La notte

 

“Aprimmo la finestra al cielo notturno. Gli uomini come spettri vaganti: vagavano come gli spettri: e la città (le vie le chiese le piazze) si componeva in un sogno cadenzato, come per una melodia invisibile scaturita da quel vagare. Non era dunque il mondo abitato da dolci spettri e nella notte non era il sogno ridesto nelle potenze sue tutte trionfale? Qual ponte, muti chiedemmo, qual ponte abbiamo noi gettato sull’infinito, che tutto ci appare ombra di eternità? A quale sogno levammo la nostalgia della nostra bellezza? La luna sorgeva nella sua vecchia vestaglia dietro la chiesa bizantina.”

(Dino Campana, da “Canti orfici – La notte – II – Il viaggio e il ritorno”, 1914)

 

Sciami meteorici, piogge di stelle cadenti: tutto l’incanto delle notti di Luglio

 

Preparatevi a osservare il cielo notturno, questo mese, perchè ci regalerà delle meravigliose sorprese: sto parlando degli sciami meteorici che, specialmente in estate, sono molto frequenti. Entro la fine di Luglio si verificheranno diverse piogge di stelle cadenti. La prima ha avuto inizio proprio tra ieri notte e l’alba di oggi: si è trattato dello sciame delle Pegasidi. Il loro radiante (ovvero punto di partenza) è situato nella costellazione di Pegaso, e ad averle originate è la cometa C/1979 Y1 Bradfield. Il picco delle Pegasidi si verifica approssimativamente sette giorni dopo la Luna Nuova, perciò in presenza di una luminosità lunare piuttosto ridotta. Tra il 9 e il 10 Luglio, il radiante è stato visibile dalle 23 e ha raggiunto il picco intorno alle 4 del mattino, immediatamente dopo che la Luna è tramontata.

 

 

Tra l’11 e il 12 Luglio, invece, sarà il turno delle Capricornidi: lo sciame, generalmente molto luminoso, è stato avvistato per la prima volta nel 1800. Il suo radiante (come suggerisce il nome) si trova nella costellazione del Capricorno; sarà osservabile dalle 23 in avanti, ma il picco è atteso alle 3 di notte. La pioggia delle Capricornidi includerà quasi con certezza alcuni frammenti dell’asteroide Adonis e potrà essere ammirata distintamente grazie all’assenza della Luna.

 

 

Nei giorni successivi, o sarebbe forse meglio dire nelle notti, si succederà un flusso quasi ininterrotto di stelle cadenti. Tra il 16 e il 17  Luglio arriverà lo sciame meteorico delle Aquilidi, noto agli scienziati dagli inizi del Novecento. E’ costituito da meteore non troppo brillanti, a parte qualche eccezione, il cui radiante si situa tra l’Aquila e la costellazione dello Scudo: sarà osservabile l’intera notte culminando intorno all’una. Anche nel caso delle Aquilidi, l’assenza della luna renderà più facilmente osservabile la pioggia di stelle. Le omicron Draconidi si apprestano a estasiarci con il loro sciame meteorico tra il 17 e il 18 Luglio; sono state generate con ogni probabilità dalla cometa 1919_V Mercalf. Il radiante, diffuso e discontinuo in quanto ad attività, è stato studiato dagli astronomi a partire dalla metà del 1800. Il picco si attende per le 23 del 17 Luglio e sarà visibile finchè la Luna non volgerà al tramonto.

 

 

