Yuima Nakazato Haute Couture AI 2023/24: un beauty look prorompente come il magma e scintillante come la lava

 

Brillare, scintillare, sfavillare anche con il trucco: nel periodo natalizio, le luci si moltiplicano. E il beauty look della sfilata Haute Couture Autunno Inverno 2023/24 di Yuima Nakazato ha fatto proprio questo imperativo declinandolo sapientemente. Manciate di glitter si concentrano solo in prossimità dello sguardo, formando futuristiche virgole ai lati del naso oppure agglomerandosi, di volta in volta, sopra o sotto le sopracciglia. I brillantini non sono assemblati in modo regolare: sembrano spruzzati, cosparsi a caso nei paraggi dell’occhio. Un rimando, forse, al motivo ispiratore della collezione che traccia un parallelismo tra il monte Fuji dipinto di rosso del pittore Katsushika Hokusai e i maestosi fuochi in cui brucia la spazzatura di plastica keniota. La potenza delle fiamme, poeticamente tradotte in magma da Yuima Nakazato (“Magma” è, non a caso, il titolo della collezione), rievoca l’impetuoso scintillio della lava. Un’immagine che viene probabilmente ripresa dal beauty look della sfilata: viso al naturale su cui spiccano aloni multiformi di glitter argentati, rossi e neri. Ma anche dalla forza devastante del fuoco può nascere un alito di speranza, prendere vita l’ispirazione creativa. Il messaggio è ben preciso: creazione e distruzione si susseguono in un eterno ciclo, dall’una scaturisce l’altra in un’alternanza perfetta. Ecco così che un make up di forte impatto, certamente non facile da dimenticare, si impone grazie all’utilizzo di una “semplice” manciata di glitter; perchè quei bagliori incarnano uno straordinario connubio di suggestività, fascino e potenza evocativa.

 

 

 

VALIUM accende le luminarie

Il primo weekend di Dicembre, puntualmente, VALIUM accende le luminarie. Perchè mai come nel periodo natalizio la luce riveste una valenza così speciale: diventa gioia, magia, condivisione. Le vie, le piazze, gli esterni delle case private e dei palazzi si ornano di bagliori multicolor che emanano una straordinaria aria di festa. Quando si tratta di luminarie, è pressochè impossibile optare per il minimalismo. Intermittenze e giochi cromatici sembrano essere la regola, coniugata con una massicia dose di sontuosità. La luce, d’altronde, possiede da sempre un potente valore simbolico e spirituale: Gesù nasce per portare luce nel mondo, è la luce che sconfigge le tenebre e che ci salva dalla morte. I luoghi sacri, non a caso, sono illuminati dal suggestivo baluginio delle candele. Quel chiarore esprime un profondo senso di devozione, lo stesso a cui si ispirano – su vasta scala e in modo decisamente più eclatante – le luminarie natalizie. La Festa con la F maiuscola, la festa per antonomasia, va onorata come merita: luci che si rincorrono, che lampeggiano, che riproducono l’ iconografia (sacra e profana) del Natale, accendono il buio creando un’ esplosione di sfarzosa giocosità. E l’ambiente circostante diventa subito un Paese delle Meraviglie

 

Foto n. 14 (dall’ alto) di HarshLight from San Jose, CA, USA, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons