” Vorrei essere te, così violenta così aspra d’amore, così accesa di vene di bellezza e così castigata.”
Alda Merini, “Per Una Rosa”
Un angolo magico di campagna, un’ esplosione di bellezza accentuata dal profumo inebriante delle rose: ti si apre davanti inaspettato e subito cattura il tuo sguardo. E’ un sentiero di cui non riesci a calcolare la lunghezza, immerso nel verde e completamente fiancheggiato da rose che lo sovrastano formando un rigoglioso arco. I colori di questo scenario ammaliano al pari dell’ incanto che sprigiona: un etereo connubio di rosa, verde e azzurro a cui si aggiunge il beige/grezzo della terra, tonalità imprescindibile di una cornice naturale da mozzare il fiato. Siamo nel Paese delle Meraviglie? Forse. Oppure no…Quel che è certo, è che solo il mese di Maggio può offrire simili paesaggi da sogno. Ti addentri in quel sentiero con stupore, senza sapere neppure dove ti condurrà. L’azzurro del cielo, nel frattempo, si tinge delle caleidoscopiche cromie del tramonto prima di sfumare in un crepuscolo color indaco. Tutto intorno è quiete, intervallata dal cinguettio degli uccelli e dal ronzio delle api. Farfalle variopinte svolazzano leggere tra le rose, un vento tiepido veicola profumi a miriadi. Continuo ad avanzare mentre l’ ambiente che mi circonda si fa sempre più onirico. “Rosa, Rosae, Rosam”, recito mentalmente. E’ come un mantra, una cantilena ipnotica che mi accompagna lungo il tragitto…Non ho idea di dove il sentiero mi stia portando, ma voglio immaginare che proprio in questo momento, nel qui e ora, Maggio mi abbia dischiuso l’ accesso ad un mondo da fiaba.
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