Rosso di Natale

Fendi

Oggi prendono il via le tradizionali passerelle che VALIUM dedica ai colori del Natale. E con quale cominciare, se non con il rosso? Caldo, vivace, avvolgente, è la cromia natalizia per eccellenza. I look che vi propongo, tutti tratti dalle collezioni Autunno Inverno 2023/24, sono accomunati dal total red e declinati nei più disparati stili: si spazia dal rosso per la sera a quello pensato per la quotidianità, non trascurando le “tappe intermedie”; quei modelli, cioè, indossabili – con qualche piccolo accorgimento – sia di giorno che di sera. La nuance che ho privilegiato è lo scarlatto, il rosso più vibrante e festivo. Una gradazione meravigliosamente evocativa della gioia che il Natale porta con sé.

 

Compte

Philosophy di Lorenzo Serafini

Dundas

Prada

Carolina Herrera

Habey Club

Victor von Schwarz

Ferragamo

Blumarine

Stella McCartney

Ganni

Y/Project

Proenza Schouler

Simkhai

Vivetta

 

 

Le Frasi

 

“Soltanto il caso può apparirci come un messaggio. Ciò che avviene per necessità, ciò che è atteso, che si ripete ogni giorno, tutto ciò è muto. Soltanto il caso ci parla.”
(Milan Kundera)

 

 

 

(Photo by Marouane via Unsplash)

 

Equinozio di Primavera

 

“Ascolta: riesci a sentirla? La dolce cantata della primavera. I ciuffi d’erba che spingono attraverso la neve. Il canto delle gemme che erompono dal ramo. Il tenero timpano del cuore di un giovane pettirosso. Primavera.”
(Diane Frolow)

Stasera, alle 22.24, la Primavera entrerà ufficialmente. Oggi si festeggia l’Equinozio, dal latino aequinoctium (che fonde i termini “aequus”,”uguale”, e “nox”, “notte”): il Sole è posizionato allo Zenit, i suoi raggi sono perfettamente perpendicolari all’ Equatore e all’asse terrestre. Le ore di luce e quelle di buio hanno un’identica durata; poi, progressivamente, il giorno inizierà a prevalere e “sorpasserà” la notte in prossimità del Solstizio d’Estate. E’ la stagione della rinascita. Il clima a poco a poco diventa più mite, la natura si risveglia, i fiori sbocciano e animali come il ghiro, la marmotta, il riccio, l’orso, la formica, i rettili e gli anfibi escono dal letargo. Luce e buio, Sole e Luna, Maschile e Femminile, con l’Equinozio raggiungono un’armonia perfetta. Comicia un nuovo ciclo vitale, la terra ritorna fertile, i colori prorompono rigogliosi insieme alla natura. Tradizionalmente, non a caso, la Primavera è la stagione associata alla giovinezza: nella mitologia greca era rappresentata da Persefone, la dea dell’ Oltretomba, che trascorreva sei mesi dell’ anno negli Inferi e gli altri sei (quelli primaverili ed estivi) sulla Terra, accanto alla madre Demetra. Per i romani Persefone era Proserpina, ma incarnava la stessa valenza. Al suo passaggio, quando usciva dall’ Ade, le piante fiorivano ed emanavano inebrianti profumi. La giovane dea veniva venerata parallelamente a Pan, il dio fanciullo. Nell’ antica Grecia aveva l’aspetto di un satiro ed era la divinità dei pascoli e della vita agreste (la mitologia romana lo faceva corrispondere al dio Silvano). La sua raffigurazione è inconfondibile: Pan esibisce le zampe e le corna di una capra, ma è un umano dalla cintola in su. Ha le orecchie a punta, la barba a pizzetto e un’ espressione alquanto arcigna che si accompagna, per contrasto, a un’indole bonaria. Vaga per i boschi danzando e suonando il flauto (il noto Flauto di Pan). All’arrivo dell’ Equinozio di Primavera, si imbatte nella giovane dea e inizia a danzare con lei.

 

 

Il loro incontro simboleggia la quintessenza della Primavera: la natura si risveglia così come la nostra anima, con le passioni e le emozioni. Siamo pervasi da una potente euforia, ci apriamo al mondo e al prossimo con rinnovata spontaneità. La Primavera è la stagione dell’ innamoramento, dell’ebbrezza associata alla rinascita naturale. I fiori e la nostra interiorità sbocciano all’ unisono, in perfetta sintonia. Ci apriamo alla vita e all’ amore dopo il torpore invernale.

