Il luogo: il Mediterraneo e le sue isole

 

Gli antichi romani lo avevano battezzato Mare Nostrum, e ciò la dice lunga sulle civilità millenarie che hanno vissuto sulle sue sponde e sulle sue isole. Il mar Mediterraneo, infatti, lambisce le coste dell’ Europa, dell’Africa del Nord e dell’Asia Occidentale: non è un caso che il suo nome provenga dal latino Mediterraneus, ossia “in mezzo alle terre”. Vanta litorali che si snodano per una lunghezza pari a 46.000 km e una profondità media di 1500 m, mentre la sua superficie misura 2.500.000 km quadrati. Ma oggi siamo qui non tanto per parlare del Mediterraneo, bensì delle sue isole. Perchè sono circa 200 e di rara meraviglia, eterogenee eppure accomunate da paesaggi incredibili e dalle tracce delle antiche culture con cui sono venute a contatto. Le principali caratteristiche delle isole del Mediterraneo sono la natura lussureggiante e il mare di un turchese sbalorditivo, che unitamente alle numerose baie, all’estrema verietà delle coste e ai suggestivi villaggi dei pescatori danno vita a scenari dall’immenso fascino.

 

 

Parlare di tutte le isole del Mediterraneo sarebbe impossibile. Una selezione si rende obbligatoria, ma intanto vediamo quali sono quelle che vantano la maggiore superficie: la Sicilia (25.426 km quadrati) è al primo posto, seguita dalla Sardegna (24.100, 02 km quadrati), da Cipro (9251 km quadrati), dalla Corsica (8681 km quadrati) e da Creta (8336 km quadrati). Per quanto riguarda alcune delle isole imperdibili del Mediterraneo, invece, il nostro itinerario partirà da occidente e si concluderà ad oriente. Iniziamo con l’arcipelago delle Baleari, comunità autonoma della Spagna che ha per capoluogo Palma di Maiorca.

Maiorca

 

L’isola più grande dell’arcipelago delle Baleari è un incantevole mix di attrattive paesaggistiche, storiche, artistiche e culturali. Spiagge da sogno, calette, scogliere rocciose, mare cristallino, immensi aranceti immersi in una natura rigogliosa e città millenarie come Palma di Maiorca sono solo alcune delle sue meraviglie. Palma coniuga sapientemente la ricchezza del suo patrimonio culturale con il divertimento. La splendida Cattedrale gotica di Santa Maria de Palma è il monumento più iconico della città e si trova proprio accanto al Palazzo dell’Almudaina, un’ ex fortezza araba dove i reali di Spagna trascorrono le vacanze estive.

Ibiza

 

Considerata l’isola della nightlife per eccellenza, Ibiza è in realtà molto di più. Vanta un panorama naturale straordinario, una serie di grotte da mozzare il fiato, pinete che incorniciano splendide insenature e una campagna costellata di candidi casali rustici. Per saperne di più sulla “Isla Blanca”, rileggetevi qui l’articolo che le ho dedicato un anno fa. Vorrei invece approfondire l’aspetto bohémien che ha sempre aleggiato sull’isola, meta prediletta degli hippies sin dai primi anni ’60: la natura incontaminata e l’aria di libertà che si respirava in questo luogo non ancora invaso dal turismo di massa la resero il rifugio ideale dei figli dei fiori. Le tracce del “movimento” sono evidenti soprattutto nei mercatini hippy di Las Dalias, Playa d’en Bossa, San Jordi e Punta Arabì, dove è possibile acquistare coloratissimi capi e accessori dell’epoca, gioielli esotici, oggetti artigianali, stravaganti strumenti musicali e memorabilia di ogni tipo.

Formentera

 

Un mare turchese, incantevole, come quello che circonda gli atolli tropicali; spiagge bianche che si snodano per chilometri e chilometri; una natura selvaggia, allo stato brado: sono le caratteristiche principali di Formentera, 115 km quadrati di isola che la rendono la quarta, in ordine di grandezza, dell’arcipelago delle Baleari. Sport acquatici come lo snorkeling e la vela sono molto praticati, lungo le sue coste. Tra le spiagge da non perdere rientrano Playa de Ses Illetes, Playa de Es Pujols, Cala Saona e Playa de Llevant, perfette per chi adora coniugare mare, sole e relax.

