

 

 

“Quest’anno abbiamo deciso di proporre un ventaglio di proposte perché i wine lover abbiano la possibilità di partecipare a più eventi trovando sempre suggestioni diverse. Questa soluzione permette alle cantine associate ad MTV di sviluppare eventi collettivi o individuali sia nei centri storici che in mezzo alle vigne e di rivolgersi a target diversi“, dichiara la neo Presidente del Movimento Turismo del Vino Violante Gardini Cinelli Colombini nel sito dell’associazione. “E’ il grande evento dell’estate, l’appuntamento clou dell’enoturismo, da Nord a Sud: i nostri comuni sono pronti ad accogliere i tanti turisti e wine lover, animando i centri storici, nel migliore dei modi, incentivando la cultura del vino di qualità, del bere consapevole e delle tante realtà enologiche che possiamo vantare in Italia.”, aggiunge Angelo Radica, Presidente di Città del Vino.

 

 

Preparatevi quindi a dedicare un mese intero alle delizie della bevanda di Bacco, immergendovi in location e attività decisamente mozzafiato: vigneti, borghi, centri storici, aree dall’incredibile rigogliosità naturale e tenute agricole  saranno gli scenari di un’ampia gamma di eventi che soddisferanno un pubblico di ogni età.

 

 

Per aggiornarvi sui programmi delle varie regioni e città, consultate periodicamente i siti del Movimento Turismo del Vino, delle associazioni regionali di MTV e di Città del Vino (cliccando sui nomi verrete reindirizzati ai rispettivi link).

 

Foto via Pexels e Unsplash

 

Da Nialtri, un’ oasi marinara sulle rive dell’ Adriatico

 

Chiudete gli occhi per un istante. Adesso riapriteli: davanti a voi c’è il mare, una distesa azzurra e piatta. Le onde si infrangono sulla riva con cadenza rilassata ma incessante, il cielo viene invaso dal colore rosa-arancio del tramonto. All’ odore di salsedine si mescola un aroma di pesce appena cucinato che la brezza contribuisce a diffondere. Voci e risa  sono un tutt’ uno, si librano nell’ aria effervescenti come le bollicine del calice che avete di fronte. No, non è un sogno: siete Da Nialtri (“da noi” nel dialetto dell’ anconetano), a Marina di Montemarciano, e vi trovate a un metro di distanza dal mare Adriatico. Un ristorante, un wine bar, un bistrot pieds dans l’eau? Buona la prima, ma non solo. Da Nialtri è molto di più: lì, si sperimenta un’ esperienza esistenziale e sensoriale a tutto campo. Quella di Nialtri è come una famiglia. Nel locale, dalla struttura che rievoca una barca o le capanne in legno dei pescatori, l’ estate si vive appieno. Ci si incontra con gli amici, si chiacchiera, si ride e ci si innamora respirando l’inebriante atmosfera di momenti suggestivamente “fronte mare”. Il pranzo, la cena e l’aperitivo diventano una pausa conviviale impregnata di pura magia. Il panorama, senza dubbio, fa la sua parte, così come il décor del ristorante: reti da pesca sul soffitto, fila di conchiglie penzolanti che sembrano campane a vento, pesci ornamentali nelle più svariate forme, ciambelle di salvataggio, ancore, lampade esterne che ricordano le tipiche lampare.

 

 

Dire “esterne” è fuorviante, perchè Da Nialtri è un locale quasi completamente all’ aperto. La zona che potremmo definire interna è una veranda affacciata sul mare, dove la brezza si inoltra indisturbata e il tramonto è uno spettacolo da godere in tutto il suo incanto. Moltissimi tavoli, poi, sono collocati lungo la striscia di spiaggia che separa il ristorante dal bagnasciuga. Ma qual è l’ ispirazione da cui nasce quest’autentico paradiso del litorale? Le storie raccontate dai vecchi pescatori, la cultura marinara, la tradizione della cucina di pesce, il desiderio di coniugare un’atmosfera vivace con i sapori del territorio e con prodotti genuini, di ottima qualità.

 

 

In linea con i suoi riferimenti, l’ eccellenza di Da Nialtri non poteva che essere, appunto, il pesce:  protagonista assoluto è il mosciolo selvatico di Portonovo, un mollusco tipico del mar Adriatico. Si riproduce in modo spontaneo ed è rintracciabile nella zona del Conero, dove vive attaccato alle pendici del monte omonimo o sugli scogli, a partire da quello del Trave fino a quelli delle Due Sorelle. I moscioli, che a differenza dalle cozze non vengono allevati ma pescati direttamente, vantano un sapore unico, sono gustosissimi e ricchi di Omega3 (un elemento nutrizionale dai benefici innumerevoli). Omaggiando la tradizione locale, Da Nialtri si degustano appena pescati, quando ancora sprigionano l’ inconfondibile aroma del mare e delle sue alghe.

 

 

Gli altri piatti – sempre basati sul criterio della stagionalità del pesce – includono prelibatezze dell’ antica cucina dei pescatori: un menu solo all’ apparenza semplice, in realtà saporito e accuratissimo, che si accompagna a vini provenienti dalle migliori cantine delle Marche. Su tutti regna il Verdicchio dei Castelli di Jesi, un vino DOC ideale per gli abbinamenti con la gastronomia marittima. Anche alla qualità dell’ olio (come d’altronde a quella di tutti prodotti) viene dedicata una particolare attenzione. Da Nialtri ha scelto l’ Olio Flaminio Fruttato, corposo, leggermente piccante e dal retrogusto amaro. Quest’ olio aromatico si contraddistingue per il sapore delle olive fresche, raccolte a mano appena inizia la maturazione e molite entro 12 ore dal prelevamento.

