Sciami meteorici, piogge di stelle cadenti: tutto l’incanto delle notti di Luglio

 

Preparatevi a osservare il cielo notturno, questo mese, perchè ci regalerà delle meravigliose sorprese: sto parlando degli sciami meteorici che, specialmente in estate, sono molto frequenti. Entro la fine di Luglio si verificheranno diverse piogge di stelle cadenti. La prima ha avuto inizio proprio tra ieri notte e l’alba di oggi: si è trattato dello sciame delle Pegasidi. Il loro radiante (ovvero punto di partenza) è situato nella costellazione di Pegaso, e ad averle originate è la cometa C/1979 Y1 Bradfield. Il picco delle Pegasidi si verifica approssimativamente sette giorni dopo la Luna Nuova, perciò in presenza di una luminosità lunare piuttosto ridotta. Tra il 9 e il 10 Luglio, il radiante è stato visibile dalle 23 e ha raggiunto il picco intorno alle 4 del mattino, immediatamente dopo che la Luna è tramontata.

 

 

Tra l’11 e il 12 Luglio, invece, sarà il turno delle Capricornidi: lo sciame, generalmente molto luminoso, è stato avvistato per la prima volta nel 1800. Il suo radiante (come suggerisce il nome) si trova nella costellazione del Capricorno; sarà osservabile dalle 23 in avanti, ma il picco è atteso alle 3 di notte. La pioggia delle Capricornidi includerà quasi con certezza alcuni frammenti dell’asteroide Adonis e potrà essere ammirata distintamente grazie all’assenza della Luna.

 

 

Nei giorni successivi, o sarebbe forse meglio dire nelle notti, si succederà un flusso quasi ininterrotto di stelle cadenti. Tra il 16 e il 17  Luglio arriverà lo sciame meteorico delle Aquilidi, noto agli scienziati dagli inizi del Novecento. E’ costituito da meteore non troppo brillanti, a parte qualche eccezione, il cui radiante si situa tra l’Aquila e la costellazione dello Scudo: sarà osservabile l’intera notte culminando intorno all’una. Anche nel caso delle Aquilidi, l’assenza della luna renderà più facilmente osservabile la pioggia di stelle. Le omicron Draconidi si apprestano a estasiarci con il loro sciame meteorico tra il 17 e il 18 Luglio; sono state generate con ogni probabilità dalla cometa 1919_V Mercalf. Il radiante, diffuso e discontinuo in quanto ad attività, è stato studiato dagli astronomi a partire dalla metà del 1800. Il picco si attende per le 23 del 17 Luglio e sarà visibile finchè la Luna non volgerà al tramonto.

 

 

Nella notte tra il 19 e il 20 Luglio sarà possibile ammirare le alfa Cignidi, documentate circa un secolo orsono. Sono meteore generalmente contraddistinte da una scarsa luminosità, ma qualcuna risulta molto brillante. Il radiante raggiungerà il picco verso le 2 di notte e sarà osservabile, come per quanto riguarda altri sciami, fino al tramonto della Luna. Proprio la costante presenza di quest’ultima, tuttavia, renderà difficile distinguere la pioggia di stelle: pur restando bassa all’orizzonte, ne offuscherà la visione con la sua luminosità. Lo sciame meteorico delle Beta Cassiopeidi è atteso, invece, tra il 20 e il 21 Luglio. Scoperto negli anni ’50 del Novecento, non di rado è stato confuso con le prime Perseidi. Il radiante culminerà al sorgere dell’alba e sarà visibile l’intera notte, ma la Luna, sempre bassa all’orizzonte, disturberà l’osservazione. A fine mese, lo spettacolo astronomico degli sciami meteorici continuerà a deliziarci con il suo incanto. Le gamma Draconidi sono state immortalate per la prima volta a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 del Novecento; si presentano gli ultimi dieci giorni di Luglio, quest’anno tra il 27 e il 28,  ma la cometa che le ha generate rimane un mistero. Il loro radiante, situato nella costellazione del Drago, culminerà intorno alle 23 e sarà possibile osservarlo a partire dalle ore del crepuscolo serale. Bisognerà considerare, tuttavia, che la luminosità della Luna potrà offuscare la visione verso le 2 di notte. La pioggia delle Delta Acquaridi, molto attiva nel cielo meridionale, è composta da meteore poco lucenti il cui radiante si colloca nella costellazione dell’Acquario. Non è ancora noto da quale cometa siano state originate. Lo sciame arriverà nella notte tra il 27 e il 28 Luglio; sarà possibile ammirare il radiante da mezzanotte in avanti: all’alba raggiungerà la massima altezza, ma la Luna disturberà l’osservazione proprio in quegli istanti.

 

 

Le piogge di stelle saranno tutte visibili a occhio nudo, nessuna esclusa, a patto di prendere qualche accorgimento. Cercate di osservarle a dovuta distanza dagli agglomerati urbani, in aree spaziose e soprattutto lontane dall’inquinamento luminoso: le luci artificiali potrebbero impedirvi di godere appieno di questo straordinario evento astronomico.

