Torna la Luna Piena dei Fiori, che stasera splenderà accanto alla fulgida Antares

 

Con la speranza che il maltempo ci dia tregua, oggi potremo assistere a uno spettacolo astronomico che ogni anno ci lascia senza fiato: la Luna Piena dei Fiori si prepara a stupirci con tutto il suo splendore. Alle 15.53 raggiungerà la fase di piena, ma in quel momento la luce del giorno renderà pressochè impossibile distinguerla. Potremo però ammirarla stasera, sempre che le nuvole non ingombrino il cielo. Sarà facile notarla, in assenza di nubi: è visibile a occhio nudo. Si posizionerà nella costellazione dello Scorpione, perfettamente individuabile sull’orizzonte Sud Est. Non troppo lontano brilla Antares, la stella più fulgida del gruppo. Per osservare al meglio questo suggestivo evento, è consigliabile contemplare la Luna Piena dei Fiori sin dal momento in cui sorge; sarebbe opportuno trovarsi in un luogo che offra un’ampia visuale sull’orizzonte.

 

 

Ma perchè è chiamata “Luna Piena dei Fiori”? Ancora una volta, come nel caso di molti pleniluni, l’origine del nome viene attribuita alle antiche tribù dei nativi americani; pare che a denominarla così furono infatti gli Algonchini. I fiori fanno riferimento alla rinascita della natura, un concetto ricorrente in tutti gli appellativi che le sono stati affibbiati: gli Apache l’avevano ribattezzata Luna delle Foglie Verdi, i Mohawk Luna della Grande Foglia, gli Anishnaabe Luna in Fiore, mentre per altre tribù era la Luna delle Madri, della Lepre, dell’ Erba, del Latte e della semina del Mais. Questi ultimi due nomi rimandano alla stagione in cui il plenilunio appare; a Maggio la varietà delle erbe presenti nei pascoli permette ai bovini, i caprini e gli ovini di produrre un latte estremamente nutriente, mentre il mais viene seminato proprio a cavallo tra Maggio e Giugno.

Foto dei nativi americani: Boston Public Library via Unsplash

 

Arriva la Luna del Raccolto, ultima Superluna dell’anno e prima luna piena dell’Autunno

 

E’ la quarta Superluna dell’anno, ma è anche l’ultima: e concluderà la serie in bellezza, perchè lo spettacolo che si accinge ad offrirci sarà a dir poco mozzafiato. La Luna del Raccolto, questo il suo nome, appare nei giorni immediatamente successivi all’ Equinozio d’Autunno. Non è raro che arrivi ad Ottobre, come accadde nel 2020. Tuttavia, quest’eventualità non riguarda il presente. La prima luna piena dell’ Autunno si presenterà infatti alle 11.58 (ora italiana) del 29 Settembre. In quel momento disterà dal perigeo 361.552 km, ma lo splendore del sole ci impedirà di ammirarla. Gli astronomi consigliano di rimandare l’osservazione al crepuscolo, quando il buio che avanza svelerà appieno la luminosità e la grandezza dell’astro. Nonostante il perigeo (il punto in cui la luna si trova più vicina alla Terra nel corso della sua orbita) superi leggermente quello delle Superlune di Agosto, le dimensioni della Luna del Raccolto ci sorprenderanno. Ma perchè è stata battezzata così? Il nome ha un significato ben preciso: fu una tribù di nativi americani, gli Algonchini, ad affibbiarglielo, poichè grazie alla luce potente della luna piena gli indigeni potevano portare avanti il raccolto anche in notturna. Nel Nuovo Mondo era anche conosciuta come “Luna del Mais”, un prodotto tipicamente autunnale che i nativi americani coltivavano in vaste aree insieme ai fagioli e alle zucche.

 

 

La Luna del Raccolto, apparendo pochi giorni dopo l’Equinozio di Autunno, compie un’orbita attorno alla Terra a livello dell’ orizzonte. Essendo così posizionata, favorisce la dispersione delle onde blu nell’atmosfera; il risultato è una maggior propagazione di onde rosse che donano un magico color arancio alla Superluna. Vi state preparando già per ammirarla?

 

 

Foto: Shakhawat Shaon via Pexels

 

Arriva la Superluna del Cervo, la più grande e splendente dell’ anno

 

Guardatela bene, stasera, perchè una luna così grande non la vedrete più. Almeno nel 2022. Ad essere precisi, sarà una Superluna vera e propria: questa definizione, infatti, viene utilizzata per indicare un plenilunio al perigeo (nel punto, cioè, di maggior vicinanza tra la Terra e l’orbita lunare), una distanza solitamente quantificabile in circa 362.000 km. La Superluna del Cervo, così è stata chiamata la protagonista del cielo del 13 Luglio, raggiungerà il perigeo stamattina piazzandosi “solo” a 357.263 km dal nostro pianeta. Qualche ora dopo, esattamente alle 20.37, si tramuterà in una luna piena spettacolare, enorme e luminosa. In quel momento, la Superluna del Cervo si troverà a una distanza di 357.418 km dalla Terra. Ma perchè questo nome così particolare? Il motivo va ancora una volta ricercato nelle tradizioni dei nativi americani: Luglio è notoriamente il mese in cui i cervi rinnovano le proprie corna, un fenomeno che collocava la Superluna in un preciso ambito temporale. Tuttavia, non tutte le tribù le affibbiarono la stessa denominazione. Di volta in volta fu chiamata Luna di Bacche, Luna di Salmone, Luna Muta, Luna di Lampone…Dirvi come osservarla è superfluo. Basterà volgere lo sguardo a Sud-Est, e la Superluna del Cervo apparirà in tutto il suo splendore. L’ importante è che il cielo si mantenga il più possibile privo di nuvole, ma il sole che brilla sull’ Italia in questi giorni è una garanzia: vi consiglio di non perdervi per nulla al mondo lo straordinario show astrale che il cielo ci regalerà stasera!

