I costumi di Halloween: la potenza delle suggestioni

 

Avete già deciso cosa indossare ad Halloween? Travestirsi, ormai, è qualcosa che non riguarda solo i bambini: sfoggiare un costume a tema è un must per chiunque partecipi a un party che si rispetti. Gli appassionati della vigilia di Ognissanti conosceranno tutti i classici del travestimento per quella ricorrenza; mummie, streghe, vampiri e idoli degli slasher sono inflazionatissimi. A meno che non li si reinterpreti con un tocco altamente personalizzato, potrebbero risultare banali. C’è poi da aggiungere che lo stile horror, se enfatizzato a dismisura, sconfina nel trash. Molto meglio puntare sul mistero, sulle suggestioni, sull’inquietudine. Evocare sensazioni tramite rimandi a fiabe gotiche, libri e film da brivido o stupire con accenti di inaspettata sensualità. In questa gallery vi propongo alcuni spunti, che potrete adottare in toto o rielaborare a vostro piacimento.

 

Il cigno nero

La Medusa

L’angelo del male

La dama del mistero

Mercoledì Addams

La dama nera

Cappuccetto Rosso

La strega del bosco

Il fantasma

La sposa cadavere

La dark lady

L’angelo candido

La donna lepre

La dama lacrimarum

La wicca

La viandante

La dama pop

 

Foto via Pexels, Pixabay e Unsplash

L’Autunno e i suoi odori

 

Alla nuova stagione ci stiamo avvicinando a grandi passi. Mancano 15 giorni all’Equinozio, ma trovo interessante proiettarci fin d’ora nel mood autunnale. Oggi, ad esempio, parlaremo dell’ aroma dell’Autunno: perchè l’Autunno, così come ogni stagione, ha i propri odori peculiari e inconfondibili. Come potremmo descriverli esattamente? L’Autunno è una passeggiata nel bosco, aria frizzante da respirare a pieni polmoni. Sa di muschio, foglie morte, terra bagnata, funghi porcini, castagne, nocciole, legni impregnati di pioggia e nebbia. Sono odori intensi, che rilassano e permettono di assaporare appieno il nuovo ciclo naturale; inneggiando a quest’ultimo, ribadiscono il continuo divenire del creato. Anche i fiori prendono parte a questa danza olfattiva. In Autunno, quelli dell’ osmanto sprigionano un profumo potentissimo che alcuni paragonano alla fragranza della gardenia o della magnolia grandiflora. I fiorellini dell’ eleagno, pressochè invisibili, emanano una scia olfattiva che può essere annusata anche a diversi metri di distanza.

 

 

E poi c’è la camelia sasanqua, con i suoi fiori coloratissimi e vistosi; la datura, con i suoi petali disposti a campana; il ciclamino boscolino, dalla profumazione molto intensa…Le rose autunnali, vere e proprie meraviglie che rimangono in fiore fino all’inizio dell’Inverno.

 

 

Tutti aromi che in città, purtroppo, sono quasi impercettibili poichè si disperdono nell’ambiente. E ogni Autunno che passa li vede sempre meno protagonisti: ormai, tutti i segni distintivi stagionali si manifestano con un netto ritardo. Nel 2022, i ricercatori dell’USA National Phenology Network (la fenologia è una disciplina che studia la correlazione tra i mutamenti biologici di determinati organismi e i fenomeni stagionali) hanno invitato gli statunitensi a passeggiare nei propri luoghi di residenza registrando le caratteristiche e i mutamenti associati alla stagione autunnale. Le annotazioni dovevano essere riportate su un taccuino da consegnare, in seguito, agli stessi ricercatori. In molti hanno segnalato l’assenza dei tipici aromi autunnali, e il responso degli studiosi al riguardo si è rivelato assai interessante.

 

 

I membri dell’USA National Phenology Network hanno spiegato il fenomeno associandolo ai cambiamenti climatici: il calore persistente e la siccità avevano causato una caduta prematura delle foglie degli alberi, inoltre il caldo umido trattiene gli odori amalgamandoli in un’unica miscela. Risulta quindi impossibile distinguerli, percepirli nitidamente. All’epoca della ricerca, l’afa ininterrotta aveva ritardato l’arrivo dell’Autunno e la siccità si era rivelata nefasta per la vegetazione. La perdita precoce del fogliame aveva impedito agli alberi di tramutarsi nel polmone intriso dei tipici, oltre che benefici, aromi stagionali. Tutto questo è accaduto nel 2022, ma non risaltano particolari differenze rispetto alla situazione attuale. Se camminate per le vie della vostra città, noterete un gran numero di foglie morte sparse sui sampietrini.