Nella notte tra il 19 e il 20 Luglio sarà possibile ammirare le alfa Cignidi, documentate circa un secolo orsono. Sono meteore generalmente contraddistinte da una scarsa luminosità, ma qualcuna risulta molto brillante. Il radiante raggiungerà il picco verso le 2 di notte e sarà osservabile, come per quanto riguarda altri sciami, fino al tramonto della Luna. Proprio la costante presenza di quest’ultima, tuttavia, renderà difficile distinguere la pioggia di stelle: pur restando bassa all’orizzonte, ne offuscherà la visione con la sua luminosità. Lo sciame meteorico delle Beta Cassiopeidi è atteso, invece, tra il 20 e il 21 Luglio. Scoperto negli anni ’50 del Novecento, non di rado è stato confuso con le prime Perseidi. Il radiante culminerà al sorgere dell’alba e sarà visibile l’intera notte, ma la Luna, sempre bassa all’orizzonte, disturberà l’osservazione. A fine mese, lo spettacolo astronomico degli sciami meteorici continuerà a deliziarci con il suo incanto. Le gamma Draconidi sono state immortalate per la prima volta a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 del Novecento; si presentano gli ultimi dieci giorni di Luglio, quest’anno tra il 27 e il 28,  ma la cometa che le ha generate rimane un mistero. Il loro radiante, situato nella costellazione del Drago, culminerà intorno alle 23 e sarà possibile osservarlo a partire dalle ore del crepuscolo serale. Bisognerà considerare, tuttavia, che la luminosità della Luna potrà offuscare la visione verso le 2 di notte. La pioggia delle Delta Acquaridi, molto attiva nel cielo meridionale, è composta da meteore poco lucenti il cui radiante si colloca nella costellazione dell’Acquario. Non è ancora noto da quale cometa siano state originate. Lo sciame arriverà nella notte tra il 27 e il 28 Luglio; sarà possibile ammirare il radiante da mezzanotte in avanti: all’alba raggiungerà la massima altezza, ma la Luna disturberà l’osservazione proprio in quegli istanti.

 

 

Le piogge di stelle saranno tutte visibili a occhio nudo, nessuna esclusa, a patto di prendere qualche accorgimento. Cercate di osservarle a dovuta distanza dagli agglomerati urbani, in aree spaziose e soprattutto lontane dall’inquinamento luminoso: le luci artificiali potrebbero impedirvi di godere appieno di questo straordinario evento astronomico.

 

“Notte d’estate”, una poesia di Antonio Machado

 

È una notte bellissima d’estate.
Nelle alte case stanno
spalancati i balconi
del vecchio borgo sulla vasta piazza.

In quell’ampio rettangolo deserto,
panchine di pietra, evonimi, acacie
disegnano in simmetria
le nere ombre sulla bianca arena.

Allo zenit, la luna, e sulla torre
col quadrante alla luce l’orologio.
In questo vecchio borgo vado a zonzo
solo, come un fantasma.

Antonio Machado, da Campos de Castilla, 1912

 

Luna di Madreperla

Stella McCartney

 

Il bianco, di notte, assume un’altra sfumatura: la nuance perlacea della luna, che lo ammanta di un alone magnetico. Tessuti come il satin ne catalizzano i riflessi, esaltandone l’iridescenza e aggiungendo fascino a un colore che in estate raggiunge l’apice del suo onirico appeal.

 

Sportmax

Bevza

Gucci

Coperni

Carven

Weinsanto

Andreadamo

Chloé

Alberta Ferretti

Genny

Marco Rambaldi

Shiatzy Chen

 

Verso il Solstizio d’Estate

 

Manca solo un giorno al Solstizio d’Estate, il giorno più lungo dell’anno. Assisteremo al trionfo del Sole, che regnerà incontrastato per quindici ore, ma anche la notte ci riserverà delle sorprese irresistibili: Giugno è il mese migliore per osservare la Via Lattea, e il 22 farà il suo ingresso una splendida luna piena, la Luna delle Fragole. Anche la moda si rende partecipe di questo magnifico spettacolo naturale. Ed è così che all’ oro, colore-simbolo del Solstizio, affianca un argento lunare e un rosso che inneggia al tramonto, momento di congiunzione tra notte e giorno. Ho scelto alcuni look a tema dalle collezioni Primavera Estate 2024.

