Crepuscolo

 

Meno dieci giorni ad Halloween. Il nostro percorso prosegue, nell’aria aleggia ancora il persistente odore del fumo che proviene da un camino. Passo dopo passo, le foglie morte che scricchiolano sotto i piedi, avanziamo. E’ già calato il crepuscolo e si accendono i primi lampioni. Continuate a seguirmi…perchè domani vi aspetta un articolo molto speciale.

 

Foglie morte

 

E’ mite il ghirigoro
d’aria e di luce
che accompagna
al suolo
la resa delle foglie
sui viali lungo il fiume.
(Mario Luzi)

 

Le foglie morte: un tratto distintivo dell’Autunno. Hanno molteplici colori, rappresentano una meraviglia stagionale sia prima che dopo essere cadute dai rami. Prima, perchè tingono i boschi e i parchi di tonalità mozzafiato, dopo, perchè danno vita ad autentici tappeti naturali fondamentali per la fertilità del suolo e per offrire riparo alla fauna selvatica. Ma le foglie morte ci ricordano anche l’inesorabile ciclo dell’esistenza: si muore per rinascere. Ecco perchè, a pochi giorni dall’Equinozio d’Autunno, ho deciso di regalarvi una photostory che inneggia alla bellezza e al tripudio cromatico delle falling leaves.

 

Foto via Pexels, Pixabay e Unsplash

 

L’Autunno e i suoi odori

 

Alla nuova stagione ci stiamo avvicinando a grandi passi. Mancano 15 giorni all’Equinozio, ma trovo interessante proiettarci fin d’ora nel mood autunnale. Oggi, ad esempio, parlaremo dell’ aroma dell’Autunno: perchè l’Autunno, così come ogni stagione, ha i propri odori peculiari e inconfondibili. Come potremmo descriverli esattamente? L’Autunno è una passeggiata nel bosco, aria frizzante da respirare a pieni polmoni. Sa di muschio, foglie morte, terra bagnata, funghi porcini, castagne, nocciole, legni impregnati di pioggia e nebbia. Sono odori intensi, che rilassano e permettono di assaporare appieno il nuovo ciclo naturale; inneggiando a quest’ultimo, ribadiscono il continuo divenire del creato. Anche i fiori prendono parte a questa danza olfattiva. In Autunno, quelli dell’ osmanto sprigionano un profumo potentissimo che alcuni paragonano alla fragranza della gardenia o della magnolia grandiflora. I fiorellini dell’ eleagno, pressochè invisibili, emanano una scia olfattiva che può essere annusata anche a diversi metri di distanza.

 

 

E poi c’è la camelia sasanqua, con i suoi fiori coloratissimi e vistosi; la datura, con i suoi petali disposti a campana; il ciclamino boscolino, dalla profumazione molto intensa…Le rose autunnali, vere e proprie meraviglie che rimangono in fiore fino all’inizio dell’Inverno.

 

 

Tutti aromi che in città, purtroppo, sono quasi impercettibili poichè si disperdono nell’ambiente. E ogni Autunno che passa li vede sempre meno protagonisti: ormai, tutti i segni distintivi stagionali si manifestano con un netto ritardo. Nel 2022, i ricercatori dell’USA National Phenology Network (la fenologia è una disciplina che studia la correlazione tra i mutamenti biologici di determinati organismi e i fenomeni stagionali) hanno invitato gli statunitensi a passeggiare nei propri luoghi di residenza registrando le caratteristiche e i mutamenti associati alla stagione autunnale. Le annotazioni dovevano essere riportate su un taccuino da consegnare, in seguito, agli stessi ricercatori. In molti hanno segnalato l’assenza dei tipici aromi autunnali, e il responso degli studiosi al riguardo si è rivelato assai interessante.

 

 

I membri dell’USA National Phenology Network hanno spiegato il fenomeno associandolo ai cambiamenti climatici: il calore persistente e la siccità avevano causato una caduta prematura delle foglie degli alberi, inoltre il caldo umido trattiene gli odori amalgamandoli in un’unica miscela. Risulta quindi impossibile distinguerli, percepirli nitidamente. All’epoca della ricerca, l’afa ininterrotta aveva ritardato l’arrivo dell’Autunno e la siccità si era rivelata nefasta per la vegetazione. La perdita precoce del fogliame aveva impedito agli alberi di tramutarsi nel polmone intriso dei tipici, oltre che benefici, aromi stagionali. Tutto questo è accaduto nel 2022, ma non risaltano particolari differenze rispetto alla situazione attuale. Se camminate per le vie della vostra città, noterete un gran numero di foglie morte sparse sui sampietrini.

 

 

Venendo meno le sue caratteristiche, una stagione si priva anche dei propri odori. E’ un fenomeno preoccupante, poichè odori e ambiente sono un tutt’uno: si integrano e completano a vicenda. L’odore, inoltre, influisce direttamente anche sulla sfera emotiva: si lega alle emozioni, ai ricordi, alle sensazioni…non è un caso che si parli di memoria olfattiva. Far sì che non si perda nei deleteri effetti della crisi climatica è essenziale: preservare la salute del nostro pianeta significa preservare anche la nostra.

 

Foto via Pexels e Unsplash

 

Nel bosco

 

“Sono allarmato quando capita che ho camminato un paio di chilometri nei boschi solo con il corpo, senza arrivarci anche con lo spirito.”
(Henry David Thoreau)

 

Inoltrarsi in un bosco in Autunno: un’ esperienza bellissima, magica, quasi mistica. Le fronde degli alberi sfoggiano colori come l’oro, il rosso, l’arancio, il porpora, le foglie morte scricchiolano sotto i nostri piedi. I raggi del sole filtrano a malapena nel fitto degli arbusti, dove la nebbia di frequente si insinua. Non è difficile fare incontri a sorpresa: uno scoiattolo, un cervo, una volpe…si apre una radura e appare uno stagno, una piccola cascata gorgoglia senza sosta, casette di legno ci si parano davanti, inaspettate, immergendoci in un’atmosfera di fiaba. Ma adesso andiamo, è il momento di iniziare il cammino.