La notte

 

“Aprimmo la finestra al cielo notturno. Gli uomini come spettri vaganti: vagavano come gli spettri: e la città (le vie le chiese le piazze) si componeva in un sogno cadenzato, come per una melodia invisibile scaturita da quel vagare. Non era dunque il mondo abitato da dolci spettri e nella notte non era il sogno ridesto nelle potenze sue tutte trionfale? Qual ponte, muti chiedemmo, qual ponte abbiamo noi gettato sull’infinito, che tutto ci appare ombra di eternità? A quale sogno levammo la nostalgia della nostra bellezza? La luna sorgeva nella sua vecchia vestaglia dietro la chiesa bizantina.”

(Dino Campana, da “Canti orfici – La notte – II – Il viaggio e il ritorno”, 1914)

 

Il luogo

 

Siamo in aperta campagna, in mezzo al verde, e il nostro sguardo viene invaso dal candido tripudio di petali di un mandorlo in fiore. Il sole risplende, il cielo è limpido: neppure una nuvola squarcia la sua azzurrità luminosa. Un vento leggero fa danzare le foglie e i fiori, dei quali veicola il profumo delicato. In sottofondo, il soave suono di un flauto libra nell’ aria una melodia incantatrice. L’ atmosfera sembra sospesa, un mood etereo aleggia tutto intorno. Tra poco, il nostro picnic irromperà in un’ armonia che, finora, solo il vivace cinguettio degli uccelli è riuscito a spezzare. Consapevoli di questo, ci ripromettiamo di immergerci nello scenario bucolico che ci sta di fronte con la massima discrezione, assaporando fino in fondo l’ avvolgente quiete della natura. E se una Pasquetta simile, molto probabilmente, la vivremo soltanto nei sogni a causa della zona rossa generale, affidiamoci all’ immaginazione: accrescerà ancora di più il piacere di godercela quando saremo finalmente liberi dall’ incubo Covid.

 

 

Arriva “Aeroplane”, il nuovo singolo di Petite Meller

 

Il Solstizio d’Estate porta con sé una news esplosiva: Petite Meller (leggi qui l’articolo che VALIUM le ha dedicato nel 2016), la cantautrice, filosofa e compositrice osannata dal mondo della musica così come da quello della moda (che l’ha già eletta style icon), ha appena lanciato il suo nuovo singolo “Aeroplane”. Dopo “Baby Love”, sulle cui note ci siamo scatenati nel 2015, Petite torna a ravvivare la stagione calda con una melodia travolgente, ritmatissima, quanto mai irresistibile. Ancora una volta l’ ottimismo e la solarità predominano, dando vita a sonorità prepotentemente vibranti; il titolo del brano, poi, non avrebbe potuto essere più azzeccato: ascoltare “Aeroplane” è librarsi in volo sulle ali della musica, inebriarsi percorrendo l’ intero globo terrestre alla velocità della luce. “The way my body goes, high and low around the globe, the way my body goes, like an aeroplane coast to coast”, recita il refrain come in un canto tribale cadenzato dai tamburi che, in Nordafrica, fanno da sottofondo ai matrimoni, mentre accenti sfavillanti risaltano su un tappeto di note tropicali molto in linea con le suggestioni che hanno ispirato Petite. La popstar franco-israeliana, che vanta nel Curriculum studi di Filosofia alla Sorbona, ha infatti composto “Aeroplane” proprio durante un volo per Rio de Janeiro. “Ogni volta che volo a bassa quota, la musica mi riporta in alto. Quando sono a pezzi, alzo il volume e sento il mio corpo volare attraverso ogni paese, confine, spazio e tempo, sopra ogni cosa – fluttuando come un uccello, da una costa all’ altra.” racconta, e aggiunge: “Mi sento come se fossi un aereo che fa decollare le persone – questa è la mia missione.” Il ritmo di “Aeroplane”, in effetti, è un invito a prendere il volo, a saltare battendo le mani mentre impazza una musica che mixa lingue, luoghi e fascinazioni internazionali.

 

 

Il nuovo singolo di Petite Meller è uscito il 21 Giugno e rappresenta un “assaggio” della svolta sperimentata con l’ album che vedrà la luce nei prossimi mesi. Assisteremo a un’ evoluzione inedita delle sonorità giocose, già definite “nouveau jazzy pop”, che hanno conquistato i fan di Petite sin dagli esordi: basti pensare che “Lil Empire”, il suo album di debutto del 2016, ha collezionato oltre 50.000 streaming su tutte le piattaforme, mentre il singolo “Baby Love”, dedicato alle “Girls of Africa” che Boko Haram rapì in Nigeria, ha raggiunto immediatamente lo status di fenomeno globale. Nominata “The Best Push Artist” all’edizione 2017 dei MTV Europe Music Awards, Petite Meller si è affermata con il suo inconfondibile “social pop”, un connubio di ritmi unici e video “cinematografici” in cui omaggia Tarkovskij, Hitchcock e Antonioni tramite sequenze di uno spettacolare impatto visivo. Alcuni esempi? Le clip di “The Flute”, “Barbaric”, “Milk Bath”, “NYC Time” e “Backpack”, solo per citarne alcune. Il senso estetico, d’altronde, non manca a colei che viene regolarmente invitata in front row alle sfilate di Maison del calibro di Chanel, Giorgio Armani e Miu Miu: biondissima e con le tipiche guance ricoperte da un alone di blush rosa shocking, Petite è stata immortalata da guru della fotografia come Mario Testino, Jean-Baptiste Mondino, Ellen Von Unwerth, Valerie Phillips, ed è apparsa in prestigiosi magazine tra cui figurano Vogue USA, iD, Interview, NME, DAZED, Evening Standard, W, Time, Vanity Fair, Flaunt e Wonderland, oltre che moltissimi altri ancora.

“Aeroplane” (per ascoltarlo, clicca qui), prodotto dalla CDF Records, porta la firma di Petite Meller insieme a Malcolm McCarthy e Joakim Ahlund, già annoverato tra gli autori del singolo “Baby Love”.

 

Photo by Eliot Lee Hazel