 

Sardegna

 

E’ un’isola ricca di tutto ciò che si può desiderare in vacanza: splendide spiagge bianche (non è un caso che Lina Wertmuller girò qui, precisamente a Cala Luna, il film “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di Agosto”, con Mariangela Melato e Giancarlo Giannini), baie che si insinuano inaspettate, spettacolari scogliere, mare che sfoggia le più intense sfumature di smeraldo e di turchese. L’intero territorio è cosparso delle tracce di una civiltà antichissima che vede nei nuraghi la sua espressione più pregnante. Alla mondanità della Costa Smeralda si contrappongono paesaggi di una selvaggia rigogliosità naturale: l’interno, con le sue montagne ricoperte dai boschi di leccio, abbonda di villaggi incastonati in scenari mozzafiato ed è popolato da una fauna sbalorditiva. Qualche esempio? Gli asini albini dell’Asinara, i cervi sardi del monte Arcosu (a rischio estinzione), i fenicotteri rosa che proliferano negli stagni della Sardegna del Sud. A tanta meraviglia si aggiunge una tradizione culinaria che non ha eguali in quanto a sapori e varietà di proposte.

 

Capri

 

Esclusiva, elegantissima, mondana: Capri è, da sempre, una delle mete del jet-set internazionale. Si trova al largo del Golfo di Napoli e vanta bellezze scolpite nella roccia quali i Faraglioni, l’ Arco Naturale e la Grotta Azzurra, a cui è possibile accedere unicamente con una barca a remi. Al suo interno, il mare turchese crea incredibili giochi di riflessi sulle pareti della cavità carsica: l’effetto è mozzafiato, pura magia acquatica. Tra i luoghi più iconici dell’ isola rientrano la celebre Piazzetta, un must per incontrarsi e socializzare, ma anche le viuzze pavimentate a ciottoli, le botteghe di sandali capresi (rigorosamente realizzati a mano), i vasti limoneti da cui si ricava il limoncello, un liquore noto in tutto il mondo e ideato proprio a Capri, da Maria Antonietta Farace, nei primi anni del 1900. Le ultimissime tendenze dell’isola vedono ancora una volta protagonista il limone, ma in versione ripiena: farcito, cioè, di sorbetto, gelato al limone o spritz al limoncello.

 

Sicilia

 

I Fenici, i Greci, i Romani, i Bizantini, gli Arabi e i Normanni sono solo alcuni dei popoli che, nel corso dei secoli, l’hanno conquistata. La Sicilia conserva meravigliose testimonianze storiche, architettoniche, artistiche e culturali di quelle dominazioni: è stata senza dubbio un crocevia di tutte le più antiche civiltà del Mediterraneo, e ciò le ha conferito una ricchezza straordinaria. In tal senso, diventa tassativa una visita alle otto città barocche della Val di Noto (Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Palazzolo, Ragusa, Modica, Noto e Scicli), ma anche ai templi dorici della Valle dei Templi, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Vibrante e passionale, l’isola più grande del Mediterraneo è intrisa di un fascino potente. Le attrattive naturali, ovviamente, ne sono parte integrante: il vulcano principale, l’Etna, predomina maestoso, affiancato da spiagge selvagge e villaggi suggestivi. Le tradizioni e una gastronomia celebre in tutto il mondo rendono la Trinacria (così la chiamarono i Greci), un territorio decisamente unico.

 

Malta

 

Così come la Sicilia, Malta è stata profondamente influenzata dalle culture dei popoli che l’hanno dominata: al principio i Fenici, i Greci, i Cartaginesi, i Romani, gli Arabi, poi i Normanni, gli Aragonesi, i Cavalieri di Malta, i Francesi e gli Inglesi. La capitale, La Valletta, è una splendida città barocca diventata Patrimonio dell’Umanità Unesco al pari dell’ Ipogeo di Hal Saflieni (una struttura sotterranea risalente alla Preistoria), e al tempio megalitico di Hagar Qim. Impreziosita da un mare mozzafiato, spiagge paradisiache, baie e insenature rocciose, Malta vanta un autentico must see: la Grotta Azzurra, costituita da sette grotte marine in cui l’acqua sfoggia una favolosa tonalità cobalto.

