Il popolo dell’ autunno: guardatevi da loro

 

” Per alcuni, l’autunno viene presto, e permane per tutta la vita, quando ottobre segue settembre, e novembre tocca ottobre, e poi, invece di dicembre e del natale, non c’è la stella di Betlemme, non c’è letizia, ma ritorna settembre e il vecchio ottobre, e così via, per tutti gli anni, senza inverno, senza primavera, senza estate vivificatrice. Per questi esseri, l’autunno è la stagione normale, l’unica stagione, e non c’è per loro altra scelta. Da dove vengono? Dalla polvere. Dove vanno? Verso la tomba. È sangue che scorre nelle loro vene? No: è il vento della notte. Che cosa pulsa nella loro testa? Il verme. Che cosa parla attraverso le loro bocche? Il rospo. Che cosa guarda attraverso i loro occhi? Il serpente. Che cosa ode attraverso le loro orecchie? L’abisso tra le stelle. Scatenano il temporale umano per le anime, divorano la carne della ragione, riempiono le tombe di peccatori. Si agitano freneticamente. Corrono come scarafaggi, strisciano, tessono, filtrano, si agitano, fanno oscurare tutte le lune, e rannuvolano le acque chiare. La ragnatela li ode, trema.. si spezza. Questo è il popolo dell’autunno. Guardatevi da loro.“

Ray Bradbury, da “Il popolo dell’ autunno”

 

 

Still Life d’Autunno

 

Finché ci sarà l’autunno, non avrò abbastanza mani, tele e colori per dipingere la bellezza che vedo.”
(Vincent van Gogh)

 

L’ Autunno è una stagione talmente intensa, ammaliante e suggestiva che è impossibile non celebrarla continuamente. La natura, in attesa di assopirsi, ci regala un tripudio di spettacolari frutti e fiori. Il loro fascino decadente si coniuga con le nuance tipiche della stagione: il giallo, il viola, l’arancio, il marrone, il verde, il rosso, colori per eccellenza dell’ Autunno, tinteggiano ogni suo paesaggio e prodotto. Anche lo stato d’animo si modula su quelle tonalità, incantevoli al punto tale da far da sfondo al nostro viaggio interiore. Questa nuova photostory nasce con l’intento di omaggiare i doni e le atmosfere che l’ Autunno porta con sé. Lo still life risulta, a tale scopo, il genere fotografico perfetto per esaltarli al meglio.

 

 

Foto via Unsplash e Pexels

 

Dolci d’Autunno

 

 

Dolci d’ Autunno: la scelta è illimitata. I sapori intensi, la qualità e la varietà dei frutti di questa stagione fanno sì che ci si possa sbizzarrire nella realizzazione (o nell’ assaggio) di torte, biscotti e dolcetti di ogni tipo. Accanto alle zucche, alle castagne, ai fichi, all’uva, alle noci, alle mandorle, alle more e ai melograni fa la sua ricomparsa il cioccolato, che con i primi freddi si tramuta in una bomba di energia, e il miele spadroneggia insieme alle marmellate; ma quelli appena citati rappresentano solo alcuni degli ingredienti ricorrenti nei mesi che seguono all’ Estate e precedono il Natale. Autunno e dolci sono un binomio inscindibile. Perchè le temperature che calano incentivano il consumo degli zuccheri, ma anche perchè c’è più voglia sia di prepararli, che di consumarli. Dedicare un pomeriggio di pioggia all’ impasto di una torta è un’ occupazione allettante, così come gustare un delizioso dessert davanti al camino. Date un’ occhiata a questa gallery e fatevi venire qualche spunto…ne varrà la pena! Buon weekend a tutti.

 

 

 

 

 

L’ Autunno, tempo di rinascita

 

” In qualche modo, il ciclo della natura è replicato nell’ anima dell’ essere umano: dalla pianta nasce il fiore che attrae le api che lo impollineranno e gli consentiranno di tramutarsi in frutto. Quel frutto produrrà sementi, le quali faranno nascere altre piante che si caricheranno di fiori che attireranno sciami di api fecondatrici che renderanno possibile la crescita dei frutti – e così per sempre, sino all’ eternità. Che sia benvenuto l’ autunno, la stagione in cui bisogna abbandonare il vecchiume per permettere al nuovo di emergere. “

 

Paulo Coelho, da “Hippie”

 

 

 

 

 

 

La cocenza dell’ amore

 

” Era la primavera, secondo le favole antiche, la stagione de’ rinnovati o comincianti amori: e anche questa è leggenda. Gli uomini, più insaziabili delle bestie, non hanno più, e forse non hanno mai avuto, una sola stagione per la cocenza dell’amore. E semmai l’hanno trasferita all’incandescente estate: già l’antichissimo Esiodo aveva notato che nell’agosto son più lascive le donne. Ma tutti i mesi, per l’uomo, sono ugualmente propizi, tanto più che l’amore entusiasmo, l’amore passione, l’amore pazzia, ai quali si riferivano i poeti e i trattati di Eros, vanno velocemente scomparendo dagli animi e dai costumi dei nostri popoli inciviliti fino all’imbecillità e oltre. “

 

Giovanni Papini, da “La spia del mondo”