Il Profumo

 

” Voleva essere il dio onnipotente del profumo, così come lo era stato nella sua fantasia, ma ora nel mondo reale e regnando su uomini reali. E sapeva che ciò era in suo potere. Poiché gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’ orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo. Poiché il profumo era fratello del respiro. Con esso penetrava negli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore, e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l’ amore dall’ odio. Colui che dominava gli odori, dominava i cuori degli uomini. “

 

Patrick Suskind, da “Il Profumo “

 

 

 

 

 

L’incantesimo di San Giovanni

 

Eteree creature volteggiano sui prati come fate, grandi ali impalpabili e piedi che affondano nell’ erba alta. Tutto intorno, i fiori di iperico si moltiplicano in una sconfinata distesa gialla. E’ il giorno di San Giovanni, un magico preludio d’ estate. Il sole, già alto, con i suoi raggi ha spazzato via le ultime tracce di una notte stregata. Ma l’incantesimo persiste: l’aria è calda, avvolgente, impalpabile come un tulle tinto di tenui colori candy….e la mattina è iniziata con il delizioso tocco dei petali e della rugiada sulla pelle. L’ acqua di San Giovanni rimane la tradizione più amata di questa ricorrenza, l’ incontro tra il cocente sole estivo e la portentosa guazza lunare. Si dice che propizi la fortuna, calamiti l’amore e preservi la salute, poichè le gocce che di notte si posano sui fiori li caricano di un potere immenso. Non stupisce affatto che, ormai da secoli, la festa di San Giovanni esordisca con un rito purificatore dall’ incanto irresistibile e sempiterno.

 

 

 

 

 

 

Tramonto di riflessioni

 

Un’ altra domenica volge al termine, la penultima domenica della fase 1 del lockdown. Io la concludo qui, dondolando di fronte all’ immensa spettacolarità di un tramonto sull’ oceano. Naturalmente, con la fantasia. Stiamo vivendo giorni in cui la razionalità dovrebbe raggiungere il picco, per fronteggiare l’ emergenza Covid-19, ma al tempo stesso non possiamo trascurare l’ enorme potere dell’ immaginazione. Che è quella che davvero ci salva, nel nostro essere a tu per tu con questo dramma. E se al momento il Coronavirus ci proibisce di muoverci, di evadere, di viaggiare, possiamo farlo approdando in luoghi che, esplorati con la fantasia, risulteranno ancora più incantevoli e attraenti. Albert Einstein disse: “La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto”, una frase di cui tenere conto: oggi la faccio mia, e mi trasferisco in un paradiso tropicale per rafforzare il significato che il periodo di clausura ha assunto per me e gli insegnamenti che mi ha donato: su tutti, a parte il valore della solidarietà e dei sentimenti veri, solidi, che durano nel tempo, la basilare importanza dell’ amore per nostra Madre Terra, il rispetto nei confronti dei suoi paesaggi e del suo patrimonio faunistico, vegetale e floreale. Stasera, quindi, voglio sottolinearne il concetto con una semplice – ma sbalorditiva – immagine. Le albe e i tramonti sono da sempre i momenti della giornata che preferisco, perchè sono momenti di riflessione: il tramonto invita al bilancio del giorno appena trascorso, l’ alba a rinascere grazie al giorno che stiamo per affrontare. Mi lascio avvolgere dalle meravigliose cromie di questo sole che cala nell’ oceano, circondata dalle palme esotiche, per augurarvi una buona serata e per ricordarvi, e ricordarmi, di non dar mai per scontata la bellezza di tutto ciò che ci circonda. Ma anche di rivalutare il potere della fantasia che, soprattutto se si intreccia alla realtà, dà vita a un cocktail quanto mai prezioso e inestimabile.