La Luna Piena del Lupo, il primo plenilunio dell’ anno

 

” Luna. Astro supremo del sogno e del mistero, fiaccola destinata a illuminare le notti terrestri, ebbe sempre il fascino di attrarre gli sguardi e i pensieri. “

(Camille Flammarion)

 

Stanotte, esattamente alle 00.47, la Luna Piena del Lupo è tornata a risplendere nel cielo di Gennaio. Al primo plenilunio dell’ anno sono sempre stati assegnati nomi affascinanti: Luna Piena del Lupo è solo uno di questi, e fu scelto dai nativi americani. Durante l’ inverno, infatti, gli ululati dei lupi diventavano un “sottofondo” abituale per le tribù degli Indiani d’America. L’ etnia dei Seneca riteneva addirittura che i lupi, con i loro ululati, avessero dato origine al bagliore lunare. Altri nomi che identificano la prima luna piena di Gennaio sono Luna dei Ghiacci, Luna Fredda, Luna dello Spirito, Luna Centrale, Luna Gelata che esplode, e via dicendo: li accomuna il riferimento alla stagione del gelo e la matrice pellerossa. Un anno fa ho dedicato un articolo approfondito alla Luna Piena del Lupo, che potrete leggere qui. Oggi, nel caso vi foste persi il suggestivo spettacolo di stanotte, mi preme dirvi che avete un’ altra chance per ammirare il plenilunio. La NASA ha comunicato infatti che la prima luna piena del 2022 sarà visibile fino a mercoledì mattina: un evento assolutamente irrinunciabile, una straordinaria occasione per estasiarsi davanti al magico, ammaliante e misterioso cielo invernale.  

 

Dopo la magica notte di San Giovanni, tutto l’incanto della Superluna di Fragola

 

Dopo lo spettacolo delle superlune e del Solstizio, i meravigliosi eventi che ci regala il cosmo non accennano a diminuire. Ecco quindi che alla notte di San Giovanni, la più magica dei mesi caldi, seguirà un nuovo plenilunio mozzafiato: la Superluna di Fragola  è imperdibile per una serie di motivi. In primo luogo, sarà la prima luna piena dell’ estate e l’ ultima superluna dell’ anno. Pur non essendo un’ autentica superluna, poi, dato che il plenilunio apparirà diverse ore dopo dal suo perigeo, si presenterà grande e luminosa, una visione d’ incanto nel cielo di Giugno. Non raggiungerà, certo, le dimensioni della Superluna di Sangue dello scorso Maggio, posizionata alla minima distanza dalla Terra anche rispetto alle altre Superlune del 2021, ma sarà molto piacevole osservarla e godere del suo chiarore. La fase di perigeo della Luna di Fragola si è verificata ieri. Stasera, il plenilunio sarà visibile dalle 20.40 in avanti e potremo ammirarlo addirittura fino a sabato mattina. Ma perchè viene chiamata Luna di Fragola? In realtà, non è l’unico nome con cui è stata battezzata. Nel Nord America la appellarono così le tribù che vivevano tra gli Stati Uniti e il Canada, dato che coincideva con lo spuntare delle prime fragole. Gli europei, prima che questi frutti venissero importati dall’ America, le avevano dato il nome di Luna Rosa, ispirandosi alla “regina dei fiori” che a Giugno conosce il suo massimo splendore. Tra le tante denominazioni spicca quella di Luna di Miele: viene subito in mente il viaggio di nozze, e non a caso. Forse, dal momento che il mese di Maggio inaugura la stagione dei matrimoni, ci si ricollegava al classico viaggio che gli sposi effettuano dopo il sì. Stasera, dunque, occhi puntati verso il cielo per vedere la splendida Superluna di Fragola (potete ammirarla anche on line nei vari siti di astronomia). Ma intanto, spazio alle tradizioni più suggestive del 24 Giugno  come la classica  “acqua di San Giovanni”, una bacinella in cui diverse specie di erbe e fiori sono state messe a bagno ed esposte alla rugiada della fatata notte appena trascorsa. Di mattina, si usava lavarsi con quest’ acqua dalle virtù miracolose; in particolare, veniva utilizzata per difendersi dalla sfortuna, dalle energie negative e dalle malattie. Tra meraviglie cosmiche e antiche tradizioni, insomma, un fatto è certo: si preannuncia una giornata ad alto tasso di suggestività.