 

 

Venendo meno le sue caratteristiche, una stagione si priva anche dei propri odori. E’ un fenomeno preoccupante, poichè odori e ambiente sono un tutt’uno: si integrano e completano a vicenda. L’odore, inoltre, influisce direttamente anche sulla sfera emotiva: si lega alle emozioni, ai ricordi, alle sensazioni…non è un caso che si parli di memoria olfattiva. Far sì che non si perda nei deleteri effetti della crisi climatica è essenziale: preservare la salute del nostro pianeta significa preservare anche la nostra.

 

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Il tramonto, preludio della notte: un momento di intenso benessere

 

Scomparsa la luce dopo il tramonto,
in quell’oscurità, io sogno.
(Ko Un)

 

Prima della notte (restando nell’ambito del nostro tema della settimana), viene il tramonto. E il tramonto, in estate, acquista un valore del tutto speciale: è il momento in cui la meraviglia della natura si manifesta nel suo massimo splendore, coincide con l’inizio del relax serale e fa da prologo ai sollazzi notturni. Il cielo sgombro di nuvole della bella stagione lo valorizza come merita, esaltandone i colori e la magia. Quegli istanti, intrisi di armonia cosmica, si accompagnano a sensazioni di intenso benessere: le cosiddette “good vibes”, che ognuno in estate ricerca. Per chi è in città, il magnifico scenario del tramonto sancisce il termine di lunghe ore di lavoro; chi è in vacanza, ne assapora la suggestività mozzafiato. Il calar del sole, insomma, ci fa star bene. E c’è anche una spiegazione scientifica a tutto questo.

 

 

Secondo uno studio del National Center for Biotechnology Information, infatti, la serenità e l’appagamento che ci infonde il tramonto sono spiegabili attraverso la cromoterapia. In base alla terapia dei colori, una disciplina fondata sull’influsso che le cromie esercitano ripristinando l’equilibrio del corpo e della mente, il rosso sprigionato dal sole che cala predisporrebbe ad uno stato d’animo di profonda pace interiore: accentua il romanticismo di un incontro a due, contrasta la stanchezza di fine giornata. L’umore ne viene direttamente intaccato, impregnandosi di positività e vibranti emozioni.

 

 

Quel rosso vivido, poetico e sfolgorante al tempo stesso, è una sorta di elisir in grado di trasmetterci gioia, energia e armonia con il creato. Quando inizia il tramonto ci si rilassa, finalmente si può tornare alla propria vita. Il tramonto, così come l’alba, determina un mutamento anche nelle funzioni biologiche dell’individuo: a livello cerebrale, si attiva un meccanismo che “smorza” la negatività ed accentua il vigore, la predisposizione alla felicità. Il rosso del tramonto, ricco di sfumature che ne esplorano infinite gradazioni, è associato a sensazioni che amplificano la passionalità, lo slancio, il calore dei sentimenti e delle emozioni. Non è un caso che la maggior parte dei nostri connazionali adori ammirarlo di fronte al mare, dove i colori di cui il cielo si tinge vengono intensificati dai riflessi sull’acqua.

 

 

Un sondaggio ha rivelato che gli italiani amano godersi il tramonto davanti a un bell’aperitivo, ma non tutti. Quasi la metà dell’intervistati preferisce immortalare con una serie di scatti questo momento altamente “instagrammabile”, mentre altri si immergono nella sua luce durante una passeggiata o il jogging della sera. Le risposte degli interpellati, ad ogni modo, hanno evidenziato un denominatore comune ben preciso: il tramonto viene considerato uno dei momenti della giornata più attesi dell’estate.