 

 

I Celti chiamavano l’Equinozio di Primavera Alban Eiler, i popoli nordici lo battezzarono Ostara  (dal nome di Eostre, la dea germanica della fertilità). La valenza di rinnovamento che si lega a questa data la equipara a una sorta di Capodanno: non è un caso che l’anno iniziasse a Marzo, nell’ antica Roma. Tuttavia, i Celti solevano festeggiare la rinascita della natura qualche mese dopo, a Beltane, intorno al 1 Maggio. Gli Equinozi e le loro celebrazioni, infatti, sono tipici dell’area mediterranea. Esistono spiccate differenze climatiche tra i paesi del nord e quelli del sud Europa; in questi ultimi, la Primavera esplode in modo molto più eclatante, mentre a Marzo è appena percettibile nelle lande nordiche. La data odierna coincide, in ogni caso, con una svolta decisiva: andiamo incontro al Sole, al calore dei suoi raggi, il verde spadroneggia restituendo alla terra la fecondità. L’equivalenza tra notte e giorno ci invita a celebrare l’armonia cosmica, le forze vitali della Primavera ci infondono una gioia profonda destinata a rafforzarsi nei prossimi mesi. E’ il momento giusto per ripromettersi di realizzare nuovi progetti, per ribaltare la propria esistenza. L’ entusiasmo che si accompagna alla bella stagione è contagioso e rinvigorente. Lo Zodiaco collega la Primavera ai segni dell’ Ariete, del Toro e dei Gemelli. I quattro elementi la fanno corrispondere all’Aria, i momenti della giornata la vedono equiparata al mattino. La Grande Opera alchemica la accomuna all’albedo, il cui simbolo è un cigno bianco. Tra le sue ricorrenze principali rientra la Pasqua, ma ne parleremo in un post successivo a questo. Nel frattempo, vi auguro un buon Equinozio di Primavera!

 

Foto via Pixabay, Pexels e Unsplash

 

Le Frasi

 

Cadete foglie, cadete fiori e svanite,
notte distenditi, accorciati giorno,
ogni foglia mi parla di pace soave
staccandosi con un sussurro dall’albero autunnale.

(Emily Brontë)

 

 

 

Il viaggio

 

” Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già fatti, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito. “

José Saramago, da “Viaggio in Portogallo”

Le Frasi

 

” Il giorno è abbagliato; la notte è dei sogni e solo i crepuscoli sono chiaroveggenti per gli uomini. L’alba, per l’avvenire; il tramonto, per il passato. “

(Luigi Pirandello)

 

 

 

Equinozio di Autunno

 

” Per questo preferisco di gran lunga l’autunno alla primavera, perché in autunno si guarda il cielo. In primavera la terra.”
(Soren Kierkegaard)

Buon Equinozio di Autunno! La nuova stagione farà il suo ingresso ufficiale stasera, alle 21.21. Oggi, il sole si trova allo zenit dell’ equatore: le ore di luce e quelle di buio avranno una durata identica e inizieranno i sei mesi più oscuri dell’ anno. Il secondo raccolto si è ormai concluso, la terra si prepara al suo periodo di riposo. Le foglie si tingono di cromie incredibili prima di staccarsi dai rami e volteggiare al suolo. Se in estate viaggiamo per esplorare il mondo, in autunno inizia l’ affascinante viaggio alla scoperta di noi stessi. Quando il ciclo produttivo della natura si arresta, assopendosi momentaneamente, è tempo di fare bilanci. Di riflettere sulla nostra interiorità, acquisire una nuova consapevolezza. Analizzare il proprio personale “raccolto” è il primo passo verso il raggiungimento di un’ armonia, di un equilibrio che coinvolgono spirito e materia in parti uguali: esattamente come giorno e notte, oggi, si trovano in simmetria perfetta. E se volete omaggiare l’ autunno con qualche gesto speciale, non dimenticate di bruciare incenso a base di mirra, pino o ibisco e di utilizzare le foglie morte per accendere eventuali falò. Ma il miglior rituale rimane una passeggiata nella natura, magari tra i boschi, per godere dei colori mozzafiato e delle avvolgenti atmosfere che questa stagione ci regala…