Un rosso da paura

Marcos Luengo

Quali sono i colori di Halloween? Nero e arancio, d’accordo, ma ce n’è un altro che – nell’accezione orrorifica che oggi viene data a questa festa – non riveste minore importanza: il rosso. Rosso come il sangue, come le mele caramellate che negli Stati Uniti si preparano la vigilia di Ognissantirosso come le chiome degli alberi quando Ottobre volge al termine, o, se proprio vogliamo azzardare un paragone altisonante, come le fiamme dell’Inferno dantesco. La prima comparazione, sinceramente, mi sembra quella più azzeccata. Infatti il rosso sangue è uno dei colori che appaiono con maggior frequenza sia nei romanzi che nei film – in particolare gli slasher movie – considerati dei must halloweeniani. Il rosso è anche una tonalità di tendenza dell’Autunno Inverno 2024/25. In questa gallery vi presento una selezione di look a tema; si declinano negli stili più disparati, ma hanno un unico denominatore comune: sono tinti di un rosso intenso scenografico, mozzafiato e irresistibile. Un rosso, insomma…da paura.

 

Stella McCartney

Ferrari

N.21

Malne

Simorra

Sportmax

Mans

Theunissen

Hannibal Laguna

 

Un Halloween delizioso: 10 dolci e piatti tradizionali tra l’Irlanda e gli Stati Uniti

 

Abbiamo già parlato delle “torte dell’anima”, le torte tradizionali che in Irlanda e nel Regno Unito venivano donate ai questuanti in cambio di preghiere per i defunti (rileggi qui l’articolo). Ma quali altri dolci o cibi tipici sono soliti preparare gli anglosassoni per festeggiare la vigilia di Ognissanti? Ne prenderemo in esame alcuni spaziando dall’ Irlanda agli Stati Uniti: le lande celtiche dove è nato Samhain che nel XIX secolo, in America, è diventato Halloween grazie alla comunità irlandese emigrata nel paese a stelle e strisce.

 

La Pumpkin Pie

E’ la torta più famosa dell’ Autunno, protagonista principale (insieme al tacchino) sulla tavola del Thanksgiving Day americano. Ha un aspetto inconfondibile: è composta di pasta frolla e contiene un ripieno di crema di zucca aromatizzata con spezie quali i chiodi di garofano, la cannella e la noce moscata. La si farcisce con “riccioli” di panna montata che accentuano la sua golosità.

 

La Whoopie Pie

Ideata con molta probilità dalla comunità Amish, questa torta consta di un delizioso ripieno di crema di marshmallows, o crema al latte aromatizzata alla vaniglia, racchiuso tra due strati tondeggianti a base di cacao. Per il 31 Ottobre è gettonatissima in versione biscotto, ognuno preferibilmente riempito di crema all’arancia.

 

Le mele caramellate

VALIUM ne ha parlato già (rileggi qui l’articolo). Sono ghiotte sia per la vista che per il palato: rossissime e rivestite di un lucente strato di zucchero caramellato, possono essere decorate con un tripudio di confettini o zuccherini multicolor.

 

Le Candy Corn

Ricordano i semi del mais, un frutto tipicamente autunnale; in realtà sono chicchi di riso soffiato caramellati a cui viene data una forma conica. I colori di cui si tingono le Candy Corn sono caratteristici: bianco, arancione e giallo all’insegna di una solare giocosità.

 

La Bundt Cake

E’ un’altra specialità americana, nonostante il suo nome vanti un’origine germanica. Ha una forma a ciambella che la rende molto simile al ciambellone italiano; ne esistono varie versioni, ma per celebrare Halloween si predilige la variante al cacao ricoperta di squisita glassa al cioccolato.

 

La Divinity Candy

Sono dolcetti molto popolari nel Sud degli Stati Uniti. Somigliano a delle meringhe, oppure a dei torroncini, e tra i loro ingredienti risaltano lo zucchero bianco, l’estratto di vaniglia, gli albumi d’uovo sbattuti e lo sciroppo di mais. Per renderli ancora più deliziosi vengono guarniti con frutta secca e noci pecan, una varietà dal sapore particolarmente intenso diffusa in paesi come il Texas e la Louisiana. Oltre che ad Halloween, negli USA si gustano durante le feste natalizie.

Passiamo ora a quattro cibi tradizionali irlandesi.

Il Barmbrack

E’ il dolce di Halloween per eccellenza. Si tratta di un pane dolce (o di pagnotte) contenente uva passa e uva sultanina, ed è legato ad usanze antichissime: si dice che il bàirìn breac (questo il suo nome in irlandese) sia “chiaroveggente”. Al suo interno, infatti, si soleva inserire alcuni oggetti che avevano un significato ben preciso. Il pisello indicava che si sarebbe rimasti single fino alla fine dell’anno, il panno era foriero di povertà, la moneta di ricchezza e di un matrimonio imminente, e così via. Il medaglione con l’immagine della Madonna presagiva addirittura una vita consacrata a Dio. Oggi tutti quegli oggetti sono stati eliminati, ma ne rimane uno: l’anello, simbolo di un radioso futuro.

