Cibo d’estate: la libertà di scegliere il piatto unico

 

Estate è anche libertà di gestire i propri pasti; scegliere il piatto unico, ad esempio, inglobando i classici primo, secondo e contorno in un’unica portata: per risparmiare tempo e alleggerire la dieta. Il caldo asfissiante rallenta la digestione, dimezza l’appetito e rende necessario eliminare i cibi troppo elaborati o pesanti. Il piatto unico, di conseguenza, diventa un’ottima soluzione: innanzitutto è veloce da preparare, poi permette di sperimentare un gran numero di ricette mettendo la fantasia alla prova. Possiamo abbinare gli ingredienti più disparati, dando vita a un connubio sia all’insegna del gusto che della salute. In un paese come il Venezuela, la pietanza unica è una tradizione talmente consolidata da essere stata assurta a piatto nazionale: il Pabellon Criollo è ben noto a chiunque abbia visitato la “piccola Venezia” (questo il significato del nome “Venezuela” in italiano rinascimentale) affacciata sul “Caribe”; si compone di riso bollito, carne saltata con verdure, fagioli neri e platano fritto (una banana tropicale del genere Musa diffusissima in America Latina).

 

Il Pabellon Criollo, piatto tipico del Venezuela

E voilà, lo spunto è servito: possiamo creare dei gustosi mix utilizzando il riso, alcuni tipi di pesce, certe verdure…non esistono limiti all’inventiva. Il piatto unico può essere realizzato con ricette calde o fredde, ma è immancabilmente veloce e facile da preparare.

 

 

Portare a tavola un’unica pietanza, ma completa, è una scelta che in estate comporta non pochi vantaggi: libera dalla schiavitù delle lunghe ore passate ai fornelli, privilegia gli alimenti sani ma gustosi e incentiva la sfiziosità delle portate. Qualche idea per gli ingredienti da “miscelare”?  Le verdure, il tonno, il riso, l’insalata, i frutti di mare, i ceci, i pomodori (perfetti per essere farciti a proprio piacimento), il farro, i peperoni, i pomodorini, le uova sode…senza dimenticare formaggi invitanti come la feta, la scamorza e la mozzarella.

 

Foto via Pexels e Unsplash

Foto del Pabellon Criollo Byfreddygutierrez, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

 

Colazione di fine Novembre

 

Spremute di agrumi per fare il pieno di vitamina C (e rafforzare le difese immunitarie, un must in tempi di Coronavirus), crostatine alla crema e un’ invitante bottiglia di bollicine con cui passare la serata: è una colazione eterogenea, quella che contraddistingue queste ultime giornate di Novembre. Ancor più perchè viene consumata tra le pigne argentate, le sfere in total gold e i fiocchi di neve, simili a merletti, che andranno ad adornare l’ albero di Natale. Ma il mix ornamental-culinario di cui sopra è tutto fuorchè scoordinato: rappresenta i variegati tasselli del puzzle che compone lo scenario pre-natalizio, mai privo di un magnetico appeal.