Luglio

 

Luglio è un appuntamento al buio con l’estate.

(Hal Borland)
Arriva Luglio, e l’Estate ci travolge con una folata d’aria calda. Anzi, bollente, dal momento che l’anticiclone africano è ritornato in tutta la sua arsura. Il settimo mese dell’anno nel calendario gregoriano inizia oggi, ma a giudicare dalle temperature sembra già Ferragosto. Luglio è composto da trentun giorni ed è il primo mese completamente estivo. Il suo nome latino era Iulius, derivante da Giulio Cesare (presumibilmente nato il 13 Luglio), poichè Marco Antonio lo aveva dedicato al grande politico, oratore, autore e generale della Roma antica. Prima di allora Luglio veniva chiamato Quintilis, ovvero “cinque”, nel calendario romano: iniziando l’anno a Marzo, era il quinto mese. A Luglio, l’Estate esplode in tutto il suo fulgore. Ci si proietta mentalmente verso le vacanze, iniziano i weekend in riviera. Secondo la tendenza attuale, anzi, molti vanno in ferie proprio ora: il caos ferragostano nelle mete turistiche e i costi sempre più proibitivi di quel periodo spronano a optare per le vacanze anticipate una gran quantità di persone. In agricoltura è il momento delle semine di ortaggi tipicamente autunnali come i porri, il radicchio,i finocchi, i cavoli e così via; fino a non troppi anni fa, nei campi si bruciavano le stoppie, e quell’ odore inconfondibile era una costante delle notti estive. Oggi, per contrastare il rischio degli incendi boschivi, in molte regioni italiane la bruciatura è consentita soltanto da Ottobre a Maggio. Tra le ricorrenze principali del mese di Luglio troviamo il Giorno dell’ Indipendenza degli Stati Uniti d’America, che nel paese a stelle e strisce si festeggia il 4 Luglio, mentre il 14 Luglio, in Francia, ricorre l’ anniversario della presa della Bastiglia. Tornando in Italia, il 22 Luglio si celebra la festa di Santa Maria Maddalena: si deve a Papa Francesco l’aver elevato a festa quella che, fino al 2016, era una memoria. I segni zodiacali di Luglio sono il Cancro e il Leone, il colore del mese è il giallo, la pietra preziosa è il rubino: fu scoperto dagli indiani nel 3000 a.C. nelle miniere del Mogok e viene considerato il “re delle pietre”. Di un colore rosso intenso, il rubino è tradizionalmente una gemma di buon auspicio; indossandolo sulla mano sinistra, inoltre, si diceva che avesse avuto la facoltà di far vivere in armonia con i propri nemici.
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Quando il giardino è da sogno: il Cottage Garden

 

Il bello del giardinaggio: le mani nello sporco, la testa baciata dal sole, il cuore vicino alla natura. Coltivare un giardino non significa nutrire solo il corpo, ma anche l’anima.
(Alfred Austin)

 

Maggio è il mese ideale per immergersi negli scenari da sogno che offre la natura. Uno di questi è senz’altro il giardino, ma un giardino molto particolare: il Cottage Garden tipicamente inglese. Ricordate l’articolo sulle Cotswolds che ho pubblicato due anni fa per la serie “Il luogo”? (potete rintracciarlo qui) Bene. In quelle zone, situate nel cuore dell’Inghilterra, potete ammirare molteplici esempi di Cottage Garden, il giardino che circonda i tradizionali cottage locali. Ma quali sono le sue caratteristiche? Innanzitutto, quella di affiancare gli ortaggi e gli alberi da frutto alle più disparate specie floreali. Non dimentichiamo che il Cottage Garden è un giardino di campagna, tenuto cioè a soddisfare requisiti in linea con le esigenze agresti. Potremmo quindi definirlo felicemente un “ibrido”, un po’ orto e un po’ giardino: nemmeno un briciolo del suo fascino ne verrà intaccato. Le sue radici affondano nell’800, quando il giardinaggio si tramutò in un’autentica passione per i cittadini d’Oltremanica. Anteriormente a quel periodo le case coloniche erano dotate di un “kitchen garden”, un orto sul retro circondato da alte mura; quel piccolo spazio si tramutò in un giardino in seguito all’ internazionalizzazione del commercio di frutta e verdura. Le piante e i fiori venivano scrupolosamente selezionati dalla padrona di casa, che valutava il loro potenziale ornamentale: la cura del giardino cominciò ad incarnare uno stile di vita che si impose definitivamente durante l’età vittoriana.

 

 

La seconda particolarità di un Cottage Garden è che è un giardino “in stile libero”: fiori, arbusti, bulbi, piante rampicanti, perenni e annuali compongono un variopinto mix. Questa varietà è uno dei suoi punti di forza, perchè risulta di straordinario impatto visivo. Ne mette in risalto, inoltre, la meraviglia e l’estro, che combina il verde con i più vivaci colori.

 

 

Per creare un Cottage Garden da sogno, andrebbero tenuti presenti questi aggettivi: idilliaco, romantico, campestre. La mescolanza di specie vegetali è il suo tratto distintivo, ma va realizzata in modo armonico. E soprattutto ragionato, tenendo conto dei bisogni delle piante; la corretta esposizione solare per esempio, o l’ideale tipologia di terreno. Il Cottage Garden è delimitato da uno steccato che, volendo, può essere tinteggiato con dei bei colori. La combinazione di piante e fiori dovrebbe essere attentamente ponderata anche dal punto di vista cromatico: alcune tonalità danno il meglio di sè, se abbinate tra loro. Per quanto riguarda i fiori, un valore aggiunto è costituito dal profumo. Tutto ciò che è insolito, stravagante e originale dona una marcia in più al giardino; gli archi di fiori, i pergolati, una fontana laddove non ce l’aspetteremmo catturano e deliziano l’occhio. Non è raro che, nei Cottage Garden più ampi, siano presenti dei corsi d’acqua o degli stagni che esaltano la meraviglia del luogo. Molto importanti sono anche i percorsi, i sentieri che attraversano lo spazio verde: solitamente si presentano sinuosi e si inoltrano con suggestività nella vegetazione. Un must assoluto è la presenza di rose rampicanti che decorano la facciata del cottage. Naturalmente, la cura riposta nella creazione di questa magnifica area deve risultare invisibile. Il Cottage Garden, oltre che alla natura, è un’ode alla naturalezza e alla spontaneità.

 

 

Quali piante e fiori scegliere, concretamente, per ornare il giardino di un cottage? Il mood rurale che lo pervade ci impone innanzitutto di includere dei fiori di campo: via libera all’aster, all’echinacea e all’helenium, poichè rievocano la margherita, così come ai papaveri, le campanule, i fiordalisi. Estremamente scenografici risultano il geranio, il garofano, l’achillea, l’alcea rosea; l’apice del fascino viene raggiunto però dalle rose, sia arbustive che rampicanti, insieme alle ortensie e alle peonie. I bulbi non mancano mai, nel Cottage Garden: predominano i muscari, i crocus, i narcisi, i tulipani, e abbondano le dalie e i gladioli.

 

 

Oltre che alle rose, nel Cottage Garden troviamo rampicanti splendidi come il glicine, il gelsomino, l’edera, la bignonia. Il girasole, la bocca di leone e l’anemone, il “fiore del vento”, donano un tocco di colore in più. La lavanda rapisce l’olfatto con il suo straordinario profumo. Tra le piante arbustive figurano invece il lillà, l’abelia e il rododendro.

 

 

Gli alberi presenti con maggior frequenza sono la magnolia, il pero e il melo, particolarmente sfarzosi quando sono in fiore.

 

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