Passeggiata nel bosco autunnale

 

Il bosco risuona e tace: tace quando ascolto, risuona quando mi addormento.

(Pablo Neruda)

 

Il bosco in Autunno, pura meraviglia: un tripudio di colori che spaziano dall’oro al porpora, dal ruggine al vinaccia, dall’arancio al rosso. Se questa Estate siamo andati al mare per sfuggire all’afa e godere di tutti i benefici del salmastro, adesso è tempo di trasferirci in montagna. Solo addentrandoci nei boschi possiamo vivere l’Autunno appieno: la natura, con la sua graduale metamorfosi, suscita emozioni da lasciare senza fiato. Passeggiando tra gli alberi, lungo i sentieri o le radure, assistiamo allo spettacolo del foliage. C’è da rimanere letteralmente estasiati di fronte alle cromie assunte dal fogliame; piante come il tiglio, il castagno, il faggio, il pioppo tremulo, stupiscono con le straordinarie tonalità sfoggiate dalle loro chiome.

 

 

I funghi, grazie alle piogge e all’abbassamento delle temperature, cominciano a proliferare nel sottobosco. I cercatori dell’“oro dei boschi” vanno già alla spasmodica ricerca di gallinacci, porcini e mazze di tamburo; per evitare di incappare nelle specie velenose è imprescindibile una buona conoscenza micologica. Si rivela necessario, inoltre, apprendere la legislazione locale in materia di raccolta dei funghi.

 

 

La fauna selvatica è parte integrante delle bellezze del bosco autunnale. Le volpi, i cinghiali, i cervi, le lepri, i daini, i mufloni, gli scoiattoli, e molti altri animali ancora, adottano gli atteggiamenti tipici di stagione: non si fermano un minuto, vagano senza sosta alla ricerca di provviste per l’Inverno. Per i cervi, poi, tra Settembre e Ottobre ha inizio il periodo degli amori; i maschi emettono frequenti braiti e organizzano combattimenti per conquistare i favori delle femmine. In montagna è possibile alzare gli occhi e vedere grandi stormi di uccelli migratori che sfrecciano nel cielo: la partenza dei volatili per i paesi caldi è un appuntamento imperdibile, e potervi assistere è quasi un privilegio. Per gli appassionati di birdwatching, il bosco d’Autunno si rivela un autentico paradiso. Anche gli uccelli, come il resto della fauna selvatica, vanno a caccia di cibo da immagazzinare prima dell’arrivo del gelo. In questo periodo, sui monti risalta la presenza dei rapaci, che colpiscono per la loro maestosità: il falco pellegrino, l’astore, la possente aquila reale.

 

 

In quanto a doni della terra, invece, che cosa ci regala il bosco oltre ai funghi? Castagne a volontà, naturalmente, ma non solo: anche le mele la fanno da padrone. Raccoglierle è un vero e proprio divertimento; non è un caso che molte aziende agricole includano la raccolta delle mele tra le attività destinate ai loro visitatori. Sui sapori del periodo tra Estate e Inverno, VALIUM si è soffermato già. E dato che il mese di Ottobre domani farà la sua entrata trionfale, vi invito a organizzare una passeggiata nel bosco per addentrarvi nel cuore della nuova stagione. E’ un’esperienza irrinunciabile che vi permetterà di conoscere da vicino le meraviglie naturali dell’Autunno e di innamorarvene profondamente, proprio come merita.

 

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Buon Equinozio d’Autunno

 

C’è un’armonia in autunno, e una luce nel suo cielo, che durante l’estate non si sente né si vede, come se non potesse esistere, come se non ci fosse mai stata.
(Percy Bysshe Shelley)

 