 

 

Non so cosa ne pensiate voi, ma per me che sono innamorata del mare e dei tramonti sul suo sconfinato orizzonte, Da Nialtri è una vera e propria oasi che rinfranca lo spirito oltre che i sensi (palato e vista su tutti, naturalmente…).

Lo trovate a Marina di Montemarciano (AN) in via Lungomare 131. Per i contatti, vi rimando al sito web del locale: www.danialtri.it

 

 

 

Diego Diaz Marin e Gladys Tamez per Doubleview: un connubio esplosivo

 

Quando il top photographer Diego Diaz Marin incontra Gladys Tamez, la modista luxury adorata dallo showbiz, l’ impatto non può che essere esplosivo. L’ occasione è la recente Fashion Week parigina, la location una Ville Lumière che Diego Diaz Marin ritrae come non l’ avete mai vista: straripa di cieli azzurri e di colori tropicali, risveglia una gestualità che abbandona il bon ton per diventare giocosa e unconventional. E’ una Parigi i cui scorci-simbolo – Place Vendôme, un bistrot con i tavoli all’ aperto, un panorama di tetti, l’ obelisco di Luxor – fanno da sfondo al tragitto di una donna e alle sue evoluzioni acrobatiche. La protagonista dell’ editoriale che sancisce il connubio Diaz Marin – Gladys Tamez Millinery sfoggia un look impeccabile, suit a quadri e ampi cappotti, ma a fare da fil rouge è un fedora a falda larga – il Saint Marie –  in cromie incredibili: ai toni vibranti dell’ arancio e del blu Klein si alternano un marrone e un beige avvolgenti, dotando il cappello di un alto tasso di glam.

 

 

Diego Diaz Marin va ben oltre la fotografia in movimento di matrice avedoniana, e immortala la donna in pose a dir poco funamboliche. Irriverente e snodata come una circense, la vediamo esibirsi nella posizione del ponte in pieno centro, lanciarsi in una spaccata verticale, prodigarsi in acrobazie persino sulle strisce pedonali. In uno scatto la ritroviamo impettita, con un’ aria di sfida, in un altro  avanza a grandi passi; i momenti di relax, però, non mancano. Seduta di fronte al bistrot, il suo fedora arancio risalta con accenti vibranti sullo sfondo déco. E affacciata ad un balcone, un cesto di mini baguette in mano, sovrasta il panorama di tetti e ricorda una Marie-Antoniette contemporanea mentre pronuncia la frase che le è sempre stata attribuita, ” Se non hanno più pane, che mangino brioches!”: altera, sofisticata e fiera come un’ autentica regina d’ antan.

 

 

 

 

Chi segue VALIUM conosce bene il genio visionario e ironico di Diego Diaz Marin (leggi qui la sua ultima intervista per il blog) , che ogni volta riesce a estasiarci con photo-shoot che ci trascinano nel suo effervescente immaginario visivo. L’ editoriale che ha creato per Doubleview (il visual book che ha fondato a Firenze) immortalando le creazioni di Gladys Tamez è un’ ennesima prova d’autore della sua rutilante creatività.

 

 

Gladys Tamez è designer e direttore creativo di Gladys Tamez Millinery, il luxury brand di cappelli di design e rigorosamente hand made che ha fondato a Los Angeles. Avete presente il fedora rosa che Lady Gaga indossa nel video di “Million Reasons”? Bene: quel cappello è griffato Gladys Tamez. Ma le celeb innamorate delle sue creazioni non si contano. Oltre a Lady Gaga, Julia Roberts, Jane Fonda, Madonna, Beyoncé, Kendall Jenner, Gigi Hadid e molte, moltissime altre star ancora sono delle  habituè del GMT atelier. Il design inconfondibile del brand coniuga le tipiche forme sculturali a un concentrato di influenze artistiche e savoir-faire artigianale. Ogni cappello viene realizzato a mano utilizzando tecniche che inglobano la più squisita expertise di tradizione sia europea, che americana, e avvalendosi di materiali selezionati presso i migliori fornitori di tutto il globo. Know-how e qualità sopraffina sono due must per Gladys Tamez, il cui atelier è l’unica modisteria luxury e con produzione hand made a contare su una rete di distribuzione all’ ingrosso internazionale.  La creazione “su misura” rappresenta l’ eccellenza di GTM: il cliente viene direttamente coinvolto nel processo di realizzazione del cappello, che include l’ideazione di un modello, di un colore, di uno stile e di accessori ad hoc per soddisfare ogni sua esigenza.  Tutte le collezioni di Gladys Tamez vengono presentate a Parigi, in occasione delle Fashion Week del ready-to-wear e dell’ Alta Moda. Per saperne di più:  https://gladystamez.com/

 

 

 

 

 

 

 

CREDITS

Photographed by Diego Diaz Marin

The collab brands

Hats Gladys Tamez Milinery

Clothes Navro