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Ore di luce di fine Settembre

 

 

“Non posso sopportare di perdere qualcosa di così prezioso come il sole autunnale restando in casa. Così ho trascorso quasi tutte le ore di luce nel cielo aperto.”
(Nathaniel Hawthorne)

 

L’Autunno ha già fatto il suo ingresso, ma è un fine Settembre caldo e assolato. L’anticiclone africano Apollo ha riportato le temperature a valori record in quasi tutta l’ Europa: nel weekend si prevede un rialzo di circa 10 gradi rispetto alle medie stagionali. E c’è chi ne approfitta per godersi gli ultimi sprazzi di sole all’aria aperta, usufruendo di spazi ormai privi del caos turistico e assaporando appieno le atmosfere, i suoni e la sensazione di libertà che ci regala la natura. La pace e la luce di inizio Autunno nutrono l’anima. Generano un mood sospeso, quasi metafisico: ci si sente in perfetta armonia con se stessi e con il creato. Le emozioni si acuiscono, le vibrazioni positive diventano quasi palpabili. E a una corsa verso il mare su una spiaggia deserta si alternano pause dedicate alla pratica Zen dello stone balancing e passeggiate in antichi villaggi di campagna. Tutti momenti che Meum Mare, su Pexels, immortala in scatti magnifici e impregnati di magia.

 

 

Foto: Meum Mare via Pexels

 

Le Frasi

 

“Un uomo verrà certamente, fra molti anni, in una calma sera d’estate, a chiedermi come si può vivere una vita straordinaria. Ed io gli risponderò certamente con queste parole: Rendendo abituali le azioni e le sensazioni straordinarie e facendo rare le sensazioni e le azioni ordinarie.”
(Giovanni Papini)

 

 

L’aquilone

 

L’azzurro di certe giornate in cui il cielo ti fa venire voglia di diventare un aquilone.
(Ferzan Ozpetek)

Due sorelle (gemelle) immerse nella natura del grande Nord. Capelli biondo cenere, abiti bianchi per riflettere la luminosità del sole estivo, il verde rigoglioso tutto intorno. La voglia di giocare con la loro specularità fisica, di sperimentare sensazioni quasi mistiche nella quiete del bosco. E poi, all’ improvviso, un guizzo di giocosità: un aquilone azzurro come il cielo che le spinge a correre nei prati, a calpestare l’ erba a piedi nudi, per farlo librare in volo e vederlo danzare con il vento…supremo emblema di libertà senza limiti nè confini.

Vi auguro buon weekend con la nuova photostory di VALIUM.

 

Foto di Cottonbro via Pexels

Tramonti di Primavera

 

” ll tramonto si diffonde tra le nuvole isolate, separate in tutto il cielo. Riflessi di ogni colore, riflessi tranquilli, riempiono le varietà dell’aria in alto, fluttuano assenti nelle grandi pene dell’altitudine.”
(Fernando Pessoa)

 

Esistono tramonti e tramonti. Quelli primaverili, però, sono speciali: innanzitutto, perchè coincidono con l’ allungarsi delle giornate. E poi, perchè sprigionano colori magici e una luminosità incredibile. L’ indaco, il rosa, il violetto, l’ arancio e l’ azzurro polvere si mescolano tra loro in cromatismi acquarellati, mentre i raggi solari lambiscono il paesaggio prima di essere inghiottiti dall’ orizzonte. L’ aumento delle ore di luce ci invita a trascorrere molto più tempo all’aria aperta: gli aperitivi e le cene si fanno in dehor, si va a correre nel parco o si porta a spasso il cane nei momenti che precedono il calar del buio. Ai tramonti tardivi si accompagna una miriade di sensazioni. La percezione di sconfinati orizzonti cosmici e di una rinnovata armonia con la natura predomina, esaltata dal suggestivo gioco di luci e ombre del sole che cala. Nella photostory di oggi, una serie di scatti cattura quegli istanti spettacolari: sono attimi intrisi di incanto, rigorosamente immortalati “into the wild”, da cui scaturisce un tripudio di potenti emozioni.