Oggi, esattamente alle 14.42, cade l’Equinozio di Autunno. Si volta pagina, entra ufficialmente una nuova stagione. Il termine Equinozio, dal latino aequa nox ovvero “notte uguale”, indica che le ore di notte e quelle del giorno si equivalgono, hanno la stessa durata: avremo 12 ore di buio e 12 ore di luce; ciò avviene quando il Sole si posiziona allo zenit dell’equatore celeste. Con l’Equinozio di Autunno, anticamente, prendeva il via il cosiddetto “semestre oscuro”. La fine dei principali lavori agricoli coincide con la conclusione del ciclo produttivo e riproduttivo. Si effettua il secondo raccolto, mentre le chiome degli alberi cominciano a tingersi di straordinari colori. Nel bosco, gli animali danno il via a una frenetica ricerca di cibo per preparare le provviste per l’Inverno. Intanto, gli uccelli migratori si accingono a compiere il loro lungo volo in direzione Sud. L’Equinozio è simbolo di equilibrio: non è un caso che cada esattamente a metà tra il Solstizio d’Estate e il Solstizio d’Inverno. Ma è anche il momento dei bilanci, di constatare qual è il nostro metaforico raccolto. I rituali che in passato accompagnavano l’aratura esprimevano gratitudine per i doni ricevuti dalla Terra e, al tempo stesso, fungevano da richiesta al divino affinchè l’Inverno non fosse troppo aspro. In Autunno la natura comincia ad assopirsi, inaugurando una fase dell’anno che favorisce la meditazione e i viaggi nell’ interiorità. Questo periodo di riflessione coincide con un lavoro costante su noi stessi, dove al resoconto dei risultati ottenuti fino a quel momento vanno ad aggiungersi una nuova consapevolezza e un’esplorazione introspettiva a tutto campo. Diversi elementi simbolici contraddistinguono l’Equinozio d’Autunno. Tra le erbe troviamo la foglia della vite, quella della quercia, l’erba di grano, i cardi, i petali di rosa essiccati. A base di petali di rosa, così come di ibisco, pino, mirra e salvia sono anche gli incensi che andrebbero bruciati in questo giorno. E poi c’è il simbolo supremo, la cornucopia (rileggi qui l’articolo che VALIUM le ha dedicato), un’ode all’abbondanza dei frutti che la natura ci ha donato.

 

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Equinozio d’Autunno, una data all’insegna della “trasformazione”

 

Finché ci sarà l’autunno, non avrò abbastanza mani, tele e colori per dipingere la bellezza che vedo.
(Vincent van Gogh)

 

Arriva l’Equinozio d’Autunno e con esso si inaugura ufficialmente il semestre oscuro dell’anno. L’Autunno è entrato stamattina, alle 8.49. Se oggi il giorno e la notte avranno la stessa durata, da domani le ore di buio inizieranno a prevalere a poco a poco. Per la natura comincia un nuovo ciclo: il secondo raccolto si è ormai concluso, la terra si prepara ad assopirsi dopo aver raggiunto il picco della produttività. Gli uccelli migratori, di qui a breve, spiegheranno le proprie ali verso il sud del globo, mentre gli animali già si apprestano a raccogliere provviste dedicate ai mesi freddi. L’antica tradizione onorava l’Equinozio d’Autunno con la festività di Mabon, dio della caccia, della giovinezza e dei raccolti della mitologia gallese; per approfondire l’argomento vi rimando al mio articolo di benvenuto all’Autunno del 2022 (leggetelo qui). L’uva è uno dei doni che la natura ci offre, a piene mani, in questo periodo. Non è un caso che le fasi di lavorazione del vino fossero caratterizzate da una forte valenza allegorica: la vendemmia, la pigiatura, la fermentazione, la conservazione nelle botti rivestivano un significato ben preciso, secoli orsono. La fermentazione, in particolare, simbolizzava il rinnovamento spirituale che coincideva con i riti misterici e le iniziazioni; veniva quindi esaltata da una serie di rituali che esaltavano la sua suggestività, il suo ruolo chiave nel tramutare l’uva in vino. Anche l’Equinozio d’Autunno può essere considerata una ricorrenza a carattere iniziatico. “Trasformazione” è la parola cardine: si associa alla natura ciclica dell’esistenza, al ciclo stagionale che, più di ogni altro, è legato a un nuovo stadio di consapevolezza. Quando il semestre buio ha inizio e la terra si assopisce, comincia il tempo dedicato all’interiorità e alla meditazione. Il viaggio che compiamo è introspettivo, un approfondimento su noi stessi. Le nostre riflessioni si concentrano sulla trasformazione correlata alla morte e ai misteri che circondano questa metamorfosi.

 

 

Un altro fenomeno caratteristico dell’Autunno è il cosiddetto “foliage”: le foglie, prima di staccarsi dai rami degli alberi, si tingono di straordinari colori. Arancio, rosso, porpora, oro e marrone sono i più frequenti, un’autentica meraviglia per lo sguardo. Passeggiare in mezzo alla natura diventa un’occasione per ammirare le splendide cromie dei boschi. Il foliage ha origine dall’escursione termica tipicamente autunnale. Il divario tra le temperature del giorno e quelle della notte provoca un graduale mutamento nella tonalità delle foglie, ma bisogna considerare che il fogliame è ormai giunto al termine del suo ciclo vitale: la clorofilla comincia a diminuire e il verde viene a poco a poco sostituito dai pigmenti nei toni del rosso, del giallo e dell’arancio dei carotenoidi e degli antociani.