 

Il colcannon

Dal dolce passiamo al salato, ma sempre all’insegna della bontà. Il Colcannon è un piatto composto da latte, burro, patate e cavolo (in irlandese “càl”, da qui probabilmente il nome “colcannon”) riccio o cappuccio. A volte si aggiungono delle cipolle, erbe varie ed erba cipollina, per poi consumare il pasto con un “ensemble” di carne di maiale. Quando arriva Halloween, anche il Colcannon diventa “chiaroveggente”: al suo interno vengono inseriti un bastoncino, alcune monete, il lembo di uno straccio e un ditale. Come avveniva per il Barmbrack, lo straccio è l’emblema di un futuro di povertà; il bastoncino, invece, annuncia dei problemi nella vita di coppia.

 

I Boxty

Un’altra ricetta tipicamente irlandese: i Boxty sono frittelle di patate la cui origine risale alla grande carestia che flagellò l’isola di smeraldo durante la metà dell’800: anche le patate eccessivamente ricche di acqua dovevano essere utilizzate. I Boxty, non a caso, contengono un mix di patate bollite e crude a cui vengono aggiunti il lievito, la farina, il burro e il latte. Dopo averli uniti in un composto omogeneo, con esso si preparano delle frittelle lievemente dorate e insaporite con una cipolla tritata, erbe aromatiche o spezie e una buona dose di panna acida.

 

Il Champ

Simile al Colcannon, il Champ proviene dall’ Irlanda del Nord; più precisamente dall’ Ulster, dove è nato nelle case che costellano le verdi lande di campagna. I suoi ingredienti principali sono il purè di patate, lo scalogno tritato, il latte caldo, il burro, il sale e il pepe. Per donargli un pizzico di sapore in più, non è raro che si aggiunga una manciata di cipollotti. Nel Sud dell’ Irlanda viene spesso chiamato “Poundies”. La notte di Halloween, il Champ è associato a una magica tradizione: si usa offrirlo alle fate lasciandolo in un piatto (munito di cucchiaio) sotto a un biancospino.

 

Foto del Colcannon di TheCulinaryGeek from Chicago, USA, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons

Foto del Champ di Glane23, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

 

Le mele caramellate, il dolce più sfizioso della stagione fredda

 

Sono invitanti al solo sguardo: rosse, tondeggianti e lucide come non mai, le mele caramellate vengono considerate (soprattutto in America) uno dei dolci più tipicamente autunnali. La raccolta delle mele, infatti, ha inizio a metà Agosto e si conclude a fine Ottobre. Ecco perchè, da Halloween in poi, questi frutti la fanno da padrone su ogni tavola e come ingredienti dolciari: pensate solo alla torta, alle crostate, ai muffin e alle frittelle di mele. Ma per un ghiotto spuntino, molto facile da preparare, le mele candite sono l’ideale. La loro storia inizia nel 1908, quando un venditore di caramelle di Newark, William W. Kolb, decise di ideare una ricetta inedita per il periodo natalizio. Inizialmente pensò a delle caramelle a base di cannella rossa, e preparò subito la miscela. Poi, all’ improvviso, ebbe un’intuizione. Nella miscela immerse alcune mele e si accorse che erano diventate talmente rosse e brillanti da mozzare il fiato. Si affrettò ad esporle in vetrina, avrebbero attirato moltissimi clienti. Non sbagliava: il primo lotto andò a ruba, e tutti gli anni le mele vendute ammontavano a qualche migliaio. Nel 1948, le mele candite venivano commercializzate nelle zone turistiche, nei luoghi di intrattenimento come i circhi e i luna park e in ogni negozio di dolci degli Stati Uniti.

 

 

Oggi, in America sono il dolce-leitmotiv di ogni ricorrenza della stagione fredda. Ma non solo: alla celebrazione delle mele caramellate è stata dedicata una data, il 31 Ottobre, dichiarata ufficialmente il National Candy Apple Day – e coincide con Halloween non a caso, dato che sono una tipicità dolciaria anche di questa festa (da qui l’appellativo di “mele stregate”). Prepararle è molto semplice. Basta lasciar caramellare lo zucchero insieme all’acqua, allo sciroppo di glucosio (o di mais) e a un aromatizzante, come la vaniglia o la cannella. Quando la miscela raggiunge una temperatura di 125 gradi, si aggiunge del colorante alimentare rosso e si immergono le mele una ad una. Ogni frutto, nel frattempo, è stato munito di un lungo stecchino di legno per rendere più facile l’operazione e la successiva degustazione. Infine, si lascia indurire il caramello e il gioco è fatto. Se poi volete sbizzarrirvi a sperimentare, le opzioni sono molteplici: potete utilizzare ingredienti quali il pistacchio tritato, gli zuccherini multicolor o la frutta secca grattugiata per guarnire le mele. Esiste persino un dolcetto, la Toffee Apple, dove la mela è completamente ricoperta di caramella mou. Un’altra versione delle “mele stregate” prevede l’aggiunta di cioccolato fondente (in alternativa bianco, o al latte) e di una manciata di confettini colorati: le mele vanno sempre immerse nello zucchero caramellato, ma una volta che si sarà indurito l’operazione viene ripetuta nel cioccolato sciolto. Dopodichè, si guarniscono le mele con i confettini. Il risultato? Una vera e propria bomba di golosità.

 

 

Foto via Piqsels, Pixabay e Unsplash