 

Genny

Blumarine

Elisabetta Franchi

Vivienne Westwood

Coperni

Chloé

N.21

Alberta Ferretti

Peter Do

Escorpion

Maitrepierre

 

Uno splendido sciame di alfa Bootidi nel cielo di stanotte

 

Sarà una notte fatata, stanotte. Preparatevi ad ammirare una pioggia di stelle cadenti, uno sciame ininterrotto di meteore che vi mozzerà letteralmente il fiato: le alfa Bootidi sono tornate, dal 14 Aprile stanno solcando il cielo notturno. Il fenomeno avrà termine il 12 Maggio, ma tra il 26 e il 27 Aprile si accinge a raggiungere il suo picco. Quando? A partire dal crepuscolo e per l’intera nottata. Lo sciame toccherà l’apice dell’altezza, 65 gradi, intorno all’1.00. Si prevede che, grazie alla posizione della Luna, lo spettacolo delle scie luminose sarà perfettamente visibile. Le alfa Bootidi, di solito, non cadono in gran numero nell’arco di poco tempo. Tuttavia, esistono delle splendide eccezioni alla regola: nel 1984, ad esempio, uno sciame di ben 102 Bootidi ha squarciato il cielo in appena 10 minuti.

 

 

Non è escluso che il miracolo si ripeta. Dobbiamo sapere, però, che dalle 2.00 la Luna riapparirà in tutto il suo splendore, e la luminosità del satellite potrebbe impedirci un’adeguata osservazione della pioggia di alfa Bootidi. Ma quanti di noi, dopotutto, intendono rimanere con gli occhi incollati al cielo anche a quell’ora? Godiamoci lo spettacolo finchè possiamo, pronti a gioire delle meraviglie che ci regala il cosmo.

 

 

Il make up di Capodanno? Si ispira ai bagliori lunari del beauty look SS 2024 di Noir Kei Ninomiya

 

Siete in cerca di un make up spettacolare per l’ultima notte dell’anno? Prendete spunto dal beauty look della sfilata Primavera Estate 2024 di Noir Kei Ninomiya. Il designer giapponese ha puntato su un trucco avanguardista nei toni dell’argento, del bianco e del nero. Paillettes e placche metalliche declinate in queste tonalità si moltiplicano sul volto e sul collo delle modelle: partono dal capo per poi scendere sulla fronte, sulle tempie, sugli zigomi e sulle zone laterali del viso, ma non è raro che coinvolgano anche il collo e il décolleté. Le loro dimensioni sono molteplici, si spazia da enormi paillettes a minuscoli brillantini. L’argento predomina sul nero; la sua colata scintillante, un tripudio di bagliori lunari, non risparmia le labbra e il contorno occhi, dove si limita a delineare raffinati riflessi argentei.Il make up è in perfetto pendant con gli abiti della collezione, declinati negli stessi colori. Le maxi paillettes, le placche metalliche e i brillantini catturano la luce e la frazionano in una miriade di luccichii specchiati: l’effetto è sorprendente, un fantasmagorico concentrato di splendore cosmico. Ispiratevi a questo make up se siete innamorate della luna e avete sempre subito il fascino dello stile Space Age. Una cosa è certa: non passerete inosservate.

 

 

 

Argento di Natale

Christian Cowan

E’ il colore simbolo della Luna ed è da sempre associato al femminile. Ma l’argento viene considerato anche un emblema della spiritualità: purezza, umiltà, verginità, verità e giustizia sono solo alcune delle doti a cui si ricollega. Con i suoi bagliori freddi, ma luminosissimi, sembra rimandare all’Inverno, allo scintillio del ghiaccio, alle perlescenze della neve…Tra le virtù sociali che simboleggia troviamo l’amicizia, la gentilezza e la sincerità. Probabilmente è diventato un tipico colore del Natale per le qualità interiori che rappresenta. La moda dell’ Autunno Inverno 2023/24, poi, ha sancito il suo trionfo. L’argento ricorre quasi in ogni collezione, e non stupisce: è l’unica cromia in grado di emanare una splendida, magnetica allure lunare.

 

Nathalie Chandler

Yolancris

Bibhu Mohapatra

Coperni

Isabel Marant

Alberta Ferretti

Balenciaga

Abra

Lebor Gabala

Lili Blanc

Blumarine

Menchen Thomas