 

Tornano le Leonidi e ravvivano la notte con una pioggia di stelle cadenti

 

Stasera, tutti con gli occhi rivolti verso il cielo: tornano le Leonidi, e il loro sciame meteorico ci sorprenderà con una pioggia di stelle cadenti. L’evento proseguirà per l’intera notte. Se il cielo sarà sgombro di nuvole, potremo visualizzarle perfettamente; anche perchè la Luna, in fase crescente, non le offuscherà con il suo chiarore. Lo spettacolo si ripete ogni anno, dal 3 Novembre al 2 Dicembre: la pioggia meteorica si verifica quando la cometa 55P/Tempel-Tuttle transita nel punto più vicino al Sole (detto “perielio”). In quel momento, il ghiaccio di cui è composta sublima e da essa si stacca una scia di frammenti chiamati “meteoroidi”. Durante il suo moto di rivoluzione attorno al Sole, la Terra attraversa l’orbita della Tempel-Tuttle incontrando la scia dei meteoridi; il contatto dei frammenti cometari con l’atmosfera terrestre provoca la loro vaporizzazione e, di conseguenza, la formazione dello sciame meteorico delle Leonidi, così battezzate in quanto sembrano provenire dalla costellazione del Leone. Le stelle cadenti, che viaggiano a una velocità di ben 72 km al secondo, penetrano nell’atmosfera con un impatto potentissimo. Sono celebri per la loro brillantezza, e da piogge possono talvolta tramutarsi in tempeste meteoriche con una densità di circa 1000 meteore l’ora.

 

 

Quest’anno, il picco dello sciame avrà luogo nella notte tra il 17 e il 18 Novembre: sarà visibile dalla sera di venerdì fino all’alba di sabato, terminando più o meno alle 6 del mattino. Per ammirare il fenomeno al meglio, è opportuno scegliere un luogo privo di luci artificiali. Lo spettacolo si preannuncia indimenticabile, anche se pare che potremo osservare dalle 10 alle 15 meteore l’ora: non il massimo, secondo gli astronomi. Va considerato, tuttavia, che le tempeste meteoriche (quelle cioè che presentano una maggiore densità di stelle cadenti) si verificano ogni 33 anni, il periodo che la cometa 55P/Tempel-Tuttle impiega per concludere la sua orbita intorno al Sole; gli sciami più memorabili hanno avuto luogo nel 1799, 1833, 1866, 1966 e 2001. Nel 1833 la tempesta meteorica fu talmente intensa da terrorizzare la popolazione della East Coast: sicuri che fosse arrivata l’ Apocalisse, i cittadini corsero a rifugiarsi nelle chiese temendo il peggio. Bisognerà invece attendere il 2032 per assistere alla prossima fitta pioggia di Leonidi.

 

Le stelle cadenti da non perdere nelle lunghe notti di Settembre

 

“C’è chi si fissa a vedere solo il buio. Io preferisco contemplare le stelle. Ciascuno ha il suo modo di guardare la notte.”
(Victor Hugo)

Se la notte di San Lorenzo avete mancato l’ appuntamento con le stelle cadenti, la buona notizia è che questo mese avrete moltissime altre occasioni per ammirarle: le notti si fanno più lunghe ed avvistarle è estremamente facile. Il cielo ancora limpido di Settembre permette di distinguerle senza troppi problemi; bisogna considerare, inoltre, che nel periodo che precede l’ Equinozio gli sciami di stelle cadenti raggiungono il loro picco annuale. Basti pensare che se ne contano, approssimativamente, dalle dieci alle venti ogni sessanta minuti! Il fatto è che non ce ne accorgiamo, non ci facciamo caso. Le Aurigidi ci accompagnano nel passaggio dal mese di Agosto a quello di Settembre, mentre – save the date – tra domani e il 7 Settembre potrete ammirare le sfavillanti epsilon Perseidi nel cielo privo di chiarore lunare: si prevede che questo sciame meteorico rilascerà cinque scie infuocate ogni ora. La notte del 9 Settembre, occhio al cielo perchè verrà solcato dalle Perseidi settembrine, meteore di media luminosità generate dalla cometa Bradfield. L’ 11 e il 12 Settembre, invece, sarà possibile osservare le Alfa Triangulidi, le più “misteriose” di tutte. Un loro avvistamento nel 1993 ha evidenziato il passaggio di 11 meteore in poco più di un’ora. Ma come mai, a volte, è così difficile scorgerle? La risposta vi stupirà: considerate che all’ interno dell’ atmosfera terrestre le meteore viaggiano a una velocità di 67 km al secondo. Sì, avete letto bene! Anche l’ Equinozio di Autunno, comunque, dal punto di vista cosmico ci riserverà molte sorprese. Quest’ anno si verificherà il 22 Settembre alle ore 21.21. Le ore di buio e di luce saranno in equilibrio perfetto, e il sole tramonterà esattamente alle 19.09: un’ ottima occasione per dedicare la nottata all’ osservazione dei pianeti. Venere, ad esempio, sarà visibile per alcuni minuti extra prima di tramontare a Sud-Ovest, e così Giove e Saturno che culmineranno verso Sud. La notte del 14 Settembre Nettuno – uno dei quattro “giganti gassosi” –  si troverà in opposizione al Sole, però il fenomeno non sarà osservabile a occhio nudo. L’ evento previsto per la notte del 17 Settembre, invece, è imperdibile: una congiunzione tra Giove, Saturno e la Luna che ci regalerà attimi di puro incanto. Per ulteriori informazioni non esitare a consultare il sito della UAI, Unione Astrofili Italiani.