 

 

Foto via Unsplash, Pexels e Pixabay

The Christmas I Love

 

Il Natale è terminato, ma solo cronologicamente: la sua magica scia ci accompagnerà per molti altri giorni ancora, almeno fino al 6 Gennaio. Prima che inizi la settimana di Capodanno e arrivi l’attesissimo 2021, quindi, è doveroso dedicargli un tributo. Ho pensato di omaggiare la festa più incantata dell’ anno tramite una serie di immagini che raffigurano la mia idea di Natale: come nel caso del post sul Solstizio di Inverno non si tratta di foto, bensì di illustrazioni. Nessun’ altra espressione artistica, infatti, potrebbe descrivere meglio il Natale che amo. E’ un Natale d’altri tempi, collocato all’ incirca nell’ era vittoriana, quando dire “Natale” voleva anche dire “neve abbondante”, e tutto, nei villaggi nordici dai tetti spioventi, evocava le ammalianti atmosfere della Natività: dalle case adornate di un tripudio di luci agli abeti addobbati persino in aperta campagna, nei boschi, sui lungofiumi. Si viaggiava ancora in carrozza, con gli zoccoli dei cavalli che scalpitavano sui sentieri imbiancati, ma già cominciavano a far capolino le prime auto. Babbo Natale era una figura mitica che nessun bimbo osava mettere in discussione, esisteva e basta. I regali, giocattoli d’ogni specie, venivano portati da lui dopo un lungo viaggio in slitta; su questo non c’erano dubbi. Testimonianze di un’autentica venerazione nei suoi confronti sono le deliziose Christmas card dell’ epoca, che lo ritraggono spesso sullo sfondo di paesaggi fiabeschi. Che Babbo Natale sia reale o meno, persiste sempre una certezza: il Natale è il periodo più magico dell’ anno, e neppure il Covid, la quarantena, la zona rossa potranno mai scalfire questo assioma. Perchè il Natale vive in noi, è un miscuglio di ricordi e sensazioni che ci portiamo dentro sin dall’ infanzia. Il suo spirito riaffiora automaticamente. Basta cercarlo nel cuore, nelle reminiscenze, nei cinque sensi…e con un pizzico di fantasia.

 

 

 

Alba e rinascita

 

Nessun sole sopravvive al tramonto, ma risorgerà e porterà l’alba.
(Maya Angelou)

Avete cominciato la giornata (o magari siete andati a dormire) ammirando lo scenario mozzafiato della foto qui sopra? Siete fortunati. Oggi, 1 Agosto, inizia il mese più torrido dell’ anno, e nella mente riaffiora subito l’ immagine del mare. Perchè si associa alle vacanze, certo, e al tempo stesso ai viaggi che ci permettono di esplorare nuovi orizzonti. Ma anche perchè il relax, la vita di spiaggia, ci consentono di staccare completamente la spina e di calarci in una dimensione meno condizionata dai rituali quotidiani. Quando si ha il mare di fronte è come avere di fronte l’infinito, possibilità inesauribili di vivere il futuro. Che cosa c’è oltre il mare? Dove si approda, attraversandolo? Non servono nozioni di geografia per avere una risposta, soltanto un pizzico di fantasia e le sensazioni. Perchè il mare, così a pelle, sembra metterci in contatto con l’universo. E veder nascere il sole proprio lì, sulla linea dell’ orizzonte, è uno spettacolo indescrivibile a parole: i colori meravigliosi che a poco a poco rischiarano il cielo è come se sorgessero dal mare. L’ atmosfera si impregna di un silenzio magico, spirituale. Il giorno che nasce si tramuta nell’ emblema di un nuovo inizio, della vita che ricomincia dopo ogni notte. Le ore di buio, sebbene dirlo appaia scontato, si dissolvono sempre con la luce. E’ un dato di fatto, ma anche una metafora. Forse il bello della vita sta proprio qui: nella possibilità di rinascere, di avere infinite opportunità da perlustrare.  Ecco perchè l’ alba e il mare, soprattutto in estate quando li si vive appieno, instaurano puntualmente un connubio che ci imbeve di energia cosmica. Fateci caso: molti di noi fanno nuovi progetti o decidono di dare una svolta all’ esistenza durante le vacanze. Agosto è il mese in cui si formulano più “buoni propositi” che a Capodanno. Possiamo esser certi che a fare da sfondo a questo desiderio di cambiare ci sia stato, ebbene sì, tutto l’ incanto di un’alba sul mare.

 

 

Il mare

 

L’ estate, il caldo…Il mare. Una distesa d’acqua immensa, sconfinata, che ispira stati d’animo indescrivibili a parole. Suggestioni intense al punto tale da risultare mistiche, sensazioni di profonda libertà. Un mood che solo il silenzio, forse, può esprimere appieno. Mi fermo qui: queste immagini inneggianti al turchese più incredibile si commentano da sè.