 

 

Buon Equinozio d’Autunno, dunque. Assaporate i deliziosi frutti che la natura ci offre, rappresentati con il simbolo della cornucopia (il corno dell’abbondanza in mano alla dea Fortuna) dall’ iconografia autunnale, bruciate incensi a base di mirra, salvia, pino e petali di rose e degustate vini provenienti dai migliori vigneti in attesa di stappare il vino novello. Bisogna pazientare un po’, ma quando arriverà il gran giorno sarà probabilmente il momento di festeggiare uno dei più amati appuntamenti di stagione: Samhain, altrimenti detto Halloween, che quest’anno cade di martedì e – grazie alla festività di Ognissanti – ci regalerà un bel ponte.

 

 

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1 Settembre

 

Ecco arrivati i giorni di settembre. Con dell’estate il meglio del tempo, e dell’autunno il meglio della vivacità.
(Helen Hunt Jackson)

 

L’arrivo di Settembre coincide con un importante giro di boa: l’Estate volge al termine, le vacanze si apprestano ad entrare nel cassetto dei ricordi, le giornate tornano ad essere scandite dagli orari lavorativi. Ma non è tempo di tristezza, anzi. Il 23 di questo mese inizierà l’Autunno, una stagione di bilanci e riflessioni. La natura esuberante dell’ Estate ci ha donato i suoi frutti, adesso è il momento di immagazzinare il raccolto. E di dedicarsi alla vendemmia, raccogliendo l’uva che finirà sulle nostre tavole e quella destinata alla vinificazione. La delizia dei suoi grappoli è incomparabile così come le sue proprietà, ed è in buona compagnia: tra la frutta di Settembre rientrano i mirtilli, i lamponi, le susine, le mele, le pere e le arance. Il clima è mite, l’aria è frizzante. Gli animali cominciano a far provviste per l’Inverno, gli uccelli migratori si accingono a librarsi in volo verso mete lontanissime. Il rituale dell’approvvigionamento dei viveri appartiene anche all’ uomo, che in previsione dell’ arrivo del freddo si dedica alla preparazione di conserve e marmellate. Settembre è il mese dei buoni propositi, dei nuovi progetti: la transizione tra l’ Estate e l’Autunno rappresenta il periodo in cui si prende maggiormente coscienza della ciclicità della vita, del cambiamento intrinseco alla sua continuità. Ringraziamo Madre Terra per il raccolto di cui ci ha fatto dono e prepariamoci ad affrontare una stagione che, a differenza dell’ Estate briosa ed estroversa, valorizza l’ interiorità e l’introspezione. Il nome “Settembre” deriva da “September” e da “Septem”, “sette” in latino: per il calendario romano era il settimo mese dell’ anno. September su sostituito con “Germanico” per ben due volte. La prima, nel 37, fu Caligola a farlo variare in onore del padre che portava quel nome. La seconda, nell’ 89, il mutamento imposto da Domiziano intendeva celebrare la sua vittoria sui Catti (una popolazione germanica), ma quando l’imperatore venne assassinato il mese riprese il nome originario. Anche Commodo, che regnò dal 180 al 192, operò una variazione. La riforma del calendario da lui attuata prevedeva che September diventasse “Amazonius”, ma il cambiamento ebbe breve durata. E’ interessante sapere che Settembre, nel calendario rivoluzionario francese, era il mese che concludeva l’anno. “Fruttidoro” terminava tra il 16 e il 17, e il 22 Settembre, dopo una pausa di cinque giorni battezzati “Sanculottidi”, iniziava “Vendemmiaio”: per i rivoluzionari, il mese che coincideva con l’inizio dell’ anno. Le ricorrenze più importanti di Settembre sono l’Equinozio d’Autunno (in cui il giorno e la notte, dalla durata identica, simbolizzano l’armonia perfetta tra maschile e femminile) e la festa di San Michele, il 29 Settembre, di fatto una solennità dedicata agli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. I segni zodiacali del mese sono la Vergine e la Bilancia, il colore è l’ametista, la pietra lo zaffiro in tutto il suo splendore.

 

 

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