 

Cipro

 

Tanto antica quanto magnifica, Cipro è ricca di spiagge da sogno e una costa che alterna la sabbia dorata ai promontori di roccia modellati dal tempo. Il mare è di un azzurro intenso. Nelle zone interne, aree archeologiche e secolari manieri testimoniano le remote origini dell’isola, suddivisa in due parti di diversa appartenenza: greco-cipriota e turco-cipriota. A Cipro, le zone decretate Patrimonio dell’Umanità Unesco sono molteplici : la città di Paphos, affacciata sul mare, il sito archeologico di Choirokoitia e la maestosa necropoli denominata Tombe dei Re. Sport acquatici come l’immersione sono molto praticati lungo la costa di Larnaca, mentre nell’interno prevale il trekking in mezzo alla natura. Il Meze, un cibo tipicamente cipriota, viene consumato nelle taverne tradizionali e non è raro che il pasto duri un pomeriggio intero.

 

Santorini

 

Appartenente all’arcipelago greco delle Cicladi, Santorini è una delle isole più caratteristiche e più amate. Le case immacolate scavate nella roccia scura, i tetti a cupola blu cobalto la rendono unica e inconfondibile. Di origine vulcanica, l’isola nel corso dei secoli è stata plasmata dalle numerose eruzioni. Le città principali sono tre: Fira, la capitale, Oia, famosa per i suoi mulini a vento, e Imeroviglia. Da ognuna di esse è possibile ammirare la meraviglia del tramonto sul mare Egeo, un’esperienza che non ha eguali. Il vino, prodotto nei vigneti dell’isola, è una delle eccellenze di Santorini. La caldera è assolutamente da vedere, e lo si può fare via mare o via terra. Le spiagge più particolari sono la spiaggia di Perissa, di sabbia nera, e quella di Vlychadao, di sabbia rossa. Il percorso di trekking che congiunge Oia e Fira, lungo nove chilometri,  è considerato tra i più suggestivi del Mediterraneo.

 

Patmos

 

Situata nel mare Egeo, è considerata l’isola dell’Apocalisse in quanto la parte conclusiva della Bibbia venne scritta proprio a Patmo, esattamente nella Grotta dell’ Apocalisse. La Grotta, visitabile, è collocata a poca distanza da Chora, la capitale dell’ isola. Un punto di forza di Patmo sono le piccole cale, numerosissime: tra le più belle figurano Petra, Diakofti, Psili Ammos, da visitare preferibilmente in sella a un motorino per poter percorrere con facilità tutta l’isola.

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Ferragosto, il tema della settimana

 

Inizia il weekend più rovente dell’anno: oggi, milioni di italiani diranno “bye-bye” alla routine quotidiana per imbarcarsi verso i lidi vacanzieri. Ma non ritorneranno, come d’abitudine, domenica sera. Lunedì, infatti, comincerà il periodo delle ferie per eccellenza: la settimana di Ferragosto. Siamo entrati nel cuore dell’estate, il 15 Agosto la stagione calda raggiungerà il suo apice. Le città si preparano a svuotarsi, ma, si spera, a riempirsi di turisti. Il cartello “Chiuso per Ferie” stazionerà in bella vista sulle vetrine di molti negozi. Il caldo, secondo le previsioni meteo, raddoppierà: l’ennesima fiammata dell’anticiclone africano provocherà un ulteriore innalzamento delle temperature, che potranno oltrepassare i 40 gradi. Si preannuncia un Ferragosto più bollente che mai; perciò, se vi accingete a partire, cercate di scegliere delle mete sufficientemente fresche. Il caos di questi giorni, associato al grande esodo estivo, è una delle principali minacce al nostro desiderio di relax. Sulle strade ed autostrade il traffico sarà intenso, si prevede un weekend da bollino nero. Le spiagge, soprattutto quelle più frequentate, registreranno il tutto esaurito. Le infuocate ondate di calore e (probabilmente) i ricordi traumatici delle restrizioni agli spostamenti causate dal Covid, hanno favorito un autentico boom di prenotazioni: prepariamo le valige e godiamoci le meritate vacanze, ma approfittiamo di questo periodo per rigenerarci e staccare la spina davvero. Magari, rifuggendo dalla calca e della troppa confusione. Senza dimenticare, poi, di  infilare in valigia un buon libro: ci accompagnerà nelle ore passate a rosolarci sotto il sole creando l’ideale equilibrio tra il relax e il divertimento più sfrenato. Avevate già intuito che sarà proprio Ferragosto il nuovo tema della settimana?

 

Agosto

 

Non c’è un mese in tutto l’anno in cui la natura si adorni di più bella veste come ad agosto.
(Charles Dickens)

 

Diamo il benvenuto ad Agosto, il mese in cui “estate” diventa sinonimo di “ferie”. Ottavo mese dell’anno nel Calendario Gregoriano, Agosto si avvia a concludere la stagione calda in un tripudio di eccessi, calore ed euforia vacanziera. E’ il mese in cui si “stacca”, ci si prende una pausa dal tran tran giornaliero. Per rappresentarlo ho scelto immagini che lo mostrano “selvaggio” il più possibile, un’ode alla libertà e alla natura. Nel Calendario Romano, che iniziava a Marzo, Agosto era “Sextilis”; a ribattezzarlo Augustus fu il Senato di Roma, che nell’8 a.C. volle dedicare il mese all’imperatore Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto. Mare, sole, paesaggi esotici e incontaminati…Sono questi gli scenari a cui associamo l’ottavo mese dell’anno. Ma Agosto è fatto anche di città che si svuotano, orde di turisti, albe che ci sorprendono ancora svegli, vivacità ferragostana. E’ l’ultimo periodo dedicato alla baldoria estiva prima di rientrare nei ranghi della quotidianità settembrina. Godiamocelo il più possibile! La ricorrenza principale è senz’altro Ferragosto, che si festeggia il 15 del mese e coincide con la solennità dell’Assunzione di Maria. La notte di San Lorenzo, il 10 Agosto, è invece famosissima per le sue stelle cadenti.  I segni zodiacali di Agosto sono il Leone e la Vergine, il colore è il blu, come il mare e il cielo del cuore dell’estate. La pietra portafortuna è il peridoto, una gemma che è in grado di riflettere la luce in due fasci creando un fenomeno di birinfrangenza. Il fascino del peridoto è dato anche dalla sua tonalità, che esplora tutte le nuance tra il verde puro e il giallo intenso.

 

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1 Agosto

 

” Quanno me godo da la loggia mia
quele sere d’agosto tanto belle
ch’er celo troppo carico de stelle
se pija er lusso de buttalle via.”
(Trilussa)

 

1 Agosto, comincia il mese delle vacanze. Sull’ Italia troneggia un unico, gigantesco cartello: “Chiuso per Ferie”. Il desiderio di evadere è inarrestabile, la voglia di vivere l’estate appieno torna a travolgerci dopo due anni di pandemia. Ad Agosto, la stagione calda raggiunge il suo culmine. Il caos ferragostano, proverbiale, può essere considerato l’apice del periodo vacanziero. Non ho mai amato troppo questo mese dell’ anno, ma mi adeguo. E sogno già Settembre, con la sua pace ritrovata e le sue vendemmie…Nel calendario romano, Agosto era Sextilis (il sesto mese, dato che l’anno cominciava a Marzo). Nell’8 a.C., tuttavia, il Senato di Roma deliberò di ribattezzarlo Augustus per omaggiare l’ imperatore Augusto. La ricorrenza più nota del mese, Ferragosto, rimanda a una festività che Augusto istituì nel 18 a.C. e che, in linea con la locuzione Feriae Augusti, designava un periodo dedicato al riposo e alle celebrazioni. Il 15 Agosto, per la Chiesa Cattolica, coincide con la solennità dell’ assunzione in cielo della Vergine Maria. Il colore di Agosto è il blu, un richiamo alla tonalità del cielo e del mare, ma anche del cielo notturno: non dimentichiamo che il 10 Agosto ricorre la notte di San Lorenzo. La morte del Santo, che nel 258 l’imperatore Valeriano condannò al martirio dei carboni ardenti, viene simbolicamente associata allo sciame incandescente delle Perseidi che sfrecciano nel cielo. Il fenomeno è provocato dai detriti della cometa Swift-Tuttle, tramutatisi in meteore nell’istante in cui sono entrati in collisione con l’atmosfera terrestre. Noi le associamo alle stelle cadenti, e la leggenda vuole che rappresentino le lacrime di San Lorenzo; esprimendo un desiderio mentre le osserviamo, ogni nostro volere sarà esaudito. I segni zodiacali che corrispondono al mese di Agosto sono il Leone e la Vergine, mentre la pietra portafortuna è il peridoto: di una gradazione a metà tra il giallo e il verde, viene frequentemente confusa con il topazio o lo smeraldo.

 

 

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